Spesso il ruolo del calciatore, di certo non decisivo per la società moderna, viene visto come leggendario, quasi intoccabile. In realtà, come ogni essere umano, il giocatore di calcio è soggetto ad errori, sbagli anche pesante. Si insomma: anche i calciatori fanno cazzate.
Non è un caso, infatti, che molti di loro abbiano avuto problemi con la legge, di diversa entità. Arrivando così a toccare punti di “umanità”, rispetto alla potenziale mitologia. E, come leggerete, le storie più incredibili riguardando dei personaggi insospettabili.
NB: si è deciso di escludere a prescindere illeciti e ingiustizie riguardanti scommesse sportive, altrimenti la lista sarebbe infinita.
I nostri calciatori agiscono prevalentemente per quanto riguarda la sfera di calcioscommesse. C’è però qualcuno che si è palesato anche all’esterno del patinato mondo pallonaro come in grado di infrangere la legge.
Ad esempio, un caso recente è quello di Fabrizio Miccoli. L’ex calciatore di Juventus, Lecce e Perugia è finito nell’occhio del ciclone per via di alcune sim di dubbi esistenza. Non solo: Miccoli è stato indagato anche per estorsione e ha di fatto rovinato la sua immagine pubblica dopo l’intercettazione delle sue parole su Giovanni Falcone, chiamato senza mezzi termini “fango”.
Michele Padovano fu invece protagonista di alcuni guai con la droga. L’ex calciatore della Juventus fu arrestato nell’ambito di un’inchiesta sul traffico di hashish: fu poi condannato ad 8 anni e 8 mesi di reclusione. La vicenda assume contorni piuttosto torbidi soprattutto per le accuse rivolte, indirettamente o meno, all’ex giocatore.
Il padre di Donato Bergamini, centrocampista morto in circostanze misteriose, dichiarò: “Donato mi aveva confidato che Padovano fumava spinelli… Mi aveva raccontato che Padovano a Cosenza era stato fermato dalla polizia per faccende di droga – non mi ricordo se arrestato o solo fermato – e lo avevano rilasciato perché era intervenuta la dirigenza della società, che era riuscita anche a non far finire la faccenda sui giornali…Sono convinto che Padovano sa tante cose che potrebbero essere collegate alla morte di Donato, ma non le ha volute dire, probabilmente per paura”. Anche il padre di Mark Iuliano, ex giocatore della Juventus squalificato per cocaina, accusò Padovano di aver avuto una cattiva influenza sul figlio.
Uno come Mario Balotelli non poteva certo mancare in questo compendio. Sia chiaro, niente di paragonabile a quanto fatto vedere dai suoi colleghi. Ma tra sanzioni e multe varie, soprattutto riguardanti il codice della strada, anche il bad boy per eccellenza del calcio italiano ha avuto i suoi “momenti di gloria” con la giustizia.
Se pensate di aver letto e visto abbastanza, in realtà dovreste ricredervi. Rispetto a quanto fatto da alcuni calciatori all’estero, infatti, i nostri paiono dei mansueti agnellini. E più si scava nel profondo, più le pecche diventano torbide e problematiche.
Molti non l’avrebbero detto ma persino un ragazzo all’apparenza tranquillo come Marco Reus ha avuto guai con la legge. Questo perché, anni fa, decise di iniziare a guidare senza la patente. Un gesto geniale coadiuvato dall’altrettanto geniale scelte di acquistare auto di lusso, giusto per passare inosservato. Reus fu costretto a pagare una multa di 54.000 e a prendere la licenza.
Peggio hanno fatto sicuramente Kevin Prince Boateng e Patrick Ebert: i due, amici dentro e fuori dal campo, dopo una serata di bagordi decisero intelligentemente di distruggere due auto parcheggiate per strada, come riportato da 90Min.com.
Kevin Grosskreutz si è invece macchiato di un’accusa ben più grave: quella di aver picchiato una donna. Il calciatore non ha ricevuto condanne ma, ovviamente, la sua immagine pubblica non ne ha giovato.
Così come Balotelli, anche Bendtner non poteva esimersi dall’essere citato. Il calciatore danese ne ha combinate davvero di ogni: risse, multe, ubriachezza molesta, problemi con le donne. A quanto pare, però, l’ex Arsenal sembrerebbe finalmente aver messo la testa a posto.
Lo stesso si può dire per Jamie Vardy. Il bomber del Leicester finalmente ha trovato un equilibrio interiore. Prima, però, i guai con la legge sono stati presenti. Tanto è vero che il calciatore è stato soggetto, per un lungo periodo di tempo, anche al controllo di un braccialetto elettronico.
La vicenda di Breno, ex giocatore del Bayern Monaco, è invece veramente singolare. Il brasiliano fu infatti accusato di aver incendiato volontariamente la sua abitazione, rovinando la sua reputazione dopo l’approdo nel club bavarese. Oltre ai sogni di gloria svanisce anche la libertà: Breno viene infatti condannato a 3 anni e 9 mesi di carcere. Attualmente è tornato a giocare, nel San Paolo.
Forse qualcuno non ne è al corrente ma anche il leggendario Renè Higuita ha trascorso del tempo in carcere. Il portiere, una vera e propria leggenda calcistica ma anche una figura da sempre discutibile, si prese la briga di fare da mediatore durante il sequestro di una bambina. Peccato che non avvisò minimamente la polizia: per questo, finì in gattabuia per 7 mesi. Inoltre, Higuita anni dopo fu anche trovato positivo alla cocaina.
Molto più recente è lo scandalo che ha coinvolto Benzema e Valbuena: il calciatore francese del Real Madrid avrebbe infatti ricattato l’ex Marsiglia, chiedendo un pagamento di 150.000 euro per la non diffusione di un sex tape. Per questo Benzema non è stato convocato agli Europei casalinghi dei transalpini e attualmente è ancora sotto inchiesta.
Tra due grandi nomi, ecco un outsider. A livello calcistico Nile Ranger non è molto conosciuto ma al Newcastle si ricordano da lui per gli atti di vandalismo. Porte sfasciate e un ascensore rotto hanno provocato la rescissione del contratto. Qualche periodo dopo finì anche per rovinare il veicolo di un tassista, dopo un fortuito incidente stradale.
Joey Barton. Un nome una garanza, in fatto di problemi con la giustizia. Uno dei calciatori più controversi di sempre, che verrà ricordato per le sue bizze e non per le qualità in campo. Considerato come il giocatore più violento del calcio inglese, Barton le ha commesse quasi tutte: risse con i compagni o nei locali, sei mesi di carcere, lunghe squalifiche dal punto di vista sportivo e tantissimi comportamenti scorretti. Un vero e proprio portabandiera, in tal senso.
Tra gli insospettabili c’è invece un ex calciatore di Marsiglia e Francia. Basile Boli è conosciuto ai più per aver deciso la famosa finale di Coppa dei Campioni contro il Milan. In patria, invece, lo ricordano anche per uno scandalo legale: fu infatti accusato e condannato per aver utilizzato fondi superiori rispetto a quelli dichiarati per la sua associazione “Entreprendre et diriger en Afrique”. Da eroe a “carcerato”: due anni, sospesi però con la condizionale.
Fin troppo facile citare il nome di Paul Gascoigne: danneggiamento, aggressione e sostanze stupefacenti, tutto nelle ultime decadi. Anche Adrian Mutu, apprezzato in Italia con Fiorentina, Juventus e Parma, commise errori pesanti, in particolare con la cocaina. E che dire di Diego Armando Maradona: El Pibe de Oro ha da sempre problemi con il fisco italiano, anche se si è ritenuto spesso innocente.
Ancor più serie, però le situazioni che coinvolsero Amantino Mancini e Loic Remy. Il primo, ex calciatore di Milan, Inter e Roma, fu accusato di aver molestato una ragazza e inizialmente fu condannato a più di due anni di carcere, salvo poi dimostrare come la donna fosse consenziente. L’ex QPR e Chelsea fu arrestato anni fa insieme a suo cugino: una donna l’aveva accusato di averla drogata e stuprata successivamente.
Anche Marlon King si è segnalato per episodi analoghi: 9 mesi di carcere per molestie e poi di nuovo dietro le sbarre per guida pericolosa. Persino Leo Messi ha avuto problemi con la legge, non di questa entità: l’argentino avrebbe evaso il fisco e insieme al padre è stato condannato a 21 mesi di carcere. I due, però, così come Mascherano, non andranno in prigione perché la pena è inferiore ai due anni.
Ultimamente ha fatto molto scalpore la condanna di Adam Johnson: l’ex calciatore del Liverpool e della Nazionale inglese è stato dichiarato colpevole di pedofilia nel marzo del 2016. Avrebbe infatti adescato una ragazzina di 15 anni, baciandola. L’esterno però ha sempre smentito di aver avuto rapporti sessuali con lei.
Fa invece molta impressione la storia di Nizar Trabelsi. Come rivelato da Marca, il ragazzo sogna di fare il calciatore. Ci riesce, arriva a giocare anche in Bundesliga nel Fortuna Dusseldorf. Poi però emergono problemi con la droga e la depressione, guai dovuti soprattutto ad un rendimento non giudicato importante.
E’ proprio in questo momento che Trabelsi si avvicina ad Al Qaeda e al suo leader, Osama Bin Laden. “Mi disse di chiamarlo papà e di affidarmi a lui per qualsiasi cosa”, spiegò nel processo. Dopo l’11 settembre 2001 fu accusato di star progettando un attentato e venne così arrestato. Prima la condanna è di 10 anni, poi arriva persino l’ergastolo. Una brutta fine per un ragazzo che aveva semplicemente un sogno, non realizzato.
Non solo i calciatori hanno avuto guai con la giustizia. Gli sportivi che hanno violato la legge rappresentano infatti un campione di notevole livello.
Solo per citare i più importanti, ecco i nomi di Mike Tyson, Valentino Rossi, Alberto Tomba, Floyd Mayweather, Carlos Monzon, O. J. Simpson, Oscar Pistorius, Alex Schwazer e Ben Johnson. Che si tratti di aggressioni, problemi fiscali, multe o violenze, tutti vengono accomunati dall’aver violato le regole. E, inevitabilmente, alcuni di loro verranno ricordati anche e soprattutto per questo.
2 Giugno 2017
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