Il Destino, quello con la D maiuscola, non lo possiamo prevedere. Possiamo solo sperare che le cose vadano in un certo modo, magari agire di modo che le cose accadano. L’uomo simbolo della squadra rivelazione del 2016, Jamie Vardy di Leicester, fino a pochi anni fa si barcamenava tra le leghe minori e lavori saltuari, portando infine le Foxes a vincere il primo storico titolo d’Inghilterra. In Italia, nella città culla del Rinascimento, un muratore di Lipari di nome Christian Riganò, che decise di buttarsi nel calcio professionistico qualche annetto prima riportò la Viola in Serie A a suon di gol. Sono tutte storie di ragazzi che, contro ogni aspettativa, ce l’hanno fatta. E ora a questi si può aggiungere anche Cohen Bramall, neo tesserato dell’Arsenal.
La vita di Cohen fino a qualche giorno fa non era molto diversa da quella di tanti suoi coetanei. Un lavoro sicuro in fabbrica, e il gioco del calcio come passatempo, militando in una squadra della settima serie inglese, l’Hednesford Town Football Club. Il Destino però crede che di sicuro ci sia ben poco, e la lettera di licenziamento da parte della Bentley Motors, la fabbrica dove Cohen lavorava, ha tolto la certezza economica dalle abitudini di Cohen.
E quando accade qualcosa del genere, specialmente da giovane, l’ultima cosa da fare è l’autocommiserazione, e far mantra il vecchio adagio che recita “Chiusa una porta, si apre un portone”. E se il portone ha il simbolo di un cannone e sull’ingresso vi è un allenatore, per meglio dire, un Manager che risponde al nome di Arsène Wenger, non si può che andare avanti e accertarsi di aver chiuso bene la porta che portava alla fabbrica della Bentley.
L’occasione per Cohen Bramall, infatti, si era palesata a dicembre 2016. L’Arsenal, come molte altre squadre, fa dello scouting nelle leghe minori, e lo scout Brian McDermott si era segnato il nome del giocatore (sbagliandolo), ma dopo aver scoperto chi fosse lo ha raccomandato ad Arsène Wenger, in cerca di un terzino sinistro. Il provino per il classe 96 è arrivato poi a fine dicembre, tenutosi durante l’allenamento in preparazione al Boxing Day, e Cohen si è ritrovato in campo con giocatori come Cech, Özil, Giroud e Sanchez, finora visti soltanto nei videogichi della serie FIFA o alla televisione. Un’occasione d’oro che Bramall ha sfruttato fino in fondo, cercando d’impressionare Wenger. Che non è rimasto indifferente.
Perché il giorno dopo il licenziamento dalla Bentley Motors è arrivata la telefonata dal club del borgo di Islington con l’offerta di contratto da 3000 sterline a settimana (contro le 400 da operaio in fabbrica) e l’inserimento nella selezione Under 23, di modo che Cohen Bramall possa crescere e migliorare, cercando di debuttare il prima possibile in Premier League, magari in sostituzione di Kieran Gibbs, il cui futuro con i Gunners è detto da molti incerto.
L’augurio è dovuto. Cohen si è ritrovato da operaio a giocatore professionista nel giro di una settimana, grazie alle sue doti che hanno incantato osservatore e allenatore.
La sua storia è ancora tutta da scrivere, e sarà in particolar modo lui soltanto ad essere padrone del proprio destino. Il sogno di giocare con la squadra e maglia del suo mito Henry si è avverato, e c’è da credere che tutti, addetti ai lavori e non, abbiano voglia di scrivere il nome di questo ragazzo fortunato nella lista che vede comparire colleghi come Vardy, Riganò o Zampagna, a cui si può aggiungere pure Andrea Nalini, ala destra del Crotone che dalle scarpe antinfortunistiche e la Serie D è passato alla serie A da professionista. Tutte storie di sacrificio e sudore che magari poi non hanno visto vincere poco sul campo (Leicester a parte), ma che senza dubbio regalano per l’ennesima volta un po’ di romanticismo al tanto vituperato gioco del calcio, raccontando, per una volta, di sogni che si avverano.
23 Aprile 2017
19 Aprile 2017
22 Febbraio 2017
10 Febbraio 2017
1 Febbraio 2017
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.