Venerdì sera il Napoli ha battuto il Genoa per 2-0, guadagnando momentaneamente la seconda posizione in classifica e preparandosi – mentalmente e fisicamente – all’impegno di Champions League contro il Real Madrid. Una gara come le altre, che ne precede una storica. Ma quella contro i rossoblu, in fondo, non è stata realmente una gara banale per il Napoli, che ha raggiunto la sua vittoria numero 900 in Serie A. Ma soprattutto per il suo tecnico, Maurizio Sarri, che ha tagliato il traguardo delle 100 panchine nella massima divisione calcistica italiana. Una botta di vita e di coraggio per il tecnico del futuro, arrivato dal passato.
Degli anni Avanti Calcio di Sarri si è parlato fin troppo. I viaggi per la banca, un lavoro sicuro. Poi la passione, travolgente. Rimettersi in gioco fa la parte del leone nell’istinto umano di uno sportivo. E Sarri, dopo anni ed anni di gavetta incredibile, con qualche soddisfazione ma anche tantissime delusioni e innumerevoli esoneri, riesce finalmente a coronare il sogno di una vita nel 2014. In ritardo, certo, ma meglio tardi che mai. La Serie A è una realtà ben concreta, dopo i movimenti bancari e i campi indigesti del non professionismo. Un’affermazione meritata per un tecnico che ha sempre preferito il bel calcio a tutto il resto, anche a costo di non vincere. Perché divertire, almeno in teoria, dovrebbe essere la base di ogni sport che si rispetti.
Tripla cifra di panchine, dicevamo. Dal 2014 al 2017, dal “piccolo” Empoli al “grande” Napoli, Maurizio Sarri ha calcato i campi della Serie A in tuta, forse senza stile ma con grande grinta. E lo ha fatto ottenendo consensi, risultati, elogi. In 100 presenze ufficiali da tecnico nel nostro campionato maggiore, Sarri ha vinto 48 volte, pareggiato in 31 occasioni e perso soltanto 21 partite. Statistiche in attivo, che testimoniano una bravura da predestinato.
I trofei non sono ancora arrivati ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti: dopo aver reso l’Empoli una vera e propria mina vagante, ponendo le basi per un futuro tranquillo nei prossimi anni, a Napoli Sarri sta svolgendo un reale capolavoro. Quello di aver dato allegria e sicurezza ad una squadra che stava iniziando a maturare mentalità vincente ma che sembrava averla persa dopo il nocivo campionato di due stagioni fa.
Non è esagerato sostenere come il Napoli, in questo momento, giochi il più bel calcio d’Europa. Un calcio improntato su un’enorme mole di lavoro offensivo, sul possesso palla e sul controllo del gioco. Un calcio che viene da lontano, che resta nel presente e che – speriamo – ci possa portare nel futuro. Un calcio che, a sorpresa, ha scoperto un nuovo profeta. E allora 100 di queste panchine, caro Maurizio. Che il tuo modo di fare pallone possa sempre divertire.
29 Maggio 2017
29 Maggio 2017
21 Maggio 2017
17 Maggio 2017
15 Maggio 2017
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.