Quando si parla di youtuber, in Italia, spesso si fa riferimento a personaggi come Favij, i Mates, Cicciogamer ed altri ancora. Fra questi, però, vi è anche chi analizza non solo il lato ludico dei giochi, ma fornisce un’analisi approfondita di cosa sta giocando: dallo studio delle mappe alla psicologia del giocatore, passando per i “tips & tricks” da adottare per migliorare le proprie performance in game. Stiamo parlando di Herc82, youtuber nostrano il cui canale si basa sul nuovo prodotto di casa Blizzard, Overwatch. Herc82, tuttavia, non si limita a parlare del gioco: lo abbiamo visto protagonista come commentatore agli ESL, per non parlare delle sue guide sui personaggi, all’altezza dei migliori servizi di coaching forniti dai cosiddetti PRO di Overwatch.
Appassionati del suo lavoro, abbiamo deciso di intervistarlo su IMDI.
Ciao Stefano, e grazie mille. Il mio ruolo come divulgatore nasce davvero tantissimo tempo fa, diciamo solo che i mezzi di divulgazione del passato non erano POTENTI come quelli di oggi. Ho iniziato la mia avventura nel 1996 con il primo Diablo e da subito ho iniziato a scrivere sui vari forum del tempo guide per il pvp. Col mio clan di Ultima Online eravamo i pionieri dell’online gaming, tanto da guadagnarci una piccola rubrica ogni mese su The Games Machine a fine anni ‘90. Con World of Warcraft posso dire di aver dato inizio ad un nuovo meta, come puoi vedere da questo link.
In era pre-YouTube ho creato video da 100.000 visualizzazioni che si possono trovare anche su YouTube grazie al contributo di assidui fan. Poi sono subentrate le scelte della vita, l’età, una laurea, il farsi una carriera, una famiglia. Probabilmente era un momento non troppo propizio per fare del gaming una professione e quindi ho deciso momentaneamente di mettere in standby questa mia passione.
Il fuoco dentro di me comunque continuava a bruciare e dopo anni a guardare e a studiare quello che stava succedendo sulla scena, alla fine ho scelto il titolo con cui avrei fatto nuovamente il mio rientro approfittando di tutti questi nuovi mezzi potentissimi di divulgazione che da ventenne non ho mai avuto. Quando Blizzard al Blizzcon 2014 svelò Overwatch, capii che quello era il gioco su cui avrei dovuto puntare. Approfittando moltissimo dei miei anni di esperienza lavorativa nel mondo della comunicazione e con passione ed una tesi di laurea sulla gaming industry alle spalle decisi il 31 dicembre 2015 di esordire col mio primo video su Overwatch e un canale da poco aperto. Obiettivo: attirare subito Blizzard. Ci misi così tanto impegno che in meno di una settimana fui contattato dal Community Manager Blizzard di Overwatch…
YouTube è solo la punta dell’iceberg di quello che faccio correlato ad Overwatch. Oltre a dare un costante feedback direttamente a Blizzard, sono commentatore professionista per la scena italiana, analista eSport, talent scout, organizzatore di eventi eSport e coach. È da queste cose che percepisco quello che si potrebbe definire un “secondo stipendio” e su cui spendo il 70% del tempo.
YouTube è una vetrina, il canale è il modo di mostrare ciò che faccio e mettere in mostra le mie competenze sul campo. Quando la sera esco a commentare i tornei o vado via nei weekend per gli eventi nelle fiere, mia moglie dice a mio figlio che “il papà è al lavoro di Overwatch” e così lo è anche per tutti gli altri, suocera compresa. I risultati, anche economici in primis, hanno legittimato questo impegno in ambito familiare e quindi c’è rispetto per questo mio nuovo lato professionale. Non è sempre stato così, questa situazione l’ho dovuta costruire mattone dopo mattone.
Per controbilanciare però ritaglio dei momenti esclusivi alla famiglia, se sto con mia moglie e mio figlio stacco il cellulare e ci sono SOLO per loro. Ultimamente mi piace prenderli e andarmene via per lunghi ponti e weekend quando non ci sono eventi o fiere. E YouTube? Quando tutti dormono, vado nel mio studio insonorizzato fatto apposta in taverna…
Eheh… Solo i più vecchi possono capire cosa sto per dire: vi ricordate com’era Warcraft 1 e poi com’è diventato Warcraft 2 quando è uscito? Ecco, per i giovani, ve lo lascio scoprire con qualche ricerca sul web. Sul lato eSport invece sono sicuro che quest’anno con l’Overwatch League scoppierà una vera e propria rivoluzione… Lo spero davvero. Insomma, secondo me siamo solo all’inizio.
Stanno già cambiando. Specialmente con Overwatch, c’è un’ottima risposta per quanto riguarda i numeri e la partecipazione del pubblico, tanto che ci sono sempre più sponsor pronti ad investire MOLTO. Brand stranieri molto grossi vedono nell’Italia un mercato vergine e florido su cui mettere radici, la rivoluzione è già iniziata ma sarà lenta, graduale e indolore come è giusto che sia.
Abbiamo i nostri ritmi, tradizioni, abitudini, l’eSport deve piano piano mischiarsi a tutto ciò e, cosa importantissima, dobbiamo viverlo a modo nostro, Italian style. Ogni tentativo di scimmiottare l’estero finora è fallito miseramente mentre ogni volta che lo abbiamo fatto “ a modo nostro” è stato un successo. Personalmente, il 90% dei miei guadagni vengono dall’eSport. Lo so: parlo spesso di guadagni e budget ma, ragazzi, qui dobbiamo plasmare il futuro per i giovani che un giorno vorranno fare di tutto questo un mestiere.
Investire MOLTO tempo, avere metodo, piedi per terra, essere PROFESSIONALI e soprattutto NON FARSI SFUGGIRE nessuna occasione. Spesso molti aspiranti PRO si fanno scappare certe occasioni che potrebbero svoltare la loro carriera, solo per semplice mancanza di visione globale o manageriale… Oppure semplicemente sono troppo timidi e timorosi e preferiscono la sicurezza della loro cameretta.
Bisogna tenersi pronti e aperti a tutto, ogni esperienza acquisita in questo campo è un enorme bagaglio per il futuro. Inoltre essere umili, collaborativi e professionali è una cosa che piace MOLTISSIMO ai brand pronti a investire sui player. Le primedonne non piacciono a nessuno e questa cosa i nostri ragazzi se lo devono mettere in testa. Molti si definiscono già pro senza nemmeno aver percepito un mezzo stipendio o guadagno dalla vittoria di tornei. Prima i fatti e poi le parole.
Il consiglio che posso dare è quello innanzitutto di acquisire una buona padronanza degli strumenti tecnici, perché senza di quello non si può raggiungere un livello qualitativo adatto. Il secondo consiglio è quello di studiare, studiare, studiare ed essere SEMPRE sul pezzo. Il terzo è essere semplicemente se stessi: imitare altre persone non serve a niente, anzi, è un danno. Con questi tre aspetti uniti ad una buona costanza non vedo chi vi possa fermare, specialmente se come me decidete di puntare su un nuovo brand ancora prima della sua release.
Ringraziamo ancora Herc82 per la sua disponibilità. Qui il canale YouTube.
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