Fisica in DragonBall

Fatemi indovinare, desiderate fortemente trovare le sfere del drago. Probabilmente chiedereste di diventare immortali o più semplicemente, da buoni seguaci di Oscar, un paio di mutande di quella che vi piace. Però non avete mai intrapreso questo fantastico viaggio per pigrizia o semplicemente perché non avete idea di dove si trovi Namecc??

Benvenuti su Namecc, dove il cielo è verde, l’erba è blu, e la noia regna sovrana.

Fortunatamente per voi questa lunga e stressante attesa potrebbe giungere al termine.
Già: quel mattacchione di Toriyama ha reso Dragonball ricolmo di indizi sulle esatte coordinate del pianeta dai 3 soli.
Naturalmente per poterlo trovare dovete avere una conoscenza di base della meccanica e di astrofisica, se non lo capite non sono affari nostri stronzi, basta che ci diate le visualizzazioni.
In questo fantastico video, che è a metà tra un saggio di fisica e un omaggio al mondo degli anime, ripercorriamo il viaggio che Goku effettua per arrivare su Namecc e lo analizziamo spostandoci dalla teoria della relatività fino all’ottica elementare, tentando di capire come sia possibile effettuare viaggi spaziali e soprattutto come faccia il cielo su Namecc ad essere verde (ditelo che non ci dormivate la notte per questa cosa), sfruttando i grafici della funzione di Planck per lo spettro di emissione di corpo nero.

…Visto che abbiamo pietà di voi, ecco qui un grafico che spiega tutto questo. Se non lo capite, leggete qualche riga sopra.

Grazie alle informazioni raccolte saremo in grado di dare una posizione a questo fantastico pianeta. Per puro caso, abbiamo a due passi da casa un sistema ternario che ben si adegua, composto da tre soli: uno giallo, uno arancione e uno rosso. Quest’ultimo è il più piccolo, ma poiché è situato ad una distanza considerevole rispetto agli altri due, appare dominante ad un pianeta che gira intorno ad esso. Certo che se così fosse, Toriyama è stato fin troppo ottimista nel calcolare la distanza che separa Namecc dalla Terra: in proporzione è come se John Holmes avesse detto di avere un pene di 1,7 centimetri. Insomma, le grandezze in gioco contano eccome.

Bene! ora che finalmente conoscete la direzione da intraprendere non vi resta che fare le valige, prenotare il prossimo volo intergalattico e partire alla volta dello spazio: la caccia alle sfere del drago è ufficialmente aperta.