In questi ultimi anni abbiamo assistito alla rapida ascesa della Chinese Super League, ossia la massima divisione professionistica del campionato di calcio cinese. A dare la spinta sono stati sicuramente gli ingenti capitali a disposizione dei club, consentendo loro di ingaggiare giocatori che, probabilmente, mai avrebbero considerato un trasferimento in oriente. Vi presentiamo qui quello che, per noi, potrebbe essere l’undici ideale.
Come detto la Super League attira molti talenti stranieri grazie a contratti multimilionari, ma tra i pali di questa formazione troviamo Zeng Cheng, portiere 100% Made in China. L’assonanza con il nostro Zenga non deve però trarre in inganno, non ci troviamo certo di fronte ad un fenomeno, ma nonostante tutto l’estremo difensore del Guangzhou Evergrande è probabilmente la migliore opzione, complice il regolamento della federcalcio Cinese: dal 2001 è infatti vietato ingaggiare numeri 1 che non siano autoctoni, nel tentativo di salvaguardare la crescita degli atleti di casa, almeno per quanto riguarda il ruolo di portiere. Sembra dunque che, per ora, i vari Buffon, Neuer e De Gea continueranno a difendere la porta dalle nostre parti.
Il regolamento della Super League tratta anche il numero massimo di stranieri per squadra: fino a qualche settimana fa i club potevano schierare 3+1 stranieri, ossia 3 titolari e uno pronto ad entrare dalla panchina, anche se solamente in sostituzione ad uno dei 3 già presenti sul terreno di gioco. Era concesso inoltre il tesseramento di un asiatico non cinese esentato da questo limite. Recentemente sono però stati posti ulteriori paletti, che hanno rimosso la distinzione tra stranieri e asiatici non cinesi e che impongono la convocazione di massimo 3 di loro, lasciando gli altri in tribuna.
Molto probabilmente è anche per questo motivo se non vi sono moltissimi difensori di spessore da schierare davanti al nostro estremo difensore, ma è possibile far arretrare l’ex Chelsea Obi-Mikel per affiancarlo al brasiliano Gil e al camerunense Mbia.
Per il mediano nigeriano non servono presentazioni: dopo 1 Champions, 2 titoli inglesi e 4 FA Cup è sbarcato al Tianjin Teda questa Epifania a titolo gratuito, notizia che ha quasi dell’incredibile visti gli acquisti milionari dell’ultimo periodo.
Gil è invece arrivato allo Shandong Luneng Taishan lo scorso gennaio, dopo aver conquistato il titolo brasiliano con il Corinthians. Infine l’ex Siviglia Mbià, vincitore di 2 Europa League con gli andalusi e accostato all’Inter nell’estate 2015, ha raggiunto lo scorso gennaio Lavezzi e Gervinho negli Hebei China Fortune.
Qui cominciano a comparire i primi nomi altisonanti: davanti alla difesa svetta l’ex Chelsea Ramires, dal gennaio del 2016 in forze al Jiangsu Suning, squadra di proprietà dell’attuale presidente dell’Inter Zhang Jindong. Più avanti si schiera una vecchia conoscenza del campionato italiano, Fredy Guarin, anche lui arrivato in Cina lo scorso inverno a titolo definitivo dopo mesi di amore e odio con l’Inter e la sua tifoseria.
Ad affiancarlo, uno dei giocatori più discussi di questo mercato di riparazione, ossia Axel Witsel. La Juve sembrava potesse assicurarsi le prestazioni del talentuoso centrocampista dello Zenit ancora quest’estate, ma la trattativa ha subito una brusca frenata proprio negli ultimi giorni utili al trasferimento. Tornati all’assalto a dicembre, i bianconeri hanno dovuto però fare i conti con il Tianjin Quanjian, che ha messo sul piatto un contratto da 18 milioni più 2 di bonus annui, convincendo definitivamente il belga classe ’89.
Chiude il diamante centrale l’ennesimo ex Chelsea, il brasiliano Oscar, appena acquistato dallo Shanghai SIPG per ben 60 milioni. Anche lui come Witsel era stato cercato da Juventus prima e Inter poi, ma a vincerla sono stati ancora una volta i milioni cinesi, precisamente 24 a stagione. In panchina troverà Andrè Villas-Boas, anche lui, incredibilmente, ex Chelsea.
Come è lecito aspettarsi da un campionato che cerca di attrarre interesse attraverso lo spettacolo il tridente d’attacco è di prima classe. A sinistra troviamo il primo amore di molti giovani tifosi partenopei, Ezequiel Lavezzi; “El Pocho” è arrivato in Cina nel febbraio del 2016 dopo l’esperienza in Francia con il PSG.
A destra il brasiliano Hulk, che ritrova in questo undici ideale Alex Witsel, suo ex compagno a San Pietroburgo. Il possente esterno offensivo è stato pagato questa estate ben 55 milioni dallo Shanghai SIPG, che lo ha convinto anche grazie al contratto da circa 20 milioni di euro l’anno.
A fissare il record di ingaggio, però, è la punta centrale della formazione, ossia Carlos Tèvez, appena trasferitosi dal Boca allo Shanghai Shenuha. “L’Apache”, durante i suoi due anni di contratto, percepirà infatti circa 40 milioni di euro annui, che alcuni vociferano essere addirittura netti. Non c’è proprio da stupirsi che l’argentino classe ’84 abbia deciso di cogliere la palla al balzo.
La panchina è veramente di lusso, con i costosissimi Alex Teixeira e Jackson Martinez (rispettivamente 50 e 42 milioni), le vecchie conoscenze della Premier League Paulinho, Dembà Cissè e Demba Ba (anche lui, incredibilmente, ex Chelsea) e l’ivoriano Gervinho, arrivato dalla Roma lo scorso gennaio e ora ai box per un brutto infortunio al crociato. Ultimo, ma non meno importante, il discussissimo Graziano Pellè, al centro di una gigantesca lapidazione mediatica a seguito del gesto del cucchiaio che è costato all’Italia l’eliminazione dall’Europeo; a rincarare la dose è stata proprio la decisione di trasferirsi in Cina per denaro, oltre al secondo gesto arrogante di fila compiuto in nazionale (qui un approfondimento).
Nonostante anche tra gli allenatori la Super League possa vantare nomi altisonanti come Scolari, Pellegrini, Villas-Boas e Magath, a vincere il ballottaggio è il nostro Fabio Cannavaro, indimenticabile capitano dell’Italia Campione del Mondo nel 2006. Il tecnico napoletano ha infatti trascinato il Tianjin Quanjian alla promozione in Super League nello scorso campionato, grazie anche ai gol dell’immortale “O’Fabuloso” Luis Fabiano, ora svincolato. Durante questa finestra di mercato è riuscito ad aggiudicarsi il già citato Witsel ed ora, dopo i rifiuti di Diego Costa e Kalinic, sembra essersi assicurato proprio in queste ultime ore le prestazioni del “Papero” Alexandre Pato. Insomma, la Cina sembra non voler smettere di sorprenderci.
Laureato in Economia e Management, cestista e grande appassionato sportivo, scrivo per esprimere la mia passione nei confronti di una maledettissima palla rotonda, che sia in cuoio lucido o a spicchi
17 Maggio 2017
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