Fumo Tantissimo La Droga Paura. No, non è un’ammissione ma semplicemente è il titolo del nuovo singolo rivelato al mondo non più di due giorni fa da Aggettivo Sette alias Mortecattiva, che ritornerà con un nuovo disco il quale, come spiegato dallo stesso artista, nella descrizione del video su Youtube, molto probabilmente si chiamerà “Se Questo È Un Homo” che andrà a prendere l’eredità di Mi Fist uscito nel 2014.
Non è la prima volta che il Mortecattiva sfrutta le sue liriche per criticare i cliché del rap italiano, un esempio è il brano risalente al 2010 Avevo Diciott’anni pubblicato in Musica per grassi, in cui si concentrò sull’esplosione della moda hip-hop italiana e di come i giovani furono contagiati dai modi di fare e di vestire di una cultura così lontana dalla loro, mettendo i germi dell’attuale scena musicale italiana o come quando partecipò, in maniera polemica, alle selezioni web per MTV Spit per via della dubbia genuinità delle improvvisazioni dei partecipanti. Invece in questo caso si è concentrato sul continuo sfruttamento del tema della droga e lo sfoggio fatto da parte dei maggiori esponenti di quel rap che oramai cavalca le classifiche italiane negli ultimi anni.
Come spesso accade anche in questo caso il rapper trentino si avvale di collaborazioni egregie, infatti il video nel quale Mortecattiva si dedica alla preparazione di siringhe di marijuana è stato creato in collaborazione con Photoshop Lovers mentre il beat è stato prodotto da Menevolt (uscito da poco con il singolo Another Beat in The Wall) che si è occupato anche del mixing del pezzo.
Se Questo è un Homo sarà il nono disco pubblicato sotto il nome di Aggettivo Sette da Mortecattiva, a cui possono essere aggiunti i due dischi dei Lolocaust di cui il secondo, Homocaust, uscì non solo in versione digitale, ma evento unico per il lol-rap italiano anche in copia fisica. Non ci resta quindi che aspettare l’uscita del disco e sperare di ascoltare canzoni ai livelli dei precedenti lavori. In fondo,questo video fa ben sperare.
Mi riaffaccio all'università con qualche anno di ritardo, provando a scoprire cosa si cela dietro "Le Scienze della Comunicazione". Svettano tra le varie passioni quella per la musica, la tecnologia e la politica di cui mi ritrovo spesso a scrivere, come alternativa allo stare tutto il giorno a scalare montagne in bicicletta.
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