Desiderata più di Angela Merkel in completino notturno è tornata la cronaca della Serie A targata IMDI. Questa volta la carne a cuocere è davvero tanta, come direbbe un vegano in crisi d’identità. Allegri, l’Atalanta, due partite utili il lunedì (notiziona). Insomma, tutto ciò che possiamo fare è tuffarci nella lettura, magari cercando di non prendere un giallo per simulazione (Neymar confirmed).
La prima sfida del sabato coinvolge Torino e Chievo. La squadra di Mihajlovic centra un’altra vittoria, sfruttando i pochi minuti di fuoco di Iago Falque, autore di una doppietta. Il Chievo accorcia, perde un uomo per espulsione e poi anche la partita. Ancora polemiche arbitrali nei confronti dei granata, che secondo gli avversari stanno ricevendo qualche favore arbitrale di troppo. Ovviamente il fatto che Cairo sia diventato proprietario di RCS e che abbia rapito le famiglie di tutti i fischietti di Serie A non ha nessuna attinenza con la cosa.
In serata invece il Milan conferma di essere brutto ma vincente. Empoli battuto addirittura 1-4, con protagonista assoluto Lapadula, autore di una doppietta. L’attaccante italiano sembra ormai aver sostituito nel cuore dei tifosi e di Montella il colombiano Bacca. Il sudamericano, accusato di poco attaccamento alla maglia, si è subito adoperato per smentire i tifosi andando allo stadio. Del Siviglia. In contemporanea con la partita dei rossoneri. Oh, a qualche maglia bisogna pur attaccarsi. Ovviamente la popolarità di Bacca non è certo scemata. In una recente classifica tra i tifosi rossoneri, il colombiano è benvoluto quasi quanto Roque Junior e Javi Moreno.
A fare rumore nella domenica calcistica ormai trascorsa è stato il tracollo di una Juventus a tratti inguardabile. Il Genoa diventa per una domenica Bayern Monaco, Simeone Jr. diventa Senior, ma soprattutto tutti i giocatori bianconeri diventano dei pirla all’improvviso. Il 3-1 subito in casa dei rossoblu diventa un campanello d’allarme per il club Campione d’Italia, con Milan e Roma un po’ più vicine.
Il vero protagonista negativo della giornata è però quell’assoluto pazzouomo di Massimiliano Allegri. Un allenatore che ormai ha perso qualsiasi costrutto nel fare una formazione. Allegri, che da sempre utilizza per i suoi schieramenti il metodo infallibile del cazzo di cane, stavolta si supera e riesce ad inserire nell’11 titolare Lichtsteiner e Dani Alves sulla stessa fascia. Un po’ come se noi, per uscire di casa, inserissimo due scarpe nel piede destro e nessuna sul sinistro.
La Juventus è comunque baciata dalla fortuna e a Genova si è visto: oltre alla sconfitta sono deceduti anche Bonucci e Dani Alves. Il primo starà fuori qualche settimana per un problema muscolare, con Allegri che sarà costretto forzatamente a far giocare Rugani, il giocatore che più odia al mondo e per giunta senza motivo. Il terzino ex Barcellona si è invece distrutto il perone e farà mancare il suo apporto tutto crimine e ignoranza per gran parte della stagione.
Ad approfittare del tutto è la Roma, che batte 3-2 il Pescara faticando più del dovuto. Dzeko, pur segnando un’altra doppietta, continua a dare l’impressione di essere terribilmente scarso e di fare tutto in maniera casuale. A fine partita il bosniaco critica la prestazione di squadra, con Spalletti che lo mette a posto a distanza. La moglie del tecnico è stata ritrovata questa mattina, domani i funerali.
Bene anche l’Atalanta, che continua la striscia di vittorie consecutive battendo il Bologna per 0-2. Gasperini da pacco si trasforma in Demiurgo, facendo segnare gente come Masiello e Kurtic, disconosciuta persino dalle famiglie d’appartenenza. Donadoni invece è ormai in crisi mistica, tra gente infortunata e bestemmie in libertà.
Le altre partite: la Lazio batte il Palermo, con Zamparini che continua a non bruciare allenatore, giocatori e stadio. Evidentemente è nel pieno di una conversione religiosa, non c’è altra spiegazione. Il Cagliari batte l’Udinese grazie al bellissimo gol di tacco di Marco Sau e alla presenza scenica di Borriello, che seduce Delneri a distanza. Pari tra Crotone e Sampdoria, un punto a testa che, per dirla con un francesismo, non serve a un cazzo ad un entrambe
Per una volta il lunedì propone due sfide abbastanza decenti. In primis Napoli-Sassuolo, con due squadre che hanno avuto poche gioie in Europa la scorsa settimana. Sarri dà l’ultima chance a Gabbiadini prima di chiuderlo ufficialmente in gulag, mentre Di Francesco valuta l’idea di scendere di nuovo in campo per disperazione, visti i tanti infortuni in mediana della sua squadra.
Inter-Fiorentina è un po’ una gara tra nobili decadute. Entrambe sconfitte in Europa League da avversarie agghiaccianti, purtroppo non potranno perdere contemporaneamente la partita per il dispiacere dei loro tifosi. In particolare si segnala un picco di amore da parte dei fiorentini verso Sousa, che per via delle sue vaccate sta facendo rimpiangere persino il pugile Delio Rossi. Pioli invece sta ancora cercando di capire perché ha deciso di accettare il suo nuovo incarico. Pare sia stato ritrovato piangente in ritiro, mentre ripeteva ossessivamente il nome di Nagatomo.
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