Ormai ci siamo: tra sei giorni usciranno Pokémon Sole e Pokémon Luna, due giochi che introdurranno la settima generazione della serie. Proprio per questa occasione nasce la Pokémon Week, che oggi inauguriamo con un salto nel passato, andando ad analizzare il primo dei diciannove film usciti finora: Mewtwo colpisce ancora.
Il 5 ottobre 1999 escono in Europa Pokémon Rosso e Pokémon Blu, i primi videogiochi della serie, e il 10 gennaio 2000 inizia, su Italia 1, la trasmissione della serie animata: sono solo i primi passi di quello che si rivelerà un merchandising d’eccezione, con un impressionante numero di racconti che coinvolgeranno diversi settori. Il successo di tutto questo apparato, in breve tempo, porta anche alla nascita di lungometraggi, che s’inseriscono tra le varie stagioni del cartone animato utilizzandone gli stessi personaggi principali. In particolare, mentre le serie presentano le regioni e i Pokémon delle varie generazioni, i film si concentrano sui cosiddetti Pokémon leggendari, ovvero Pokémon unici e speciali. Arriviamo così al soggetto di questo articolo, ovvero il film uscito al cinema il 20 aprile 2000: Mewtwo colpisce ancora.
La storia si apre raccontando l’origine di Mewtwo, plasmato da un gruppo di scienziati tramite il DNA di Mew con l’obiettivo di creare – tramite l’ingegneria genetica – il Pokémon più forte di tutti. Dopo aver preso coscienza di sé e di ciò che gli scienziati vorrebbero fare di lui, Mewtwo si ribella distruggendo il laboratorio. Ingannato successivamente da Giovanni, capo del Team Rocket, Mewtwo si convince di quanto siano malvagi gli umani e inizia a preparare la sua vendetta.
Fin da subito è chiaro come questo film sia indirizzato quasi esclusivamente ai bambini, mantenendo lo stesso target della serie animata. Infatti, da un punto di vista infantile, si tratta di un ottimo film, adatto sia a chi avesse già dimestichezza con il mondo dei Pokémon sia a chi ne fosse completamente a digiuno. Troviamo un cattivo piuttosto intrigante e minaccioso, dei bei combattimenti e diverse scene molto intense capaci di far affezionare lo spettatore ai protagonisti. È sufficiente assumere un punto di vista leggermente più maturo, tuttavia, per vedere quanto il film sia effettivamente semplice, prevedibile e poco accattivante. Un prodotto che viene affossato ancora di più da un adattamento svogliato e non privo di errori, con nomi di mosse – quali Iperlaser o Lame vegetali – tradotti arbitrariamente, e addirittura con scambi di Pokémon, come uno Scyther confuso con un Alakazam. Dettagli forse piccoli, ma che fanno inevitabilmente storcere il naso agli appassionati dei giochi, e che potevano essere evitati con un piccolo sforzo in più.
Il risultato è un film invecchiato abbastanza male, che oggi potrebbe essere apprezzato solamente dai vecchi fan – ormai cresciuti – e dai bambini più piccoli, ossia coloro che potrebbero sorvolare sulla sua anima da prodotto di merchandise senza pretese. In chiusura, in vista dell’imminente rilascio dei nuovi giochi, i fan possono ingannare l’attesa con il film Volcanion e la meraviglia meccanica, che verrà trasmesso sabato alle 13.15 su K2 e che mostrerà il primo Pokémon annunciato della settima generazione: Magearna.
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