Summary:
Forse lo sto sopravvalutando ma, uno ha bisogno solo di porsi le domande giuste per intravederci un videogioco multi-livello estremamente divertente e dalle meccaniche elitarie per un pubblico molto selezionato di giocatori.
Dovrebbe essere chiaro che non mi riferisco al gioco elaborato che appare nel video virale rilasciato per presentare la Google pokemon challenge. Sto parlando dell’effettivo in-app GoogleMaps che tutti noi abbiamo giocato ieri.
Forse sono stato trollato, è un pesce d’aprile dopotutto, eppure non riesco a togliermi la sensazione che il gioco nasconde abilmente il potenziale per essere una diavolo di sfida emozionante.
Mi consenta.
Non mi sbatto tanto per i Pokemon, almeno non più. Come figlio dei ’90 mentirei se dicessi che alle elementari non ho fuso Pokemon Rosso per Gameboy, o che non ho sbavato su Pokemon Giallo per Gameboy Color. Certo l’ho fatto. Ero un fanboy dei mostri tascabili e desideravo vivere nel loro mondo, ma quei giorni sono ormai lontani. Con la mia adolescenza la magia era andata per sempre. Nessun rimpianto.
Forse è per questo che lo pseudo-teaser per un gioco Pokemon di realtà aumentata rilasciato ieri da Google non mi ha fatto gridare al miracolo. Una bella idea certo (e confesso, un tale prodotto sarebbe quasi certamente la mia definitiva ricaduta nel Pokemon fandom), ma per fortuna niente del genere sembra prospettarsi all’orizzonte.
Detto questo, io non sono rimasto affatto deluso dal gioco vero e proprio. Non posso fare a meno di pensare che ci sia più di quanto colpisca l’occhio in questa farsa del team Google.Ma procediamo con ordine per svelare quanto sembra solo apparentemente semplice.
Una volta avviato Maps il “giocatore” è paracadutato sul Pokemon Lab. Situato da qualche parte all’estrema periferia di Ginevra, ma entro i confini francesi. Non sono mai stato un asso in geografia e non intendo dilungarmi su questo. All’atto pratico il giocatore viene immediatamente ricompensato con 6 facili catture, basta esplorare la zona un paio di minuti per trovare altri 3 o 4 Pokemon che aspettano solo di essere presi. Gratificazione immediata per continuare a cercare. Non ci vuole molto tempo per rendersi conto che trovare soddisfazione da questo punto in poi non sarà così facile. Ed è qui che si fa interessante…Non è difficile indovinare dove trovare la tua prossima cattura, “dove guarderebbe chiunque?” Se vivete in una grande città, come me, perché non controllare la tua città? A Roma ho preso uno Snorlax, che schiacciava un pisolino in Vaticano e un Wartortle tuffato nella Fontana di Trevi. Coincidenze? Io credo di no.
Può sembrare ovvio, e lo è ma, qui otteniamo il nostro primo indizio di ciò che è veramente il gioco:
in primo luogo, individuazione di schemi di riconoscimento.E’ lecito ritenere che ogni capitale ospiti almeno una delle famose creature giapponesi e che queste possano essere trovate solitamente vicino alle loro principali attrazioni turistiche. Questo schema da solo produrrà risultati discreti. Ma ben presto si dovrebbe realizzare ciò che il giocatore medio già intuisce: è tutto troppo facile. Le catture diventano presto ripetitive e il team di Google spinge davvero la pazienza al limite facendoti incontrare eserciti di cosi rosa (Munna).
Quindi, dove andare a cercare il prossimo? Ingenuamente è qui che possiamo renderci conto del prossimo pezzo del puzzle e rivelare la stupefacente meccanica di gioco: ricerca e informazioni (come si addice a Google, éh?).
Inserite Niagara Falls e avrete il vostro prossimo Pokemon.
Ora, io non sono un asso in geografia, come intanto abbiamo stabilito, ma in realtà, fino a che punto si può essere trasportati dalla propria conoscenza delle meraviglie del mondo? Chi sono io per sapere cosa cercare a Stoccolma? O Cracovia? Tralasciando le capitali… come faccio a sapere che cosa cercare in Mongolia? Come circoscrivo la foresta amazzonica? (Sì, lo so, ma restate con me, sto cercando di fare chiarezza qui, non passare attraverso tutti i miei incubi da scuola media).
La partita diventa quindi rapidamente una serie di ricerche Google. Che cosa devo cercare per il prossimo? Dove? Il gioco sta finalmente espandendosi al di là della Cartina e non si ferma qui!In questo momento dovreste chiedervi: questo è interessante e tutto ma, che m’importa? Cosa ottengo da questo gioco comunque? Ora, qui è dove si fa davvero interessante. Questo è emozionante.
Facciamo un passo indietro a riguardare il video di presentazione, ancora una volta, con quello che abbiamo imparato finora si può effettivamente dedurre qualche ulteriore suggerimento su ciò che sta realmente succedendo. In particolare, perché qualcuno dovrebbe giocare un gioco?
Si gioca per vincere un premio. Il premio: la possibilità di lavorare per l’impresa probabilmente più influente nella Silicon Valley.
Ok, ok. Ieri era il primo aprile. Lo sò, perché qualcuno dovrebbe prendere sul serio questo premio? Niente da fare, giusto? Beh… Sarei assolutamente d’accordo con voi ma, con il rischio di essere ridicolizzati per essere caduto vittima di uno scherzo così palese sosterrò che c’è più di un motivo per prendere la cosa seriamente. Prima di tutto: questo è un gioco duro.
Ci sono alcuni dettagli che ho dimenticato di menzionare per quanto riguarda le meccaniche che lo rendono un gioco estremamente difficile.
Uno ha a che fare con il grado di scala e la risoluzione necessaria nella mappa per mostrare dove sono i Pokemon. Alcuni te li sbattono in faccia, altri sono quasi invisibili a meno di non zoomare davvero tanto per trovarli.
Senza una chiara idea di dove potrebbero essere non c’è quasi nessuna possibilità per chiunque di capitare su tutti, per pura fortuna .
Uno ha bisogno di sapere dove cercare.
Nella misura in cui alcuni di loro sono molto facili da trovare attraverso la deduzione (schemi di riconoscimento e ricerca informazioni) c’è da scommetterci che assumere queste tattiche potrà solo portarvi fino a 100 catture o giù di lì. L’idea dietro a Pokemon, che ha reso il franchise di gioco originale interessante, per cominciare è che alcuni di loro sono molto rari e difficili da trovare. Dove ha nascosto MEW il team di Google? Come si può anche iniziare a capire dove potrebbe essere? Quali sono le probabilità di catturare tutti i 150?Cosa ci vuole per completare la sfida?
Schemi di riconoscimento e ricerca informazioni… non hanno almeno cominciato a suonare come i tipi di competenze che il team di Google può effettivamente cercare in un dipendente?
Non si ferma neanche lì.
Che altro sappiamo di questa sfida? Pensateci. Appunto: c’è un limite di tempo. Uno molto stretto. Sole 24 ore per completare un compito che è potenzialmente impossibile. Come può un individuo farcela per conto suo?
Il gioco rivela ancora un altro strato di complessità: lavoro di squadra. Ci vuole un gruppo di individui dedicati per completare l’operazione. Un’unità organizzata per ottenere le risorse necessarie a un obiettivo. Dividere i lavori, condividere informazioni, e velocemente. Inoltre, starebbero collaborando per un premio che non può essere condiviso! Ci vuole una buona dose di cosiddette competenze personali per gestire un team del genere.
La gamma di scelte che si può fare in questa fase è esilarante per me.
Avete intenzione di ottenere aiuto dagli amici e la famiglia? Come? Saranno nulla di buono? Vuoi collaborare con la concorrenza potenziale? Se sì, come fate a garantirvi di uscirne vincitori? Quanto sarà di aiuto lavorare con degli avversari?A questo punto non si tratta di spettatori casuali, il tipo di giocatori che cerca di perdere 15 minuti sulla nuova funzione di Google Mappe. Entro le prime 8 ore solo i duri a morire “niente stronzate”, solo i migliori giocatori avranno superato la 100° cattura. Chi sono queste persone?
Le persone che vogliono veramente lavorare per Google. Programmatori e web designer. Intelligenti, disoccupati e disperati. C’è un bel po’di questi in tutto il mondo. Ora… non sta cominciando a sembrare una vera e propria competizione?Cos’altro si potrebbe fare per promuovere questa teoria?
Per rispondere alla vostra domanda: andate su Google, digitate Pokemon Challenge e controllate la sezione immagini. Vedrete che le persone hanno già condiviso le loro scoperte e catture, mostrando anche la posizione e l’indirizzo di alcuni. Questa è solo la superficie delle informazioni che devono essere rimbalzate e monitorate nelle cerchie di chi vuole davvero vincere. Se un concorrente fortunato ne ha trovato uno davvero raro… diciamo un Zapdos, dovrebbe divulgare le informazioni sulla sua buona sorte? Forse… forse in cambio di informazioni su qualche altro bastardo raro da trovare. Come sapere che le informazioni siano accurate? Come si fa a fare lo scambio? Potrebbero essere informazioni rubate? Conosciamo il tipo di persone che amano internet e i suoi meme e ciò che essi sono in grado di fare…Ora, non sarebbe qualcuno che è riuscito a superare tutti questi ostacoli e completare la sfida in 24 ore il candidato perfetto? O non lo sarebbe almeno per un colloquio? Non vorresti chiedergli solo: COME HAI FATTO?
Poi di nuovo, forse lo sto sopravvalutando… ma.
Ma se io sono io e questo è tutto un grande scherzo… béh, qualcuno ha perso l’opportunità di ospitare un gioco vero e intenso, con puntate reali e potenziali… e io ho sprecato la mia mattina a scrivere.
In questo caso, FUCK YOU GOOGLE, fai schifo.
GRANDE MOMENTO.
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