Prima di parlare di riforma pensionistica vorrei dare una spiegazione di cos’è la pensione. Diversamente da quello che molti credono, la pensione è uno strumento per obbligare i lavoratori a risparmiare, altrimenti spenderebbero tutto e non avrebbero di che vivere nella vecchiaia. Quindi la pensione è un risparmio che tu, cittadino, fai, forzato dallo Stato perché altrimenti non lo faresti. Ecco perché versi dei contributi. Quindi la pensione non è beneficienza, ne “condizioni di vita uguali per tutti”, ma è una forma di coercizione per impedirti di fare cazzate e morire di fame piuttosto che di vecchiaia. Per essere specifici, la pensione ha principalmente 3 funzioni [1] :
Voi direte “checcazzo, non pago le tasse e risparmio per i cazzi miei”. In realtà ci sono diversi comportamenti che inducono l’essere umano a non risparmiare oggi per campare domani (Ignoranza finanziaria, Complessità, Preferenze basate sul presente, ecc… [1] ).
Detto ciò, vorrei entrare nel merito della riforma pensionistica varata con il decreto “Salva-Italia”, nome che, tra l’altro, piace poco all’attuale Ministro del Lavoro e delle Pari Opportunità. Affronto brevemente le principali caratteristiche della riforma.
Passaggio da sistema pensionistico retributivo a contributivo
La riforma propone un cambiamento strutturale notevole, si passa da un sistema retributivo (che si era cercato di eliminare una decina di anni fa con un’altra riforma, rimandata in modo da cambiare le pensioni solo ai posteri) ad un sistema contributivo: in un Paese come l’Italia, è una chiara redistribuzione di risorse a favore dei meno abbienti, e vi spiego perché. Il sistema retributivo prevede che la pensione sia calibrata in base allo stipendio degli ultimi anni di lavoro. Significa che se io faccio il professore tutta la vita, e verso contributi da professore, e gli ultimi due anni di vita lavorativa faccio il preside, mi beccherò una pensione come se avessi versato tutta la vita contributi da preside. Questo è un caso ma, generalmente, quali sono i percorsi di carriera che hanno una retribuzione crescente? Quelli dei dirigenti, sicuramente non quelli degli operai. Generalmente sono tutte carriere dove la retribuzione è già di base più elevata. Ma cosa significa, in termini monetari? Come fa lo Stato a pagare pensioni più alte dei contributi versati? Beh, è molto semplice, i lavoratori e i giovani che versano contributi oggi stanno pagando le pensioni. Ma converrete che il sistema così non funziona, chi pagherà le loro di pensioni? I nuovi giovani, ma le pensioni sono comunque più elevate dei contributi versati! Ecco perché il sistema pensionistico era da riformare ed era uno dei driver che stava portando il Paese allo sbando (dal punto di vista dei bilanci). Voi direte: ma chi lo ha inventato questo sistema fallimentare? Beh, il sistema in se non è fallimentare, funziona a queste condizioni:
Noterete subito che è l’anti-Italia. Non cresciamo in modo significativo da 10 anni e abbiamo una popolazione che invecchia. Conseguenza: sistema pensionistico che non sta in piedi poiché i giovani devono pagare ai vecchi pensioni troppo grosse in base ai contributi da loro versati, ma lo fanno con contributi non più alti di quelli dei vecchi. Inoltre ci sono meno giovani (il Paese invecchia). Se la matematica non è un’opinione…
Lasciando stare la sostenibilità, dove sta l’equità in questo cambiamento? L’equità sta nel fatto che con il sistema contributivo la pensione di ognuno sarà pagata dai propri contributi, e le pensioni di individui con redditi fortemente crescenti nel ciclo di vita lavorativo saranno più basse, liberando risorse utilizzabili per garantire un livello minimo a chi sta peggio. Ognuno costruisce la propria pensione con i contributi versati durante gli anni. Inoltre, il sistema contributivo è stato applicato a TUTTI, sì, bravi, anche ai Parlamentari. Sapete chi erano gli unici a sfuggire? I politici regionali, ma questo problema è stato superato con uno degli ultimi decreti legge ( che, inoltre, ha dimezzato stipendi e finanziamenti ai partiti regionali, e anche tagliato teste). Il decreto è ancora in Parlamento, se vedete gente che prende vitalizi dopo mezza legislatura sapete di chi è la colpa, il governo ci sta provando con tutte le sue forze. Volevate l’equità? Eccovela.
Allungamento della vita lavorativa
Ricordate cosa ho detto prima sulla funzione delle pensioni? Beh devi risparmiare per forza, ma se la tua vita si allunga, devi risparmiare di più o per più tempo! Anche perché vita media che si allunga significa anche condizioni di vita migliori. Non stiamo facendo nulla di strano, ci stiamo allineando all’aspettativa di vita e alla media UE. Se l’avessimo fatto prima, gradualmente, non sarebbe stato drammatico (la colpa è vostra, non solo dei politici, perché se Berlusca avesse provato ad allungare un minimo la vita lavorativa, non l’avreste votato). Vorrei inoltre sfatare certi miti sui “vecchi”:
Quindi nulla di poco equo, è solo un adattamento (legittimo).
A sostegno dell’equità della riforma, ricordo anche il contributo di solidarietà prelevato dalle pensioni più ricche per sostenere quelle più povere.
Salvaguardati (esodati) e indicizzazione all’inflazione
Voglio parlare rapidamente della storia strappalacrime che ha fatto piangere il Ministro e dei “salvaguardati” (esodati è un termine che non esiste e non piace al Ministro ne tantomeno a me). Storia strappalacrime: blocco dell’indicizzazione all’inflazione delle pensioni. Strappa le lacrime perché è dura, è pesante, anche se temporanea. Costa tanto ai pensionati. Il Ministro ha perso liquido perché prima i limiti erano più bassi, dopo sono riusciti a coprire le pensioni fino a 1500€ circa. Significa che se hai 1500 € di pensione e quest’anno l’inflazione sarà al 3%, l’anno prossimo ti toccheranno 1545€, com’è giusto che sia. Le pensioni più ricche di 1500€ vedranno bloccato questo adeguamento per un paio d’anni. Non è una tragedia se hai 2k/mese di pensione. Ricordiamoci, signori, che stiamo pagando gli errori dei nostri nonni. Vi do due dati sconvolgenti:
Salvaguardati. Li stanno coprendo, voglio solo dire qualcosa a discolpa della Fornero e dei numeri per cui l’hanno crocifissa. Non esisteva un registro che segnasse i tipi di contratti di questo tipo, venivano fatti così alla cazzo. Teoricamente doveva saperlo la regione, ma la maggior parte li hanno creati gli enti regionali e le regioni stesse non sapevano quanti fossero gli esodati (quando impareranno a fare il loro lavoro?!). Molti contratti, addirittura, sono stati fatti verbalmente. Ditemi ora voi come fa il Ministro a sapere quanti sono? Hanno fatto la riforma in 10 giorni, il ministero gli ha fornito 50 mila e si supponeva fosse una cifra affidabile. Altra cosa, sapete che c’è un casino di gente che sta approfittando della confusione per fare, adesso, dei contratti del genere (magari con date falsate) e prendere i benefici adesso che li copriranno? Il Ministro ha detto, infatti, che chi ha bisogno sarà salvaguardato, chi fa il furbo otterrà STOCAZZO (e pure chi se n’è andato con liquidazioni da paura perché faceva lavori strapagati, naturalmente si pensa prima ai morti di fame).
Ci sarebbero tante cose di cui parlare, ma visto quanto era lungo l’articolo della scorsa volta per questa volta chiudo qui. Fate pure domande, vi rispondo come sempre, ma ho 3 esami di cui uno in questo momento, quindi risponderò con ritardo (lol l’articolo l’ho scritto ieri sera, pubblicano gli admin).
Ciauz IMDI. Vi ho risparmiato anche commenti su Elsa Fornero <3, donna che amo dal più profondo del cuore, magari ve li subite la prossima volta. Dico solo che è una donna con le palle ed una povera martire, costretta a subire voi stronzi che non riuscite a distinguere un consiglio da mamma da una frase offensiva (perché non vi andate nemmeno a guardare il video e vedere con che tono l’ha detto). Siete proprio choosy (cheppoi è ovvio che non da un consiglio a chi choosy non è stato, se dico “attenti a non mangiare troppo” non mi riferisco di certo a chi fa la dieta da 20 anni, ma lasciamo stare…). Grazie Elsa, per il luls che mi regali ogni volta che apri bocca <3.
Ah, inb4 sua figlia invece è ciusy. Spero riusciate a carpire la differenza tra il Trota ed una che da neolaureata è stata chiamata al Medical Research Center di Harvard per collaborare a delle ricerche, dovremmo averne di più studiosi come lei in Italia. O la Fornero ha agganci anche nella dirigenza di Harvard? LOL
PS: il voi non è riferito agli IMDIani, ma a tutti sti qui “io h lvrat 20 ani, laura in letttere e o fatto la cammeriera!!211! sn ciusi?!!”, deficiente è ovvio che non si riferisce a te. Ok, basta, vi saluto e alla prossima!
[1] Monika Bütler, Swiss Institute for Empirical Economic Research (SEW), Universität Saint Gallen
20 Novembre 2016
2 Gennaio 2013
28 Ottobre 2012
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