Finalmente siamo ormai vicinissimi alla fine di questo strazio di campionato, un torneo che è stato equilibrato quanto un giudizio di Mauro Sconcerti. Arriva l’ufficialità più importante, resta ancora in piedi invece un pezzetto di lotta salvezza che si risolverà all’ultima giornata. Dai che ormai ce l’abbiamo fatta, è quasi finita!
Gli anticipi del sabato hanno visto impegnate Roma e Napoli, rispettivamente contro Chievo e Fiorentina. I veronesi illudono i partenopei per ben due volte, prima di soccombere sotto i colpi di una Roma letale in attacco ma debole in difesa quanto l’organismo di un bambino senza vaccino. Manolas in particolare, dopo aver saputo di aver fatto arrivare Inglese in doppia cifra ha cercato immediatamente di firmare con la Juventus, senza riuscirci.
In serata il Napoli distrugge la Fiorentina con l’ennesima doppietta di Mertens. La Viola viene umiliata a fine partita anche dall’ingresso di Pavoletti, mentre Reina torna un portiere affidabile per 90′ in attesa delle papere contro la Sampdoria. Il discorso secondo posto teoricamente è ancora aperto ma la Roma potrebbe perderlo solo nel caso in cui tutta la rosa finisse vittima di un attacco gastrointestinale con tanto di dissenteria sul terreno di gioco.
Nel pomeriggio la Juventus chiude finalmente l’ennesimo campionato giocato da sola e vince il 6° Scudetto di fila. Ovviamente impazza il totonumero: la società bianconera parla di 35 titoli, la Lega rilancia con 33, Zeman è intervenuto con un bel 18 e si è intromesso persino il Milan, richiedendo di conteggiare come valido il campionato perso dopo il gol di Muntari. Ad ogni modo, i bianconeri danno un dispiacere al Crotone con un sonoro 3-0 che consente a Higuain e Pjanic di giustificare i loro tradimenti. Calabresi che però possono ancora sperare nella salvezza, in virtù dei risultati di oggi.
L’Empoli infatti perde 0-1 contro l’Atalanta grazie a una bella papera di Skorupski, che subisce una doppia frattura del polso dopo un tiro di Gomez che poi finisce in porta. El Papu festeggia alla grande la convocazione in Nazionale albiceleste: pronta una notte di sesso selvaggio con Petagna. Si salva invece il Genoa, che batte 2-1 un Torino già in vacanza e lascia quindi i problemi a toscani e crotonesi.
Bene invece il Milan, che dopo 3 anni torna in Europa (League) battendo 3-0 il Bologna. Montella viene festeggiato amabilmente a fine partita, con i giocatori rossoneri convinti di aver vinto lo Scudetto. Segna persino Honda, uno che l’ultima volta aveva inquadrato la porta durante un Mondiale giocato su PES. L’highlight di giornata arriva sicuramente da Udine: 1-1 al fischio finale ma grandissimo rissone dopo l’esultanza provocatoria di Muriel. In particolare da segnalare la classe di Danilo, che strozza l’avversario per cercare un confronto pacifico e amorevole. Il Sassuolo invece si libera del Cagliari con un tennistico 6-2, lasciando ai sardi la palma di seconda peggior difesa del campionato.
Dopo millemila partite perse l’Inter torna a vincere clamorosamente in casa della Lazio. Ai biancocelesti va tutto storto, d’altronde è impossibile pensare di prendere gol da Andreolli in una partita di calcio. Anche Hoedt ci mette del suo con un autogol stupidissimo, mentre a finire l’opera ci pensano Keita e Lulic, che si fanno buttare fuori per chiudere tutto in bellezza.
Il posticipo di stasera sarà invece il big match tra Pescara e Palermo, la gara che deciderà quale delle due squadre farà meno schifo in Serie B l’anno prossimo. Un incontro attesisissimo, che sarà seguito con passione da tutti i parenti dei calciatori coinvolti.
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