Come ogni anno in questo periodo è tempo di Mondiale per Club. Una competizione spesso criticata per essere scontata o troppo pendente verso le squadre europee e sudamericane che vi partecipano. In realtà quello che è successo ieri ha a dir poco dell’incredibile, visto che per la prima volta una squadra asiatica è riuscita ad agguantare la finalissima: nonostante i Kashima Antlers non abbiano mai vinto un titolo continentale, hanno preso parte al Mondiale per Club come “squadra ospitante”.
In qualità di vincitori della J1 League i cervi di Kashima hanno cominciato il torneo giocando addirittura dai playoff: contro i campioni d’Oceania dell’Auckland City FC i giapponesi hanno vinto per 2-1 in rimonta, dopo il vantaggio iniziale dei neozelandesi con gol di Dae-uk Kim al ’50. Le reti di Akasaki e Kanazaki hanno permesso ai campioni di Giappone di partecipare al turno successivo contro i Sudafricani del Mamelodi Sundowns. I campioni d’Africa uscenti, alla prima partecipazione al torneo, sono stati sopraffatti proprio dai Kashima Antlers, che hanno guadagnato la semifinale con un secco 2-0. La partita più importante però è quella che è stata giocata mercoledì, quella contro l’Atletico Nacional de Medellìn.
Una gara che appariva come una sconfitta quasi annunciata per i vincitori della J1 League, vista la grandezza della squadra avversaria – campione del Sud America non per caso – e anche data l’importanza del match. La partita ha assunto un contorno storico visto che per la prima volta in assoluto è stata decisiva la moviola in campo, facendo gioire il Biscardi che c’è in tutti noi. Importante a tutti gli effetti visto che l’aiuto della tecnologia ha consentito all’ungherese Viktor Kassai di assegnare un rigore ai Kashima Antlers, successivamente trasformato dai giapponesi che si sono portati in vantaggio al 33 minuto con Shoma Doi. A fine primo tempo il risultato della partita segnava sempre 1-0 per i Kashima Antlers e nella ripresa l’Atletico Nacional de Medellin ha cercato di attaccare per agguantare il pareggio, colpendo anche due traverse. I colombiani però hanno subito il contropiede dei cervi di Kashima che al minuto 83’ hanno raddoppiato con un gol di Yasushi Endo, segnando di tacco su respinta del portiere avversario. Due minuti dopo è arrivato anche il terzo gol dei giapponesi con Yuma Suzuki che ha chiuso definitivamente la questione, archiviando agli annali il 3-0 che vale ai Kashima Antlers la finale di Mondiale per club.
Non è la prima volta che una squadra locale arriva a giocarsi la finalissima partendo dai playoff: il Raja Casablanca nel 2013 ha preso parte al torneo come campione nazionale, arrivando alla finale contro il Bayern Monaco di Guardiola dopo aver eliminato Auckland City, Monterrey e l’Atletico Mineiro di Ronaldinho. A differenza dei Kashima Antlers, però, i marocchini hanno vinto ben tre volte il titolo continentale in dieci anni (1989, 1997, 1999). Così come il Raja Casablanca, un’altra squadra africana fu capace di invertire i pronostici: nel 2010 il TP Mazembe campione d’Africa arrivò a sorpresa a giocarsi il Mondiale per Club contro l’Inter del triplete, ormai orfana di José Mourinho.
La squadra del Congo democratico ha avuto la meglio sui messicani del Pachuca nei quarti di finale e successivamente contro l’Internacional di Porto Alegre, scongiurando così – o spezzando il sogno – di avere una finale Inter contro Inter. Alla fine il torneo del 2010 si concluse con la vittoria dei nerazzurri per 3-0 con gol di Pandev, Eto’o e Biabiany, ma quella manifestazione sarà ricordata soprattutto per l’esultanza del portiere del Mazembe, oltre a quella di Eto’o di cui ancora non capiamo totalmente il senso.
Probabilmente passerà ancora del tempo prima di vedere una squadra non sudamericana o non europea campione del mondo. Il calcio, però, ci ha insegnato che tutto può accadere: il Leicester City campione, ad esempio, veniva dato 5000 a 1 dai bookmakers ed è riuscito a vincere il titolo d’Inghilterra. Intanto i Kashima Antlers giocheranno la finale del Mondiale per Club in Giappone, tra i propri tifosi, con la sensazione di poter fare veramente la storia, ed il tecnico dei giapponesi Masatada Ishii già sogna all’idea di confrontarsi contro dei mostri del calcio come quelli del Real Madrid.
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