Avevamo già visto 15 video musicali assurdi, con la promessa di continuare la carrellata, e a distanza di un po’ di tempo torniamo volentieri con altre chicche più o meno (im)perdibili. Altri 15 video musicali assurdi, tutti per voi. Alcune canzoni vi piaceranno, altre le odierete, altre ancora vi daranno dipendenza. Chi scrive, è bene specificarlo subito, non si assume la responsabilità che l’uso -e tanto peggio l’abuso– della visione di questi video potranno avere su voi lettori. Dopo ogni video un breve schema ne riassumerà con dei voti le caratteristiche salienti.
Partiamo subito col botto, e che botto! I Winny Puhh sono una band metal/punk estone di cui non capirete una sola parola, dato che cantano in lingua madre. Premesso questo riescono ad essere pure musicalmente interessanti nella loro follia (intuibile già dal nome che ricorda un celebre personaggio morbido & peloso. Niente è però paragonabile ai video, niente. No, davvero, insisto: niente. Per loro farò una grande eccezione e ne metterò ben due. Il primo è non ufficiale, ma è talmente ben fatto e folle che non poteva non essere incluso come special guest di questa lista.
Il secondo invece è proprio ufficiale e fa capire quanto siano fuori di melone i nostri amici… eccolo qui sotto.
Proseguiamo il nostro giro con gli italianissimi e più conosciuti Nanowar, celebri nel mondo metal italiano per loro divertenti parodie di gruppi e stili musicali del genere. In questo video riescono nella loro solita parodia (ai Manowar, nello specifico) omaggiando un famoso personaggio televisivo italiano, Giorgio Mastrota e le sue pentole, per un brano d’impatto, e un video decisamente divertente.
I Duck Sauce sono un gruppo che fa musica disco house, e che senza ipocrisie in questo video (per vederlo dovrete accedere al vostro profilo… a causa dei contenuti inappropriati!!!) fanno capire che spesso, gli uomini, hanno il cervello in mezzo alle gambe. E anche tutta la testa, tanto per essere più espliciti. Tra il geniale, il disgustoso e il disturbante, il video è per chi scrive sicuramente più interessante della canzone.
E ora c’è la pallina rimbalzante canterina. Non sto scherzando, giuro. In Finlandia questo “coso” (si chiama Munamies per la cronaca) dalla vocina tanto assurda quanto irritante è un vero e proprio fenomeno! Metto questo video ma come potrete vedere anche da soli ce ne sono diversi altri. In Finlandia c’è chi campa spalando la neve, chi tagliando la legna nei boschi, chi facendo la pallina rimbalzante canterina. In Finlandia. Bella, la Finlandia.
Dopo tanta demenza finalmente un gruppo serio. I Twelve Foot Ninja (bel nome, vero?) sono un gruppo australiano che propone un interessante crossover di generi, mescolando metal con svariate altre cose (swing, djent, salsa, di tutto davvero), un po’ alla maniera dei Faith No More. Questo video finanziato tramite crowd funding fa un’ottima pubblicità ad una canzone che non è certo la migliore del disco (che vi consiglio di ascoltare, su youtube ci sono altri video e altre canzoni a disposizione…). Divertente e simpatico mostra una velata critica al tipico comportamento da troll internettiano, pronto a sputare critiche e sentenze nascosto dietro ad un monitor e ad una tastiera: insomma, una coinvolgente storia di formazione (e occhio al finale decisamente violento e splatter).
I Russkaja sono una band emergente, e presto arriveranno in Italia per suonare addirittura al Rock In Idro il 31 maggio di spalla a The Pogues e Ska-P, fanno una roba polka-ska-punk-metal che paradossalmente invece di risultare indigesta ammalia e non poco l’ascoltatore. Questa canzone potrebbe diventare l’inno totale per coloro di voi che sono barbuti (donne incluse) perché parla (si intuisce, dato che la canzone è cantata in lingua madre, ovvero il russo) appunto della barba, in ogni sua declinazione. Tra le tante citazioni di personaggi barbuti presenti nella canzone ce n’è pure una del nostro Pavarotti… Oltre al video qui presente vi consiglio anche la bolscevica visione di Energia e l’ascolto delle divertenti e rielaborate cover (Katy Perry, Avicii, Daft Punk)che troverete nei link correlati.
Gli iwrestledabearonce (si scrive così, minuscolo incluso, e significa “una volta ho lottato con un orso”… della serie l’abuso di droghe può portare a questi eccessi ndr) sono dei folli totali che gigioneggiano creando e portando avanti un progetto musicale malato e irriverente come pochi. Mescolano hardcore, metal e ogni altra cosa che gli passi per la testa, e hanno una cantante (ora è cambiata ma lo stile resta simile) che fa della versatilità il suo forte. Il video semplicemente allucinato mostra una festa dove loro suonano mentre tutto attorno circola droga, veleno, etc. Loro niente, ma, del resto, non sembra ne abbiano particolare bisogno. Ah, avvertimento: nel finale c’è tanto, tanto, tanto vomito.
E ora il momento lacrimuccia. Era il 1993, molti di voi ancora non erano nati, o erano talmente pischelli da avere l’età dei bambini che ai giorni nostri si stonano guardando gli animaletti storpi e in 2D protagonisti di Peppa Pig. Nel 1993, se pensavi a dei maialini, li pensavi in 3D, creati con della plastilina e animati in passo uno. Sull’allora Video Music (RIP) non c’era Peppa Pig, ma Sgrang (RIP) che passava Three Little Pigs dei Green Jelly (gruppo dove sono stati coinvolti negli anni a vario titolo musicisti insospettabili, come ad esempio Danny Carey e Maynard James Keenan rispettivamente batterista e cantante dei Tool), un video che è un vero e proprio capolavoro.
Cambiamo radicalmente genere tuffandoci nell’allegro, solare dubstep sparato a mille dei francesi Is Tropical. Cosa c’è di più bello che vedere degli amabili e teneri bambini che giocano alla guerra simulata mista al soft-air con delle pistole e dei fucili giocattolo Nerf? Semplice… vedere un gioco che diventa reale, con i terroristi islamici, i talebani, una merenda riconciliante ma soprattutto con morti e feriti (pochissimi i feriti). E con questa sottilissima citazione di Aldo Busi vi lascio al video.
Può un semplice video musicale essere artistico? Può, eccome se può. Un fan di Buckethead, chitarrista e polistrumentista con ben 84 album a suo nome (e svariate collaborazioni con tra gli altri Praxis, Primus, Guns ‘n’ Roses, Cornbugs) ha realizzato uno spettacolare video dove il celebre “Trittico del Giardino delle Delizie” di Hieronymus Bosch si anima e prende vita. Non è un video ufficiale, ma nel suo piccolo è veramente degno di visione e non potevo non metterlo.
Adesso vi propongo un vero e proprio cortometraggio, nel senso filmico (uh, che parola figa!) del termine. Musicalmente siamo su un bel alternative metal crossover autoriale (lo so che è una definizione idiota, ma davvero, qui definirli è davvero difficile, fate prima ad ascoltarveli attentamente), mentre il video parla di una storia che potrebbe capitare a tutti, una storia di frustrazione, di disturbo, di rabbia, e sana profonda incazzatura. Thumpermonkey non scherza (uso il singolare perché dietro al notevole progetto si cela il mastermind Micheal Woodman), sia musicalmente che come concettualmente. Tenetevi forte, il video è una bomba (e cosa non darei per vedere le vostre facce quando…).
Torniamo ad un video di tenore più allegro e leggero, che con autoironia prende in giro la fissazione per l’autoerotismo spinto dei chitarristi durante gli assoli. Il brano degli australiani Lord (onesta ma simpatica band power/classic metal australiana) è praticamente un inseguirsi di assoli dei due chitarristi, che nel video fanno una vera e propria gara nel tentativo di superarsi e umiliare l’avversario in questa gara. Video divertentissimo e, se qualcuno di voi suona il basso, non potrà non ribaltarsi dal ridere nelle “scenette” riservate al perplesso (a dir poco) bassista. E mi raccomando, alla fine gelati per tutti!
I Karma To Burn sono un grandissimo gruppo stoner, fanno dischi con canzoni quasi tutte strumentali che spesso si intitolano con semplice numero e dal vivo spaccano alla grande. Ero indeciso tra due video, alla fine ho optato per “Cynics” (l’altro era “20” che comunque vi consiglio di non perdere), perché è insolitamente cantata (per altro alla grande da Daniel Davies degli Year Long Disaster), perché narra una storia allucinante e completamente malata, e perché insomma è spettacoloso. Non aggiungo altro, se non che lo straconsiglio a chi ama gli eroi solitari a bordo di una moto, e che invece la visione non è molto adatta alle neo mamme. Se vi ho incuriosito, ma anche no, guardate questo video, merita davvero molto!
Incattiviamo la musica per approdare al sanguigno e antemico thrash metal dei Municipal Waste che con “Wrong Answer” tirano fuori una divertente parodia dei programmi TV a base di domande idiote, risposte idiote, concorrente idioti e, soprattutto, telespettatori idioti. Breve ma ispirato, sanguinolento, cosa volere di più? Che il pogo sia con voi!
Arriviamo anche stavolta (sì, perché ribadisco che c’è già stata una prima parte coi 15 video musicali assurdi!) alla conclusione con un video reperito per caso (no, non me li vado a cercare, giuro!) con emblematico titolo “Probabily the worst video ever”. Non so se questa affermazione corrisponda a verità (e in fondo quel “probabily” apre la porta ad altre inquietanti strade) ma di sicuro questo video merita (probabily) la palma di video più assurdo della nostra lieta collezione. Ovviamente ci sono di mezzo i giapponesi (ma dai?). Il video originale che vi andrò a mettere riporta il nome del gruppo di idol giapponesi Mini-Moni e il titolo “Ai-n Dance no Uta”. La musica è una roba allucinante, una sorta di dance ritmata a mille, mentre il video è senza il minimo senso e senza logica, coloratissimo e sparato. Attenzione: livello di assuefazione fuori da qualsiasi parametro…
E ora tutti insieme Ai Ai Ai Ai Ai Aiiiiiiiiii
PS. Se volete farvi del male con queste “cose” (non so come altro definirle) giapponesi… viaggiate nei video correlati ed entrerete nel lato oscuro di youtube, cosa che, per altro, vi sconsiglio vivamente.
EDIT: Ecco, l’ho appena fatto.
Il risultato è questa ROBA ASSURDA INCOMMENTABILE (qui si va veramente nell’oltreumano) QUI:
Addio…
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11 Marzo 2017
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