Avrei comunque votato Renzi. L’avrei votato perché è nuovo, è giovane, sa che ci sono cose da fare ed ha quell’accento simpatico. Tanto meglio che ci abbiano pensato da soli a metterlo in poltrona, mi hanno risparmiato il fastidio di cercare la tessera elettorale ed andare al seggio nella mia ex scuola elementare.
Tanto chi me lo fa fare? Così eliminiamo pure il problema di tutti quei beoti che continuano a buttare i voti in coalizioni improbabili, Berlusconi e coni 5 stelle sammontana. D’altro canto, come molti dicono, siamo ormai al terzo premier non eletto dal popolo.
A me pare che nella seppur breve storia della Repubblica Italiana ci siano stati più di tre presidenti del consiglio. Ma potrei sbagliarmi, sono un tizio qualunque pure io.
Non capisco in ogni caso perché indipendentemente da cosa accada nel mondo politico, la reazione sia sempre tutto questo astio immediato. Nemmeno il tempo di scegliere i ministri e mettersi effettivamente a fare qualcosa, e subito tutti incazzati con Renzi perché ancora una volta non è arrivato il nostro salvatore, pronto ad immolarsi e pensare solo al popolino, un vero eroe fiabesco, dove fiabesco è la parola chiave.
Ebbene, questo era quello che pensavo fino a qualche giorno fa, e che in buona parte penso ancora. Ma andiamo per gradi.
Sembra proprio che non riusciate a capacitarvene; siamo nel 2014, viviamo in un mondo interconnesso tramite relazioni politico-economiche che molti di voi non sono assolutamente in grado di capire. Di questi tempi c’è da pensare razionalmente, e se chiamati al voto scegliere la persona più adatta. Il male minore se vogliamo metterla in questi termini più terra-terra, la persona con l’overall score più bilanciato, giusto per avvicinarci alla fetta di lettori videogiochista.
Chiunque farà in parte maggiore o minore i propri interessi, è quello che tutti noi facciamo. Chiunque cercherà di cavarsi qualche sassolino dalla scarpa grazie alla propria carica pubblica, perché la nostra classe politica è lo specchio di ciò che siamo come popolo.
“MA KE KAZZO DICI IN URUGUAI IL PRESIDENTE VIVE IN UNA FATTORIA E FA LE COSE PER IL POPOLO”.
Cazzofigata, di voli per l’Uruguay son pieni gli aeroporti, potete tranquillamente andare a farci un giro e poi dirmi come si sta.
Veniamo al punto successivo, Mr. Renzie. Quest’uomo è stato scelto come capo del governo con la stessa modalità (prevista dalla costituzione) dei suoi recenti predecessori. A quanto pare però, gli insulti e le spiegazioni delle volte precedenti non sono bastati a farvi capire che si può fare.
Ora, io capisco che possa darvi fastidio il fatto che il premier non sia stato scelto successivamente elezioni popolari, nelle quali si vota una lista, un partito, non un candidato. Certo solitamente il partito annuncia chi sarà il presidente, ma è più una consuetudine che altro. Provate però a vederla in questo modo: se questo premier non sarà in grado di fare il suo dovere, potrete tranquillamente godere del fatto di non averci avuto niente a che fare. BELLO AH?
Scherzi a parte, sull’operato del governo Renzi si potrà e si dovrà giudicare tra qualche tempo. Io personalmente continuo a credere che possa cambiare qualcosa, tuttavia le perplessità rimangono. Il PD si conferma ridicolo nelle sue divisioni e nello stabilire le sue priorità. In prima linea c’è quella cagata pazzesca delle quote rosa, seconda solo al femminicidio, parola che viene tra le altre cose contrassegnata come errore dal correttore di Word. Del perché le quote rosa siano una stronzata lo spiega già eloquentemente questo pezzo, assieme ad altre cosette.
Come se non bastasse, la Brambilla è riuscita a far passare un decreto che vieta l’allevamento di cani, gatti e primati da laboratorio in Italia. Al solito, il grandissimo livello dei ricercatori italiani viene costantemente vanificato dal perbenismo di gente ipocrita e totalmente inadatta a ricoprire una qualsiasi carica pubblica.
C’è da sperare che finalmente possa essere approvata una legge elettorale, una legge che possa garantire una decente governabilità indipendentemente da chi salga al potere, oltre alle altre necessarie riforme del nostro sistema vecchio, pesante e garantista. Ben venga la riforma del senato, ben vengano le soglie di sbarramento, ben vengano le liste bloccate.
E no, non voglio una legge “anti Grillo”, non esiste una legge anti M5S perché non esiste un pericolo M5S, anzi posso tranquillamente affermare che del vostro Movimento non me ne frega un cazzo. La “rivoluzione dal basso” è avvenuta nel modo più sbagliato possibile e non ha funzionato, è tempo di passare alla prossima tappa.
L’altro giorno il nostro Gnah ci ha raccontato di come la sua cultura politica sia diventata una cosa orribile, avendo egli subito dei traumi che l’hanno portato ad una specie di apatia.
Io per qualche motivo stavolta ho reagito in maniera diversa, sperando in cambiamenti, e credendo che possano verificarsi. Col tempo vedremo se avrò sbagliato oppure no, ma se mi volete insultare perché mi permetto di avere un po’ speranza, allora fate pure.
Durante il loro incontro, Grillo ha detto a Renzi che è una persona buona a rappresentanza di un sistema marcio. Io credo che Renzi possa essere in grado di navigare attraverso il marciume del sistema, magari dovendo leccare un po’ di culi inizialmente e facendo anche i propri interessi, perché nelle fiabe non credo più, ma anche portare delle interessanti novità.
Qui vi parla una persona solitamente pessimista, disillusa, incazzosa e fin troppo razionale. Se mi permetto per una volta di rilassarmi ed essere fiducioso, credetemi, potete farlo anche voi. Provateci.
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