Cari Italiani e care Italiane,
come avrete notato, questo mese ha visto la morte di un’icona della politica Inglese, Margaret “Iron Lady” Thatcher. Come ci ha già fatto notare il buon Weber nel suo articolo per il fantamorto, la Thatcher ha subito un odio smisurato da parte della classe media, ma allo stesso tempo stima da altre fasce della popolazione, specialmente le ragazzine che la idolatrano a caso perché OMG UNA DONNA PREMIER NEL MONDO MASCHILISTA.
Le reazioni alla notizia sono state prevedibilmente miste, spaziando dal cordoglio fino ad arrivare alle più fantasiose prese in giro. Tutto questo mi ha fatto riflettere sulla situazione nel nostro paese, e su cosa potrebbe succedere se morisse la nostra icona politica, quella supportata da tanti e odiata da molti altri: Silvio Berlusconi.
Arcore, 30 febbraio 2037
la popolazione tutta punta gli occhi a quella singola finestra della villa di Arcore, quella su cui poggia un iPad 12S con l’app iCandela accesa: sanno che se si dovesse spegnere, significherebbe che per il loro carismatico leader non ci sarebbe più niente da fare. D’altronde si sa, per quanto la scienza abbia fatto progressi nel campo della bioingegneria , Silvio probabilmente non potrà essere il primo uomo bicentenario, ed una cura ad una malattia mortale come la MORTE ancora non è stata trovata.
Pochi eletti sono ammessi al suo capezzale; Angelino, il discepolo che egli amava, cammina nervosamente avanti e indietro, lasciando trasparire una sottile vena di felicità, alimentata dalla speranza che finalmente i fili che lo collegano al suo burattinaio possano spezzarsi e lasciarlo agire di propria volontà.
Emilio, il fedele compagno di mille avventure, piange disperato ormai da ore. I suoi nervi sono saltati, i suoi lifting ancora di più.
I familiari più stretti, convinti che sia tutta una montatura delle toghe rosse, se ne stanno tranquilli a chiedersi quale sarà la prossima mossa di quel guascone del loro papino, disturbati solo dalle ragazze che Egli aveva aiutato, le quali iniziano a chiedersi se Piersilvio erediterà il dovere di continuare a supportarle.
Ore 19:30
Gli inviati dei telegiornali presidiano la villa, i conduttori in studio sono pronti ad ogni evenienza. Si ricordano che Lui amava terminare le riunioni del Consiglio dei ministri in tempo per i telegiornali serali, ed è inevitabile aspettarsi che possa usare lo stesso trucco per l’ultimo atto che compirà su questa Terra.
Ore 20:00
Le bocche tacciono. I respiri si fermano. Le gambe di qualcuno che non regge il colpo, cedono. Ei fu. L’iCandela si spegne, vengono tirate le tende alla finestra. Silvio Berlusconi è morto.
Ore 20:00:01
Le linee telefoniche si intasano come non accadeva dal natale 2004 quando tutti si mandavano in massa gli auguri a mezzanotte via sms. I 760 canali del digitale terrestre e i 4125 di Sky danno vita alla trasmissione a reti unificate più grande della storia. Vanno in onda innumerevoli video riassuntivi della vita del Sommo Premier, dalla gioventù passata a sedurre giovinette, alla vecchiaia trascorsa a [omissis per diffamazione- Niccolò Ghedini e Associati].
Numerosissime le personalità chiamate a dare il loro parere sulla notizia:
I leader internazionali esprimono il cordoglio di facciata che sono costretti a mostrare, ma abbandonano presto la scena per recarsi al megafestone nel bunker della Casa Bianca ad un importante conferenza di natura economica.
Giulio Andreotti (ovvio che è ancora vivo, che domande) fatica a riconoscere il defunto, e farfuglia 5 nomi diversi prima di beccare quello giusto, un po’ come i nonni con i nipoti.
Pierluigi Bersani, reduce da un’amara sconfitta alle elezioni del capo bocciofila, esordisce con un altisonante “BERLUSCONI SI DEVE RIMETTERE”, prima che un attacco di tosse catarrosa lo faccia desistere.
Beppe Grillo apre subito l’accorcia url di Google, per postare su facebook un link al proprio blog, che recita “Berlusconi ucciso dalla MORTE? Questo è quello che LORO vogliono farvi credere, ma in realtà goo.gl/x9c8″
E l’internet?
Mark Zuckerberg si reca personalmente nella sede di Facebook Italia, facendosi collegare al sistema come il professor Xavier con Cerebro. Sa che questo sarà il peggior colpo che l’internet italiano abbia mai subito nella sua storia.
Inizia la grande danza dei moderati, circa il 70% della popolazione Facebookiana, che posta svariati rivolti dello stesso messaggio: “Che stesse simpatico o no, nn è giusto festeggiare x la morte di una persona ke è un essere umano cm tt noi. La morte nn si augura a nessuno. Condoglianze ai suoi famigliari k anno perso un padre, un marito, un nonno. Ciao Sic Silvio.”
Il restante 30% si divide in un 16% di Antiberlusconiani in Festa (AIF) ed un 14% di Fedelissimi Adirati (FEA). La maggior parte dei post va tuttavia ai Fedelissimi, grazie alla legge Ornitorincum in vigore nel 2037.
Indistinguibili a colpo d’occhio causa omogeneità di foto profilo, invadono ogni pagina, profilo, link, nota e quant’altro scaricando tutta la loro rabbia e frustrazione. Gli argomenti prediletti vanno da “Chissà che succeda a te!!!” a “Lui era un uomo vero con le sue debolezze come tutti noi, altro che i burattini della sinistra!!!”.
Contestati dagli AIF con le usuali argomentazioni sulla rovina causata da Silvio, i FEA rispolverano il negazionismo che tenevano celato ormai da tempo, scatenando una nostalgica flame war, così viene chiamata un’accesa discussione nel gergo cibernetico (sì, i giornalisti usano ancora queste espressioni per descrivere la nuova tecnologia detta “internet”), che il compianto Berlusconi osserverà dalle profondità degli inferi col suo immancabile sorriso – trollface. Sì Silvio, stiamo ancora parlando di te.
Qui termina il mio fantasioso racconto di un improbabile scenario futuro. Non mi resta che lasciarvi con le mie
Previsioni sulle conseguenze del 30 Febbraio 2037:
Il PDL prenderà finalmente una percentuale ridicola alle elezioni.
Nei dizionari, alla voce “agiografia” viene aggiunto il significato di “descrizione della vita del cittadino Berlusconi Silvio”.
Il “quando c’era lui” assumerà un significato nuovo e poco chiaro.
I ragazzi della maturità avranno già il tema pronto con mesi di anticipo rispetto alla prima prova.
Verranno finalmente alla luce un sacco di scandali, segreti e fattacci senza tanto ostracismo.
Il 30 Febbraio 2037 sarà il giorno più patetico, fastidioso ed irritante nella storia di internet, e di qualsiasi dispositivo dotato di schermo ed altoparlanti.
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