Ormai siamo nel pieno della bella stagione, e la gente cerca di passare il tempo come può per combattere il caldo e la noia estiva.
C’è chi va al mare, chi fa le parole crociate e chi fa lunghe passeggiate, mentre in Brasile hanno trovato un altro modo per passare il tempo.Alcuni giorni, molti utenti brasiliani di Twitter hanno parlato di una folle teoria riguardante al rapimento della cantante australiana Sia da parte della diva Beyoncè, e che la stessa cantante americana la costringa a vivere in una specie di bunker sotteraneo (in brasiliano cativeiro) e a scrivere canzoni per lei.
Sia è famosa, oltre che per i suoi ultimi album di successo 1000 forms of fear e This is acting, per l’esibirsi in pubblico con maschere o gigantesche parrucche, in modo da nascondere il proprio volto; ha scritto molte canzoni per altre popstar famose, tra cui Beyoncè: pezzi come Standing on the sun e Pretty Hurts sono opera sua.
Non è la prima volta che Beyoncè diventa protagonista di queste assurde teorie del complotto.
Da alcuni viene considerata come un membro degli Illuminati, una teoria così famosa da essere citata in uno dei suoi pezzi, Formation.
Ma con questa teoria riguardante il rapimento di Sia si è superato il limite.
Secondo i fan brasiliani, che hanno lanciato l’hashtag #savesia sul social network, Beyoncè avrebbe rapito la cantante di Cheap Trills per colpa di un intervista a Billboard.
Durante questa intervista, Sia avrebbe descritto le varie collaborazioni con Beyoncè come un’esperienza estenuante, ed etichettato la popstar americana come una specie di “dottor Frankenstein della musica pop” che per creare una sua canzone usa dozzine di pezzi dei suoi vari autori.
Secondo molti, sembrerebbe un buon motivo per chiudere una persona in un seminterrato.
La community brasiliana si è divertita a cercare prove e teorie più disparate per giustificare questa stramba teoria, cercando messaggi nascosti nei Tweet della “vittima” ed affermando che gli stravaganti elementi scenografici (vestiti, parrucche) usati da Sia siano solo un modo per nascondere le ferite procurate dalla prigionia.
Questa teoria folle è uscita fuori all’indomani di un caso molto simile che riguarda la youtuber e fashion blogger britannica Marina Joyce.
Il suo fandom su internet ha cominciato a mostrare preoccupazione verso la youtuber inglese dopo i suoi ultimi video, in cui sembrava spaventata e meno naturale del solito; inoltre venne notata la comparsa di strani “lividi” sulle braccia della ragazza.
Il tutto diventò una specie di isteria collettiva con teorie assurde, che andavano da messaggi d’aiuto sussurrati a inizio video a strani raduni con i fan alle 6 del mattino.
I fan, usando anche loro un hashtag dedicato (#SaveMarinaJoyce), hanno cominciato a pensare a varie teorie: dai più probabili problemi di droga, fino ad arrivare ad assurdità del tipo rapimento, creazione forzata dei propri video su youtube, fino a mettere in mezzo addirittura l’Isis (che poi non vedo l’utilità per il Califfato di avere una fashion blogger dalla propria parte, ma sono sottigliezze per il popolo di internet)
C’è stato un così grande trambusto mediatico che è stata pure mobilitata la polizia del luogo a fare accertamenti, per poi concludere che erano solo fantasie esagerate di qualche fan.
La teoria di Sia assomiglia a una parodia di questo recente caso di cronaca e credo che va presa per quello che è: una buffa teoria da raccontare al pub mentre aspetti il tuo panino.
Che poi non è la prima teoria stravagante fatta dai brasiliani su Beyoncé.
Girano voci sul fatto che Beyoncè sia la mente dietro all’incidente aereo che nel 2001 tolse la vita alla cantante e fiamma del attuale marito di Queen B Jay-Z :Aaliyah.
Ma sono solo delle folle teorie che sono nate per far ridere.
Ce ne sono milioni solo riguardanti alla musica: dall’utente di 4chan che parla del omicidio di Miley Cyrus nel 2008 e conseguente sostituzione (stessa sorte di Paul McCartney e Avril Lavigne secondo altri), o le migliaia di teorie sulla morte di Elvis Presley.
Fa parte del gioco di essere una celebrità, sopratutto ora nell’epoca di internet.
Almeno abbiamo la prova che pure i brasiliani si annoiano e anche tanto.
Ha cominciato a scrivere a 12 anni per il giornale della parrocchia. Poi per qualche strano motivo, è finito a scrivere su Imdi dopo la classica adolescenza complicata. Studente universitario, admin a tempo perso di Matthew Mr. Renzie e appassionato di cinema, musica, serie tv, fumetti, cultura pop e tante altre cose che non stiamo a dire che senno non è più una descrizione dell'autore ma diventa una biografia.
22 Maggio 2017
22 Aprile 2017
14 Aprile 2017
25 Marzo 2017
19 Marzo 2017
Ha cominciato a scrivere a 12 anni per il giornale della parrocchia. Poi per qualche strano motivo, è finito a scrivere su Imdi dopo la classica adolescenza complicata. Studente universitario, admin a tempo perso di Matthew Mr. Renzie e appassionato di cinema, musica, serie tv, fumetti, cultura pop e tante altre cose che non stiamo a dire che senno non è più una descrizione dell'autore ma diventa una biografia.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.