Salve, simpaticissimi oligofrenici!
Recentemente sono incappato in alcuni studi scientifici che a prima vista ti farebbero dire: “ma perché i fondi destinati alla ricerca vengono spesi in questo modo e non per creare l’antidoto contro il leghismo?”. Parapsicologia, neuroscienze dello spirito, neuroreligione… tutti argomenti che fino a qualche tempo fa credevo appannaggio di Voyager e del Mago Do Nascimiento, ho scoperto invece con sconcerto che vengono studiati anche in ambiente accademico e che hanno perfino delle riviste scientifiche dedicate.
In alcuni casi il significato e le ripercussioni a livello pratico di queste ricerche potrebbero perfino essere individuati, mentre in altre occasioni non possiamo far altro che dedicare a questi studi il più grosso WUT per la loro inutilità. Ora, questo non significa che dobbiamo credere come dei bovi (cit.) a qualsiasi cosa ci venga detto purché venga da qualcuno che si autodefinisca uno scienziato. Significa però che dobbiamo tenere il nostro spirito critico sempre all’erta e che potremmo scoprire che non tutto quello che a prima vista ci sembra una stronzata lo sia.
L’altro giorno ad esempio mi sono imbattuto per caso nell’articolo del dottor Radin, che ci racconta sulla prestigiosissima (???) rivista “Explore” il suo esperimento sull’efficacia del cioccolato “arricchito di intenzioni”, non saprei come altro tradurlo. Insomma questo simpatico buontempone ha fatto mangiare ad alcuni volontari un cioccolato normalissimo, e ad altri un cioccolato benedetto da monaci tibetani o arricchito di positività tramite un bizzarro strumento in stile Doc di Ritorno Al Futuro. I risultati -udite udite- mostrano come il cioccolato sparaflashato da influssi positivi -umani e non- abbia un effetto, benché marginale, sul miglioramento dell’umore dei partecipanti. Poi per fortuna mi è venuto in aiuto l’amico google e mi ha detto: toh, guarda un po’, il terzo autore dell’articolo è casualmente quasi-omonimo di un tizio che ha fondato la “Intentional Chocolate” e che si fa i soldi vendendo il cioccolato benedetto a dei poveri new-age/veganfags ignari! Gombloddo, amici? Paraculaggine? La scelta è ardua.
D’altra parte esistono anche studi seri dedicati a queste cose. È il caso di coloro che studiano gli effetti della meditazione sul cervello e sulle capacità cognitive. Numerosi ricercatori ormai hanno provato come diversi stili meditativi abbiano delle potenzialità terapeutiche: ad esempio nel caso della mindfulness, un tipo di meditazione che allena a sviluppare fortemente l’attenzione e la concentrazione, si è visto che questa contribuisce a rendere più “efficiente” il cervello quando dobbiamo affrontare un compito che richiede di focalizzarci e concentrarci. Inoltre, dopo soli 4 giorni di pratica meditativa, nei volontari diminuisce anche la percezione del dolore. La mindfulness comincia ad essere applicata anche su varie popolazioni psicopatologiche, affiancata alla psicoterapia abituale, con risultati ancora preliminari ma incoraggianti.
Per finire voglio raccontarvi di uno studio 100% italiano, pubblicato su Neuron (mica cazzi) che sostiene di aver trovato le basi cerebrali della spiritualità. In questo caso si è andati a cercare quali sono le lesioni al cervello che vanno ad alterare il senso di autotrascendenza (ovvero la tendenza ad attribuire gli eventi a poteri superiori e trascendentali) dopo un’operazione neurochirurgica: pare che si tratti delle aree temporoparietali di destra e sinistra, e che i pazienti operati attorno a queste aree abbiano, badate bene, un AUMENTO della spiritualità. Che vuol dire? Che evidentemente non abbiamo tutti i torti quando diciamo i cattofags e i religionfags in generale non hanno tutte le rotelle a posto! Vaticano, tiè.
Pensate che esistono perfino delle fondazioni che finanziano ricerche, più o meno WTFabili, sulla parapsicologia. Il mondo è bello perché è avariato, diceva il mio povero nonno.
E ora scusate, vi devo salutare perché mi è venuta una certa voglia di cioccolato arricchito da spirito tibetano.
Cordialmente vostro
Dr Sucks.
nella foto: il sottoscritto davanti all’articolo del Dr. Radin
Il Dr Oliver Sucks nasce numerosissimi anni fa in un paesino imprecisato del Uaiòming. Dopo un’infanzia e un’adolescenza assolutamente mediocri, si iscrive al corso di Psicologia e Neuroscienze della scuola Radioelettra di Torino e si laurea col massimo dei voti. Consegue poi un dottorato in Neurotuttologia alla CEPU e infine corona il suo sogno scientifico diventando emerito professore di Cognitive Neuroscience alla Fave University. Da qualche tempo, nei momenti liberi tra un simposio, una conferenza e una frustata ai suoi dottorandi, si dedica alla divulgazione di argomenti neuroscientifici per voi giovani topini da laboratorio di IMDI. E’ anche un accanito fan degli Elio e le Storie Tese, nel caso non ve ne foste già accorti. http://www.facebook.com/ilDottorSax
16 Marzo 2017
29 Settembre 2016
24 Settembre 2016
8 Luglio 2014
18 Agosto 2013
Il Dr Oliver Sucks nasce numerosissimi anni fa in un paesino imprecisato del Uaiòming. Dopo un’infanzia e un’adolescenza assolutamente mediocri, si iscrive al corso di Psicologia e Neuroscienze della scuola Radioelettra di Torino e si laurea col massimo dei voti. Consegue poi un dottorato in Neurotuttologia alla CEPU e infine corona il suo sogno scientifico diventando emerito professore di Cognitive Neuroscience alla Fave University. Da qualche tempo, nei momenti liberi tra un simposio, una conferenza e una frustata ai suoi dottorandi, si dedica alla divulgazione di argomenti neuroscientifici per voi giovani topini da laboratorio di IMDI. E’ anche un accanito fan degli Elio e le Storie Tese, nel caso non ve ne foste già accorti. http://www.facebook.com/ilDottorSax
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.