“La miglior bevanda alcolica che esista è il Gotto Esplosivo Pangalattico. Dice che quando si beve un Gotto Esplosivo Pangalattico si ha l’impressione che il cervello venga spappolato da una fetta di limone legata intorno a un grosso mattone d’oro.”
Togli Pangalattico, aggiungi un sacco di musica.

Così si presentano i Gotto Esplosivo sulla loro pagina Facebook e, a onor di cronaca, va detto che la descrizione sembra davvero calzante… ma andiamo con ordine.
Nel 2007 in provincia di Bergamo quattro ragazzi iniziano a suonare con lo pseudonimo John Doe, con il quale nel 2009 pubblicano l’album Sin Symphony. Nel 2012 arriva un secco cambio di rotta ed ecco nascere i Gotto Esplosivo che pubblicano L’Oro del Diavolo, seguito poi nel 2015 da Di Fuoco e di Rabbia. E l’unico aggettivo che mi viene in mente per descrivere questi ragazzi è proprio “esplosivo”. Un’esplosione di musica che cattura e travolge, nei dischi come sul palco.

L’Oro del Diavolo

Copertina di L’Oro del Diavolo

Tracklist:

1. Paura
2. Gelosia
3. Nuova Dimensione
4. Tensione Totale
5. Malafesta
6. Abisso
7. L’Occhio
8. Impero d’Odio
9. Giocherò
10. Sete

I Gotto Esplosivo iniziano la loro carriera con un disco energico e aggressivo che, ascolto dopo ascolto, convince sempre di più. Voce, chitarra, basso, batteria e tastiere si amalgamano bene, creando un sound che mescola elementi di elettronica ad una base prevalentemente hard rock. Le prime 5 tracce sono un’esplosione unica, si susseguono una dopo l’altra senza lasciare un attimo di respiro. Arriva poi “Abisso”, che alterna strofe calme ad un ritornello molto più energico, senza dimenticare un assolo molto interessante; “L’Occhio” si discosta dalle tracce precedenti per un’atmosfera un po’ malinconica, molto particolare, dopodiché irrompe “Impero d’Odio”, probabilmente la traccia più pesante ed aggressiva di tutto l’album, a ricordare l’energia che pervade l’intero disco. Energia che prosegue con la scanzonata “Giocherò”, prima di concludere con la fisarmonica ed il folk sgangherato di “Sete”, con un ritornello che non può essere cantato se non a squarciagola. Anche la composizione dei testi colpisce, perché mostrano una grande padronanza della lingua che gli permette di scrivere frasi molto musicali che non si limitano ad accompagnare la musica ma ne diventano parte integrante.

Di Fuoco e di Rabbia

Copertina di Di Fuoco e di Rabbia

Tracklist:

1. Introverso
2. Largo al re
3. Ora et labora
4. Versus me
5. Il primo passo
6. Catrame
7. Morirò
8. Nervi saldi
9. Mondo bipolare
10. Scegliere
11. Recidivi
12. Al diavolo

Dopo 3 anni, nel 2015 i Gotto Esplosivo tornano alla carica. Musicalmente proseguono sulla strada tracciata nel lavoro precedente, con una chitarra aggressiva che domina le composizioni del gruppo, e mantengono lo stile hard rock con inserti elettronici. Già dall’acustica “Introverso” si può intuire come questo disco alternerà brani potenti ed energici ad altri più leggeri. Ampio spazio è dato all’energia pura di canzoni come “Versus Me” (una delle migliori), ma non mancano le divagazioni, come la folkloristica Il primo passo, una vera e propria dichiarazione d’amore alla musica e al potere benefico che questa ha sulle persone. Difatti l’umanità sembra essere il filo logico che lega tutti i brani. I testi, sempre molto musicali ed elaborati, sembrano strettamente connessi tra di loro. Per esempio “Largo al re” e “Ora et labora” sono due facce della stessa medaglia, c’è chi controlla il potere e chi lo subisce. In generale i rapporti tra gli uomini e le emozioni che li governano sono il collante di tutto il disco, che assume così un aspetto non troppo lontano da un concept album.

La cura e l’energia che questi ragazzi mettono nei dischi non manca anche sul palco, dove mostrano tutta l’esperienza accumulata negli anni. E, a giudicare dalla risposta del pubblico, si può dire che il loro impegno è più che apprezzato. L’invito è quello di dare un’occhiata al loro canale YouTube e, se vi piacciono, di supportarli comprando i loro dischi (L’Oro del Diavolo è disponibile anche su Amazon). Certo è che sarebbe molto comodo poterli ascoltare anche tramite servizi come Spotify…