Succede anche nelle migliori famiglie. Bastano queste cinque parole a sintetizzare l’epopea di Lapo Elkann, ovvero il rampollo di una delle famiglie più potenti d’Europa e forse del mondo, che alla soglia dei quaranta non perde occasione per finire sulle pagine dei rotocalchi per motivi tutt’altro che edificanti ma, in fondo, terribilmente divertenti. Figlio di Margherita Agnelli e dello scrittore italo-francese Alain Elkann, fratello di John (presidente della Fiat), cugino di Andrea Agnelli (presidente della Juventus) e soprattutto nipote del grande Avvocato Gianni, è un po’ l’Harry Windsor de noantri: scapestrato, pasticcione, maldestro, irriverente, poche idee ma confuse. Con queste premesse non poteva non diventare l’idolo della Rete che ad ogni sua trovata si scatena immortalandolo nelle situazioni più esilaranti.
Andiamo con ordine, anche se la vita di Lapo è tutto tranne che “ordinata”. Dopo gli studi (ovviamente prestigiosi), inizia a lavorare sotto falso nome come operaio metalmeccanico nella catena di montaggio della Piaggio di Pontedera. Praticamente come il figlio dell’ingegner Gruber di Grandi Magazzini che vende sanitari.
Dopo la necessaria gavetta, fa parte della cordata dei giovani che prendono il controllo in Fiat quando il vecchio Gianni è costretto a passare la mano: il fratello maggiore (di un solo anno) diventa il Presidente della fabbrichetta di famiglia, mentre Lapo, più creativo e anticonformista, si occupa della promozione del marchio. Fiat deve diventare più friendly: ecco allora comparire delle felpe di gusto decisamente discutibile, indossate da Lapo in ogni occasione, anche la più elegante, che riescono solo a risultare brutte e fuori luogo al pari, forse, solo del suo italiano stentato e sgrammaticato.
Dopo aver provocato danni vari in Ferrari e Maserati, fa il suo primo grande ingresso nel mondo del gossip nel 2005 con un memorabile festino a base di coca e transessuali, conclusosi con il coma e una corsa in ospedale in overdose. Di quella storia ricordiamo soprattutto la popolarità di ritorno che investì Patrizia, al secolo Donato Broco da Bari, uno dei trans presenti al fattaccio e che iniziò a rilasciare interviste e a presenziare nei salotti tv. Com’era ovvio, dopo questa notte brava per Lapo, ai tempi fidanzato con l’attrice Martina Stella, scatta subito il licenziamento dalla Fiat e il ricovero coatto in una clinica per la rehab. Ne esce un uomo nuovo, ancora più vulcanico, ancora più ricco di idee anticonformiste che culminano nel 2007 con la fondazione del brand Italia Independent. Occhiali e accessori cool, questa volta per davvero, dove Lapo è sia ideatore che uomo immagine.
Non accennano a diminuire le sue incursioni nelle cronache: nel 2010 è a bordo campo allo Staples Center a seguire la partita LA Lakers – Toronto Raptors. La palla sta per uscire dal campo ma a differenza del calcio, nel basket il recupero può avvenire anche al di là della linea, purché la palla non abbia toccato terra. Lapo non lo sa e si alza, intromettendosi con una stoppata quasi da manuale: Josè Calderòn, playmaker spagnolo dei Raptors, non lo picchia solo perché sa di essere in mondovisione. Intervistato, si giustificherà confessando la sua ignoranza nel campo della palla a spicchi.
Nel 2011 il suo sobrio suv Jeep mimetico (che immaginiamo nel suo immenso garage a fare a gara di eleganza con la 500 pied-de-poule) viene multato poiché trovato in sosta sui binari del tram a Milano, 1500 euro di sanzione e soprattutto gli insulti di passanti e dipendenti ATM.
A maggio scorso, si ritrova a Cannes a un gala per la raccolta fondi a favore dell’Amfar insieme a Uma Thurman. Quando la musa di Quentin Tarantino si avvicina a Lapo per congratularsi della riuscita della raccolta, il nostro Gianburrasca probabilmente equivoca le sue intenzioni e si lancia in un bacio fin troppo appassionato a favore di telecamere e fotografi. Uma si pietrifica e darà poi mandato al suo ufficio stampa di far ritirare tutte le foto del fattaccio, essendosi sentita “violata” da tanta veemenza.
Veniamo ad oggi, quando la potenza memetica dell’Elkann deflagra su internet accompagnata da una nuova mirabolante impresa. Lapo, in viaggio di lavoro a New York, si sarebbe trovato senza più disponibilità economica, dopo aver di nuovo esagerato con droghe varie ed escort di lusso: avrebbe quindi pensato bene di chiamare i familiari chiedendo diecimila euro a titolo di riscatto, trovandosi trattenuto da alcuni loschi figuri contro la sua volontà. Lo riporta la stampa americana citando fonti interne alla polizia, dal momento che Lapo sarebbe stato prima arrestato e poi rilasciato e ora dovrà affrontare il processo. Intanto, il titolo di Italia Independent in borsa viene sospeso per eccesso di ribasso. In tutto questo, la Rete non perde occasione per ironizzare: fioriscono varie interpretazioni dell’ultima scorribanda finita male, tra le quali ve ne proponiamo alcune
Una cosa è certa: a lavorare nell’entourage di Lapo Elkann non ci si annoia mai.
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