Disclaimer: questo non è un articolo pro-calcio, né è volto a giustificare lo sporchissimo giro d’affari che lo contraddistingue. Detto ciò:
Vedete? Quello ero io. Ero impegnato socialmente, ero lamentoso e rabbioso verso l’assurda esposizione di cui godono i mondiali. Cercavo continuamente di deviare l’attenzione della gente su altri sport, altri temi, altri interessi.
La frustrazione cresceva vedendo che laggente si incazzava di più per una partita persa che per l’ennesima Berlusconata governativa; vedendo che tanti altri sport e spettacoli più meritevoli non riuscivano a sopraffare un calcio noioso, banale, corrotto e che creava dipendenza peggio della crystal meth. L’unico sollievo era incontrare altra gente come me.
Le ragioni che ci portano a sentirci così sono molteplici: dall’odio per il calcio in sé, al rifiuto spontaneo di qualsiasi cosa vada di moda (hipsterglasses.jpg), al fastidio per lo spazio tolto ad altre cose più divertenti o più utili. Il risultato è ritrovarci per settimane ad essere incazzati col mondo, a roderci il fegato mentre pensiamo di essere in qualche modo superiori alla plebaglia che spreca neuroni per delle stronzate. In questi casi però, bisogna sempre considerare un sottilissimo confine: è più fastidioso chi parla solo dei mondiali o chi non fa altro che lamentarsene?
A mio avviso, entrambe le fazioni sono delle gigantesche, rugose, pungenti pigne nel culo. Ed è anche per questo che ho deciso di non farne più parte.
Quello che dovreste fare, è accettare che alcune cose sono semplicemente parte della società e in quanto tali possono solo essere aggirate, ma non eliminate. Domenica mattina c’è la messa e suonano le campane, a Natale si organizzano pranzi interminabili, ogni 4 anni ci sono i mondiali. Queste cose sono fastidiose? Sì, ma mentre potete scegliere di non parteciparvi, non potete pretendere di sradicarle dalla terra.
È vero, non si parla d’altro, ma bisogna tener conto del fatto che è un evento su scala mondiale, non succede tutti i giorni, ed è uno dei pochi motivi che risveglia il patriottismo ed unisce la gente. Da quando non si fanno più guerre di conquista ci tocca ripiegare su questo.
È anche vero che la rotellina del mouse in media scorre 3 righe per scatto, quindi è piuttosto semplice saltare il post che trovate fastidioso. In questi giorni serviranno più giri di rotella del solito, ma so che le vostre dita sono allenate.
Ho auspicato che questo accadesse per molto tempo. Poi la gente ha cominciato effettivamente ad interessarsi della politica, dell’economia, della situazione del proprio paese, secondo il principio che quando l’acqua arriva al culo tutti imparano a nuotare.
Il problema sta nel COME la gente pensa a cose più importanti, e cioè credendo ad ogni fandonia di informarexresistere, Beppe Grillo, e via dicendo. Gente così ha rovinato anche chi da sempre si interessa della cosa pubblica, seppur concedendosi qualche svago ogni tanto.
Molti di voi sì, perché è quello che sapete fare. Per il resto, è sufficiente applicare la cara vecchia filosofia del giusto mezzo. Ora questa cosa potrà suonare fin troppo YOLO, ma la vita non è fatta solo di governo, crisi, disoccupazione, meridione.
Se siete persone intelligenti, potete facilmente comprendere che se per tutto l’anno date il vostro contributo alla società, allora potete anche spegnere il cervello e godervi una stronzata, una volta tanto.
Vi posso garantire che la vostra reputazione da tipo troppo alternativo e contro il sistema può essere preservata anche se vi concedete di guardare la partita con gli amici.
Anche a me non entusiasma come sport in sé. Ma quelli a cui piace sono dei fissati a livelli estremi. Cosa fare quindi? Vai con loro a guardare la partita, fai le peggiori domande che ti vengono in mente, parla dei mondiali di Korea e Giappone, chiedi perché non entra Del Piero, sii molesto. D’altronde ti dovrai divertire pure tu, no? Inoltre, c’è sempre la possiblità che l’Italia perda e tu possa sfottere i tuoi amici incazzati ad libitum.
Sì, vai tranquillo, non succederà niente, e potrai sempre essere quell’elemento simpatico che alla domanda “ma cosa fai qui, segui il calcio?” risponde “fregancazzo, sono qui solo per far festa.”
Godetevi la competizione, Italiani medi, e per una volta #statesereni
Sono sicuro che la tua coscienza sia pulita, essendoti tu sempre interessato dei meno fortunati ed avendo sempre contribuito ad aiuti umanitari più di ogni altro. Ora vai e sensibilizza il prossimo!
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