Dopo due settimane di poche rotture di palle, oggi torniamo ad importunarvi con la rubrica più inutile nella storia del campionato di Serie A. Vi siamo mancati? Non crediamo proprio. E in verità nemmeno voi siete mancati a noi, maledetti. Ma tant’è, partiamo.
Il sabato vede protagoniste le due squadre di Roma. Prima a vincere è la Lazio, che batte il Sassuolo per 1-2 e accorcia sul Napoli terzo prima dello scontro diretto di settimana prossima. A decidere è un meraviglioso autogol di Consigli, che ancora una volta si conferma un portiere affidabile quanto una previsione del tempo soleggiata al Nord.
Di sera, invece, la Roma si fa bella battendo l’Empoli per 2-0. Ancora una volta il mattatore è Dzeko, che fa diventare oro quasi tutto quello che tocca. L’Empoli ormai fa tristezza solo a guardarlo e sta rinviando la sua retrocessione di un anno, con molta fortuna.
Nelle gare del pomeriggio la grandissima sorpresa è la vittoria del Crotone in casa del Chievo: prima affermazione esterna del campionato per i calabresi. Decide una rete di Falcinelli, che poi si fa male come un pirla cercando di scavalcare i cartelloni pubblicitari ed è costretto ad uscire. Il Chievo, peraltro, è l’unica squadra di questo campionato ad aver perso entrambe le partite contro il Crotone, una squadra ormai già retrocessa da mesi. Maran, prima di annunciare le dimissioni, ha cercato di impiccarsi in sala stampa, senza successo.
Le altre partite hanno detto ciò che dovevano dire: la Fiorentina batte di misura il Bologna grazie a BlaBlacar, Toro e Udinese pareggiano 2-2, mentre il Cagliari mette a nudo tutti i limiti del Palermo vincendo 1-3 al Barbera. Altra sorpresa a Pescara, dove Paletta e Donnarumma decidono di dimenticare come si gioca a calcio concedendo un gol ridicolo ai padroni di casa, rimontato solo a metà dalla rete di Pasalic. Milan che dimostra di avere una difesa impeccabile quanto quella degli eserciti italiani nelle Guerre Mondiali. Da segnalare anche la strepitosa manita dell’Atalanta in casa del Genoa, con tanto di tripletta per El Papu Gomez. I tifosi rossoblu però reagiscono in maniera pacata, buttando solo un paio di bombe nell’abitazione di Preziosi.
Il posticipo domenicale metteva di fronte Napoli e Juventus. I bianconeri passano in vantaggio con Khedira, che batte Rafael (schierato al posto dell’infortunato Stanley Tucci). Poi praticamente non fanno più nulla, arroccandosi in difesa per i restanti minuti di partita. Hamsik però la rimette a posto con il gol del pari, che lo avvicina al record di segnature di Maradona. Per la Juventus da segnalare anche la splendida accoglienza riservata a Higuain, che tra insulti, urla, fischi e pernacchie ha preferito saggiamente fare da spettatore non pagante per tutto il match. Le due squadre replicheranno mercoledì, in Coppa Italia. Allegri, che di secondo nome fa Catenaccio, ha già preallertato l’autista di parcheggiare all’interno del campo.
Stasera, invece, l’Inter cercherà un allungo verso la zona Champions contro la Sampdoria. I nerazzurri proveranno finalmente a far capire a Candreva che i cross vanno direzionati verso l’area avversaria e non sulle gambe degli avversari o in tribuna.
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