Nella tombola napoletana il 23 è il numero dello scemo e per questo non poteva mancare una nostra partecipazione al turno di Serie A che si è svolto in questi due giorni e che finirà martedì, fin troppo tardi per la nostra pazienza. In questa giornata gol a grappoli, figure di melma colossali, tanta violenza e un problema con i rigori.
Nell’unico anticipo del sabato il Napoli umilia il Bologna al Dall’Ara per 1-7 in una partita folle. Il Bologna approccia subito benissimo il match, tanto è vero che si trova sotto di due gol dopo nemmeno 10′. Destro avrebbe anche l’occasione di pareggiare ma quest’anno ha deciso di far schifo a tutti i costi: l’ex attaccante della Roma si fa parare un rigore sullo 0-2 da Reina, uno che l’ultimo penalty lo aveva parato 4 anni fa e che l’aveva subito persino da quei cecchini del Pescara.
Notevole la partita di Callejon, che in 1′ riesce prima a concedere il rigore credendo di essere Mila e poi a farsi buttare fuori con un rosso diretto per un fallo di reazione. Anche Masina, però, decide di fare la minchiata e farsi cacciare: per il Napoli diventa tutto facilissimo. In grande spolvero Mertens e Hamsik, autori di una tripletta a testa. Mirante arriva addirittura a fingere un infortunio per lasciare il campo durante la debacle ma Da Costa non è da meno: anche lui partecipa alla festa prendendo il settimo gol. Difesa impeccabile per i rossoblu e grande senso di autocritica per Donadoni, che dopo un 1-7 subito in casa riesce a lamentarsi dell’arbitro in tv. Eroico.
Alle 12:30 il Milan riesce a perdere un’altra partita, in casa contro la Sampdoria. Geniale Paletta, l’unico uomo a farsi fregare da una finta di corpo di Quagliarella negli ultimi 10 anni. Bacca invece sembra ormai sempre più il cugino pirla del calciatore degli ultimi anni.
Nel pomeriggio fa rumore il primo set vinto dalla Lazio in casa del Pescara: 2-6, con gli abruzzesi che manco a dirlo sbagliano un altro rigore, con Oddo che forse dopo più di metà campionato avrà capito che c’è qualcosa di non funzionante. Immobile dimostra di voler bene alla sua ex squadra con un assist e un gol. Il migliore però è sicuramente Marco Parolo: il centrocampista segna quattro gol e poi viene portato immediatamente all’antidoping. Si è scoperto che, in realtà, mascherati da Parolo avevano giocato un tempo a testa Gerrard e Lampard.
Nelle altre gare pareggio inutile e noioso tra Chievo e Udinese, con i padroni di casa che ritrovano una nota lieta, ovvero Cesar espulso. Pari anche tra Empoli e Torino, con Iago Falque che evidentemente vuole andare a giocare nel Pescara visto il penalty sbagliato. Vittorie per Atalanta e Sassuolo contro Cagliari e Genoa, con le due squadre in rossoblu entrambe sconfitte (COINCIDENZE? IO NON CREDO!). Nello scontro non-salvezza delle 18:00, il Palermo batte il Crotone e riesce a fare il quarto punto in due gare, una roba che non si vedeva da anni.
Il Derby d’Italia tra Juventus e Inter viene invece deciso da Juan Cuadrado, con un golazo. Termina 1-0, con Perisic che manda a cagare l’arbitro in almeno 3 lingue nel finale di partita, meritandosi l’espulsione. I nerazzurri raggiungono dunque le due sconfitte consecutive tra Serie A e Coppa Italia, mentre la Juventus colleziona altri punti preziosi in vista dello Scudetto.
Domani sera la Roma cercherà di riprendersi il secondo posto ma dovrà superare l’ostacolo Fiorentina, squadra ostica ma più discontinua di una riga tracciata da un ubriaco.
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