Atteso quanto un meteorite nel film Armageddon arriva l’appuntamento con l’ironia spicciola riguardante la sesta giornata di una Serie A che ogni settimana diventa sempre meno entusiasmante e più randomica. Tra errori arbitrali e partite ignobili, anche ieri il campionato più ignorante del mondo ha regalato spunti di riflessione degni di un libro di Benji & Fede.
No, non abbiamo sbagliato vocale, intendevamo proprio fuga, tranquilli. Ad ogni modo sia Juventus che Napoli vincono le rispettive partite. Lo fanno però in due maniere differenti: i torinesi, infatti, soffrono più del dovuto contro un Palermo più battagliero del solito e riescono a spuntarla solo grazie ad una magia di Goldaniga, con il difensore che inventa uno straordinario colpo di tacco dopo un tiro alla cazzo di cane di Dani Alves e batte così il portiere. Quello sbagliato, però. Beffati dunque i rosanero che però dimostrano sportività e spirito di aggregazione soprattutto nei confronti dello scriteriato difensore, con Diamanti che difatti farà ritrovare il suo corpo solo a qualche km di distanza. L’eroe della gara è però sicuramente Asamoah, il quale si conferma giocatore di ferro dal punto di vista fisico riuscendo nell’impresa di rompersi un menisco praticamente camminando.
Nella serata di sabato invece il Napoli sbriga la pratica Chievo con un secco 2-0. Hamsik segna la centesima rete con la maglia degli azzurri, dimostrando come la sua bravura sia inferiore solo alla sua bruttezza. Addirittura i veronesi riescono nell’impresa di far siglare un gol a Gabbiadini, con l’attaccante del Napoli che durante l’esultanza abbozza addirittura un sorriso per qualche secondo, prima di tornare ai soliti pensieri maligni. Da sottolineare la grande pazienza di Sarri nei confronti dell’ex Sampdoria e di Insigne, sostituiti tra bestemmie e lamentele dopo i primi due errori della gara. Nel Chievo il migliore in campo è stato De Guzman. Inutile aggiungere altro.
La domenica di Serie A si apre con la sconfitta della Roma a Torino contro i granata, grazie soprattutto ad uno Iago Falque che decide di risorgere dal mondo dei morti proprio contro la sua ex squadra: per lui una doppietta festeggiata in maniera pacata, escluse le corse ossessive e gli abbracci ai compagni. Edin Dzeko si dimostra cecchino infallibile, difatti riesce a sbagliare tutte e 8 le palle gol ricevute davanti alla porta, forse per pietà nei confronti del suo ex portiere al City. Lo stesso Hart sembra ormai immerso nello spirito putrido della Serie A: uscite senza un minimo di stile, parate d’istinto e un tentativo a casaccio di mind game in occasione del rigore poi segnato da Totti. La situazione della Roma è talmente critica che addirittura i giornali dedicano prime pagine alla moglie del Pupone che offende Spalletti, segno che il clima nella Capitale è assolutamente disteso e che sarà proprio Ilary Blasi l’allenatore della Roma per la prossima stagione, con Totti schierato in ogni ruolo del campo contemporaneamente.
Pareggio a San Siro per l’Inter contro il Bologna, grazie a Perisic che rimonta la rete di Destro con un gesto tecnico non banale e una successiva esultanza alla Mark Bresciano riuscita male. Man of the match il francese Kondogbia, tolto dopo meno di 30′ e cazziato nel post partita dal suo tecnico che lo accusa sostanzialmente di essere un rinomato pirla e che molto probabilmente se potesse lo manderebbe a giocare in Corea del Nord. Da segnalare un tentativo di suicidio di Ausilio in sala trofei, mentre ancora non si capacitava di come fosse stato possibile buttare così tanti soldi per il fratello scemo di Pogba.
In serata Montella conferma di avere un culo stratosferico pareggiando 0-0 a Firenze dopo una gara orribile e un rigore sbagliato da Ilicic. Ottima la prestazione di Orsato che prima concede un penalty ridicolo ai Viola e poi evita di infierire sulla carriera di Tomovic non buttandolo fuori all’ultimo minuto per un fallo su Luiz Adriano, ripescato dalla tomba dal tecnico rossonero dopo l’aver compreso quanto Lapadula sia scarso.
Le altre partite: buona vittoria della Lazio che batte l’Empoli 2-0 grazie a Keita e Lulic. I toscani cercano di segnare almeno un gol ma l’imprecisione e l’orrore generato dalla maglia presentata in campo obiettivamente non potevano dare risultati incoraggianti. Affermazione “da grande” per il Sassuolo che batte l’Udinese 1-0: forse neroverdi un po’ fortunati, considerate le due traverse in un minuto colpite dai friulani, le super parate di Consigli e il dover giocare con Peluso terzino sinistro titolare. Stasera due gara di assoluta importanza: sfida Scudetto tra Crotone e Atalanta, con le scommesse su un primo esonero in caso di sconfitta non quotate. Sampdoria-Cagliari invece è una gara che ha generato talmente tanto hype in redazione che abbiamo dovuto consultare diretta.it per scoprirne l’esistenza.
Chiudiamo con il caos clamoroso di Genova, dove i rossoblu pareggiano 1-1 contro il Pescara di Oddo, una squadra ormai sempre più protetta dai poteri forti: dopo il rigore negato al Napoli alla prima giornata, i tre punti assegnati a tavolino nella seconda e le due espulsioni a favore dello scorso turno, ieri l’arbitro ha evitato la combo rigore+rosso dopo il mani di Zampano, con lo stesso terzino che ha poi propiziato il gol dell’1-1, buttando fuori dal campo anche Edenilson e il sempre tranquillissimo Pandev, che ormai ha imparato benissimo la lingua italiana come si può notare dalle imprecazioni registrate nei confronti dell’Altissimo. Insomma, ancora una volta una squadra a strisce viene favorita in Italia, con il Pescara che si avvia ormai a vincere il campionato per colpa di Renzie, Abberluscone, della mafia e dei poteri forti. Ma noi siamo la gggente e il potere ci temono: condividi questo pezzo per aumentare l’honestaaa!1!!1!2.
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