Solo pochi giorni fa sono venuto a conoscenza della cosiddetta “medicina quantistica”, che ha destato il mio interesse, non avendola mai sentita nominare; sono andato ad informarmi su cosa fosse effettivamente.
Cito testualmente da questo articolo: “Con il termine “medicina quantistica” indichiamo un nuovo tipo di medicina vista con l’ottica della fisica quantistica, che come molti sanno è quella parte della fisica che indaga la realtà nel campo dell’infinitamente piccolo“; affermazione decisamente semplificata a livello scientifico, ma accettabile. A questa presentazione seguono numerose asserzioni nei campi della fisica e della medicina.
Analizziamo prima la teoria fisica dietro alla medicina quantistica. Non andrò nel dettaglio della fisica quantistica, data la complessità teorica, ma a fine articolo lascerò dei riferimenti per chi volesse approfondire l’argomento.
“Fu Max Planck, agli inizi del Novecento, a introdurre per primo il concetto del “quanto”come la particella elementare costituente elettricità e materia. Questa intuizione, che si concretizzò nel dualismo onda-corpuscolo della materia, portò al fallimento delle teorie classiche e fu terreno fertile per numerosi studiosi come J. C. Maxwell, W. Heisemberg, A. Einstein, Popp, Frohlch, P. Nogier, i quali affiancarono alla Fisica studi paralleli di Chimica, Medicina, Biologia ed arrivarono a dimostrare come l’uomo e l’universo siano un tutt’uno, interconnessi da una matrice primordiale che permette all’uno di influenzare l’altro e viceversa.”
L’introduzione del concetto di quanto da parte di Planck risale all’autunno del 1900[1]; il quanto è un “pacchetto” di energia, una quantità precisa e non divisibile.
Facciamo chiarezza sugli studiosi citati. Maxwell è morto nel 1879 e non ha evidentemente potuto usufruire delle ipotesi di Planck. Heisenberg è stato uno dei fondatori della meccanica quantistica, come del resto Einstein, che aiutò a gettare le basi della teoria, pur rimanendone per lungo tempo critico[2]. Popp ha compiuto studi nel campo della biofisica, che però rimangono largamente allo stadio teorico[3][4]. Fröhlich è stato un fisico teorico. Nogier è il creatore della “auricoloterapia”, pratica senza basi scientifiche[5] . Riguardo l’ultima affermazione, non è legata agli studi (scientificamente verificati) dei fisici prima citati.
“La teoria quantistica è stata chiamata prima meccanica quantistica, perché si supponeva che ci doveva essere una qualche legge meccanica coinvolta nel movimento delle particelle atomiche e dei quanti di energia simile a quella che descrive la meccanica dei corpi macroscopici, come i pianeti. […] La teoria quantistica ha quindi una portata molto più ampia del mondo microscopico, e può essere applicata a sistemi in generale dove molte singole parti lavorano insieme e si influenzano a vicenda.”
Innanzitutto, la fisica quantistica è tuttora chiamata meccanica quantistica. Inoltre, i fenomeni quantistici sono rilevanti quasi esclusivamente a livello atomico e subatomico. La questione è in realtà molto più complessa, ma l’affermazione dell’articolo non ha alcun valore scientifico. Riassumendo quanto detto, la parte fisica della medicina quantistica non poggia su alcuna base fisica scientificamente provata.
Dal punto di vista medico la situazione è anche peggiore.
In primo luogo, un iniziale campanello d’allarme anti-pseudoscienza dovrebbe suonare già dalla presentazione della materia citata all’inizio: si parla di un nuovo tipo di medicina, ma, se poggiasse su basi scientifiche, sarebbe stata accolta dalla medicina “tradizionale”, proprio come è successo alla medicina nucleare, specialità medica piuttosto nuova (se paragonata alle altre, infatti essendo creata a metà del ‘900[6] non è così recente) nata dall’unione di fisica e medicina.
Infatti già a poche righe dall’introduzione appare la prima teoria strampalata: “Ogni cellula del nostro organismo, tramite il suo DNA che funziona come un trasmettitore–ricevitore, emette e può ricevere segnali frequenziali e tutte le cellule dell’organismo sono in continua e istantanea comunicazione fra di loro e si scambiano messaggi elettromagnetici con precisi effetti biologici”. Tutto questo costituisce un sistema di autoregolazione continua, i cui dati viaggiano in continuazione tra le cellule per mantenere un equilibrio dinamico che si adatta alle modificazioni interne ed esterne e rappresenta equilibrio e salute.
Il fatto che le cellule siano in comunicazione tramite segnali elettromagnetici non solo non è supportato da nessuna prova scientifica, ma andrebbe contro gran parte del funzionamento dei nostri organismi: se le cellule avessero un potere tanto fantastico, che bisogno ci sarebbe stato, evoluzionisticamente parlando, di tutta la giungla di RNA non codificanti (cioè non tradotti in proteine) e sequenze regolatrici che compongono ben l’80%[7] del nostro genoma trascrivibile (cioè trascritto da DNA ad RNA)?
Inoltre poco dopo si parla di un sistema di regolazione atto a rispondere a modificazioni interne ed esterne alla cellula, e di nuovo si ignorano tantissimi meccanismi cellulari complessi: se fosse tanto semplice rispondere a uno stimolo le cellule non sarebbero così specializzate da dover utilizzare una differenziazione cellulare per ogni tipo di sensazione, basti pensare che un neurone recettore per il caldo è diverso da uno per il freddo, a sua volta diverso da uno per la pressione, uno per le vibrazioni o uno per il dolore. Infatti ognuna di queste cellule utilizza proteine o altri sistemi sviluppati in miliardi di anni di evoluzione: pensate a quanto possa essere complesso giungere a una proteina che reagisca al caldo e solo al caldo cambiando di forma e andando a stimolare un’altra specifica proteina capace di portare l’informazione “fa caldo” dentro ad un cellula “provando” a caso sequenze di amminoacidi. Solo con l’enorme vantaggio evolutivo che un sistema del genere comporta si può osservare la diffusione di questi sistemi tra tutti i viventi, dunque è impensabile che una cellula possa avere tali caratteristiche per definizione.
Per concludere questa parte, nonostante sia stata trattata solo un piccola porzione di tutte le bufale elencante nella spiegazione di questa fantomatica medicina, basta arrivare in fondo alla pagina per giungere al nocciolo della questione: “[Non voglio riportare il nome del prodotto] è il più semplice ed efficace sistema di biofeedback informazionale ed energetico che utilizza hardware e software in un approccio multidimensionale per ridare l’equilibrio psicofisico, emozionale, biochimico ed energetico. In tempi molto rapidi si ottiene una risposta efficace che individua il cuore delle problematiche dell’individuo, consentendo al terapeuta di aiutarlo con diversi rimedi informazionali tra cui omeopatia, essenze floreali, erbe, agopuntura, nutrienti, integratori alimentari e molti altri. […] Per questo motivo il sistema [eviterò di riportare il nome] è indicato nel trattamento di:Disturbi dell’umore; Traumi; Scompensi biochimici; Dolori; Psicosomatica; Depressione; Blocchi emotivi; Deficit energetici; Scarsa autostima; Intolleranze e allergie; Crescita motivazionale.”
Ebbene sì, stanno tentando, come c’era da aspettarsi, di vendere un prodotto a loro dire miracoloso. I problemi e i sintomi trattati sono tutti molto vaghi, come ci possiamo aspettare da chi vende prodotti basati su ipotesi campate in aria, fatta eccezione per un paio che andrò ad approfondire. La depressione, ad esempio, non è una malattia con cui scherzare, e si è visto che a volte anche la psicoterapia (terapia scientificamente approvata) non è sempre risolutiva nei pazienti. Infatti l’efficacia del trattamento di questa malattia varia da persona a persona[8] ed è un rischio inutile far abbandonare ad un paziente la terapia farmacologica o la psicoterapia in favore di questo “approccio” alla medicina: si fanno correre rischi inutili al paziente, che ha un maggior rischio di andare incontro a suicidio [9] o anche a malattie cardiache [10]. Anche i “dolori” non sono sintomi da ignorare, in quanto quasi sempre un dolore maschera una diversa condizione medica: può essere un banale dolore dovuto a un trauma, come un livido, o un “acciacco” di vecchiaia, ma la situazione diventa grave se si ignora un dolore dovuto ad un appendicite, o a un infarto incorso o addirittura a un tumore. Per questo è necessario farsi vedere da uno specialista, risalire alla causa del problema e vedere cosa si possa fare.
Infine nella lista compaiono anche allergie: non mi voglio dilungare troppo sulla questione, ma l’eziologia (“causa” nel linguaggio medico) di queste malattie è quasi del tutto nota, ed è dovuta alla produzione di anticorpi speciali, le Immunoglobuline E (o IgE), che si legano a certe cellule, i mastociti, e quando si viene a creare il complesso allergene-IgE-mastocita[11] queste cellule rilasciano istamina ed altre sostanze che causano il noto quadro sintomatologico, niente a che vedere col DNA-antenna o cose simili, pura e semplice combinazione di immunologia e biochimica.
Chiariti i risvolti scientifici dell’argomento, vediamo da dove nasce questa pratica; negli anni ’80 William Nelson crea un apparato elettronico (EPFX) con le presunte capacità di diagnosticare e curare ogni genere di malattia[12][13]. Questo macchinario è stato poi messo al bando dalla U.S. Food and Drug Administration e Nelson denunciato per frode[14]. In seguito, Nelson ha lasciato gli Stati Uniti ed attualmente risiede in Ungheria. In un caso documentato, questa “terapia” ha impedito la diagnosi di leucemia in un paziente e portato alla sua morte[15].
In sostanza, la medicina quantistica è una truffa altamente pericolosa, oltre al fatto che si poggia su basi puramente pseudoscientifiche.
Per concludere, riporto questo reportage sull’argomento.
Alcune letture sulla fisica quantistica, a livello divulgativo:
L’universo elegante, di Brian Greene
Alice nel paese dei quanti, di Robert Gilmore
QED, di Richard P. Feynman
[11] Immunologia Cellulare e Molecolare, Abbas et al., Cap 19
20 anni, sono uno studente di Fisica che cerca di fare debunking attraverso un po' di informazione scientifica e si diletta di musica.
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