L’ Oltreuomo è un sito satirico italiano. Qualche spunto potrebbe anche essere carino, qualcuno magari lo è davvero. Il problema si pone quando si condisce il piatto, sciapito o saporito che sia, con una spocchia e una banalità tali da riuscire a farsi odiare anche da chi poteva trovare quel piatto inaspettatamente succulento. Ma questa è una critica personale, chi vi scrive infatti trova gli articoli del noto sito a volte simpatici, a volte interessanti, spesso vacui, quasi sempre inutili, molte volte irritanti. Insomma, in definitiva gli articoli dell’Oltreuomo mi fanno un effetto non dissimile da quello che mi fanno le persone, con la differenza che le persone purtroppo non posso evitarle a vita, gli articoli dell’Oltreuomo poco riusciti invece basta evitarli di leggere o, nel malaugurato caso si sia iniziata la lettura di un articolo NO, terminarla. Sì: terminarla. Come si dovrebbe fare con una persona che non si sopporta, terminarla, ma questo non si può. Il bello dell’interwebs è invece che ci dà la possibilità di terminare qualsiasi cosa, una volta iniziata.
OK, stop alle digressioni filosofiche da misantropo, e diamoci dentro coi 10 Buoni Motivi per non leggere l’Oltreuomo.
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#1. Perché stuprare Nietzsche, non è per niente carino. Lui ha guardato a lungo nell’abisso, voi e quelli dell’Oltreuomo no.
#2. Perché le liste erano belle (e utili) quando le faceva Oskar Schindler. Oppure quando le faceva vostra nonna su un bigliettino ricavato da uno sgualcito block-notes ricavato dalla pagina con le vignette de “La Settimana Enigmistica” prima di mandarvi a fare la spesa, con la promessa puntualmente mantenuta di prepararvi una cenetta luculliana. Poi sono utili solo per ottenere visibilità dalla grande G. (da non confondere con il celebre punto).
#3. Perché gli hipster hanno rotto i coglioni. E’ bello essere alternativi e snob, nessuno lo nega. E’ bello anche essere alternativi e snob rispetto agli alternativi e agli snob, anche questo nessuno lo nega. Quando però si diventa alternativi e snob rispetto agli alternativi e snob elevati all’ ennesima potenza (tendente ad infinito) viene (forse) il dubbio che il limite tra il bisogno di differenziarsi e appropriarsi di una personalità in prestito estratta random dal guardaroba “fichetto” stagione 2014-15 e la caduta nel vortice della ridicolaggine auto-imposta sia definitivamente caduto. Riderete sempre di gusto, nessuno ve lo vieterà, ma sarete in due, voi e quel tipo stanco, spento e con le occhiaie scavate che vi lancia occhiate perplesse dallo specchio di fronte.
#4. Perché condividere le pagine sympa &coccolose dell’Oltreuomo non vi farà rimorchiare le fichette come credete voi. Fondamentalmente non le fa rimorchiare nemmeno agli autori del sito, ma di sicuro non le farà rimorchiare a voi. Per quale motivo una ragazza sana di mente dovrebbe darvela (o anche solo farvela annusare… e d’estate nelle ore calde non è esattamente il massimo!) per aver condiviso quanto scritto da terzi? Siete scemi per caso? Al massimo uno stanco mipiace su Facebook giusto per tenere in allenamento il dito in attesa di meglio da parte di qualcun altro, capace magari di esprimere e condividere concetti propri, a differenza di voi, stupide e inutili amebe morte di figa.
#5. Perché “là fuori” c’è vita. Questo vale per un sacco di contenuti web a giro per la rete. Un sacco, eh, veramente un sacco (senza ipocrisia: anche i nostri). Leggerli non vi arricchisce, non vi accresce intellettualmente, non vi stimola a fare fattivamente qualcosa di nuovo, di diverso, di migliore. Mentre fuori c’è vita. Ci sono amici, conoscenti, un intero mondo disposizione. C’è pure la natura che se la guardate bene non è neppure così male. Per quale motivo dovreste perdere tempo a leggere l’Oltreuomo?
#6. Perché l’Oltreuomo ha, sintetizzando brutalmente, una fanbase di gente che vorrebbe essere superiore a quello che l’Oltreuomo prende in giro e si reputa pertanto tale per riflesso. Puntare il dito verso qualcuno, sgomitare all’amichetto/a e fare “scemo scemo!” è un comportamento comprensibile all’asilo, ancora accettabile alle elementari, ma una volta ottenuto il diploma di Scuola Media Inferiore risulta giusto un po’ fuori tempo e fuori luogo. Ma qui siamo sicuri che il diploma di Scuola Media Inferiore ce l’avete tutti, quindi siete maturi abbastanza, vero? Vero?
#7. Perché il sito è sostanzialmente scritto da cani. Si fa tanto un gran criticare scrittori indegni come Fabio Volo e Federico Moccia, e ciò è giusto e doveroso, visti i contenuti dei loro scritti. Al di là di quello, dal punto di vista formale, non si può appuntare loro nulla. Merito pressoché sicuro degli editor, ma questi sono i fatti: scrivono in maniera chiara, corretta, pulita. L’Oltreuomo è in massima parte scritto da cani. Senza offesa per i cani che, come è risaputo, se chiusi per tutta la loro vita a scrivere a macchina in una stanza riescono a scrivere sardonici raccontini sullo stile humour di P.G. Wodehouse (se non sapete chi è la grande G. di cui sopra vi è amica) oltre a produrre spropositate quantità di cacca (in questo non differenziandosi granché dai contenuti tipici dell’Oltreuomo).
#8. Perché leggendolo foraggiate chi dice che internet è un luogo di perdizione (morale) e perdita (spazio-temporale). Gli autori del sito hanno indubbiamente compreso cosa funziona sul web: contenuti in pillole, facilmente digeribili e condivisibili, che superano la (bassa) soglia di attenzione media di chi si ritrova di fronte alla faccia milioni di contenuti. Troppe distrazioni, troppe informazioni. Questo non è certo colpa dell’Oltreuomo, ma il fatto che si “sprechino” articoli e parole per il vuoto cosmico quando si potrebbe cercare di costruire uno spazio di informazione/divulgazione/enelcasospecificoSATIRA nettamente migliore fa cascare le braccia. E le palle. E per i meno evoluti di voi, la coda. Resta l’atroce dubbio: che gli autori del sito non siano capaci di proporre altro?
#9. Perché come tutti i fenomeni di massa il sito ha già da tempo raggiunto e superato il proprio picco di popolarità. L’effetto novità genera epigoni, centinaia di nuovi blog e siti-mostri con liste, articoli idioti, stronzate varie ammassate che dovrebbero far ridere. Genera anche articoli di satira e di critica come questo, innegabile. Però poi l’effetto novità passa, e lentamente decade. Tutti i prodotti hanno una data di decadenza del loro appeal verso il pubblico. Questa data l’Oltreuomo l’ha già oltrepassata da un pezzo, e il lento inesorabile funerale al ritmo del “more of the same” giornaliero ha rotto le palle già da un bel po’: evitate di prolungare la dolorosa agonia e smettete di leggerlo, anche gli autori ve ne saranno grati. Si potranno prendere una pausa dallo scrivere idiozie dedicandosi a qualcosa di più soddisfacente per loro, i loro familiari, e i loro amici.
#10. Perché non se ne può proprio più di sentire e leggere “Ah, senti buffo che ha scritto l’Oltreuomo oggi, troppo forte, ahahah, guarda ora fanno pure i test! Ci credi, fanno pure i test?” OK, prendiamo atto. Registriamo quest’ennesima inutile informazione giornaliera e la aggiungiamo alla lista delle “cose di cui non ce ne fotte un cazzo”. Processo giornaliero salutare e consigliato a tutti dai migliori dentisti…ehm, no, medici italiani e stranieri (kenioti in particolare, i migliori in materia). Questa infatti è la prima e ultima volta che parleremo dell’Oltreuomo, e dovreste seguire il nostro esempio: non parliamone più, l’oblio è la miglior cura per la vacuità. Di hipster pezzenti arrivati fuori tempo massimo che ogni giorno ripropongono la medesima zuppa non solo insapore ma anche vagamente rancida, francamente, non sappiamo (più) cosa farcene.
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PS. Doveroso:
Questo articolo non deve farvi ridere. Non deve farvi riflettere. Nessuno deve dirvi cosa fare, mai. Nessuno deve avere la pretesa di illudervi di essere diversi dagli altri solo perché ridete di loro: chi lo fa è il primo a ridere non CON voi, ma DI voi, che siete esattamente dei poveri stronzi come tutti gli altri, e come me. Solo che non lo sapete, non fino ad aver letto queste righe che però, esattamente come tutte le altre, potete prendere e infilare su per il culo del primo che passa dopo averle stampate su carta e arrotolate ben benino.
E’ il più liberatorio dei gesti.
–x–
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