La redazione blog è territorio di mezzo fra il mondo dell’internet e quello del giornalismo. Di recente abbiamo ricevuto in redazione un manoscritto a opera di un membro del gruppo IMDI riguardo il suo viaggio andata e ritorno dall’inferno dei “Normies”. Questa è la sua storia.

The Paddle chronicles (diario di un pagaiato)

Day 0: Mercoledì

Chi nella vita non ha mai pensato: “E se morissi? Chi verrebbe a piangere al mio funerale? Chi a ballare sulla mia tomba?”. Purtroppo però una volta morti è difficile tornare indietro, e a meno di fingere il proprio decesso (ironicamente mentre scrivo continua a girare la voce sulla Cantone che avrebbe finto il suo suicidio per sparire e rifarsi una nuova vita…), scelta un po’ estrema, questi non restano che pensieri fini a se stessi. Ma fingere la propria morte virtuale? È così che, in una grigia sera d’inizio settembre, ho deciso di farmi pagaiare. E questa è la mia storia.

Ore 20.35

“Mary Sangregorio ha risposto al tuo commento”. Giunse la pagaia, ed ebbe il volto della Sangregorio. Clicco apri link, “errore nel caricamento pagina”. E d’un tratto lo sento. Un fischio, come quello che dissero di sentire molti testimoni prima che l’ondata del Vajont si abbattesse sul loro paese. Lungo, cupo, sempre più assordante. E poi il silenzio. “Errore nel caricamento pagina”. Un colpo sordo, sulle reni. E capii. La pagaia mi aveva colpito.

In molti prima di me si erano chiesti: “che cosa si vede subito dopo la pagaia? Una grande luce? Il nulla cosmico?” No, niente di tutto questo. Per me sono stati in sequenza: “il boss delle torte cerca 10 giovani pasticcieri italiani”, contenuto dell’Huffington post condiviso da un contatto dell’università, la formazione ufficiale dell’AS Monaco (era serata di Champions), “noi che…avevamo una sola maestra che insegnava tutto..”, watermarked, “50.. E.. Dintorni” caricato dalla pagina “Sono senza parole” e condiviso da un mio parente quarantenne sul web.

Forse in fin dei conti era meglio il nulla cosmico.

Ore 20.47

“dlin”, Messenger mi avvisa che mi stanno cercando. I primi fedeli lurker iniziano a chiedere cosa sia successo. Io cerco di sviare, “sto contattando gli admin”, “meglio non alzare troppo casino ora” dico loro.

“dlin”

“dlin”

Ore 20.59

Sul gruppo nascono le prime forme spontanee di solidarietà nei miei confronti. Gernone crea memi su di me. Mi accorgo che il labbro inferiore mi si è arricciato, un po’ trema.

Ore 21.05

“Ti hanno grigiato”; “O ragequitti da meme o vivi abbastanza per venire grigiato”, “questa me la tatuo”. Silenzio.

Ore 21.08

Facebook inizia a mandare i primi messaggi subliminali.

Ore 21.47

Anche i miei amici irl (in real life, NDR) si accorgono che il mio nome è grigio: chiedono spiegazioni. Io piango. In seguito racconterò loro tutto.

When were you when Picca died?

I was at home stealing copper (home, but not mine) when someone rang: “Pix is paddled“. “No!”

Ore 00.30

Una notifica. Una luce. Una luce nel buio. “Giuseppe Gernone ha postato su IMDI Calciofags official gruppo”. Un meme fresco. Ne attingo a piene mani, lo gusto prima con avidità, poi mi fermo, respiro, lo riassaporo, pixel dopo pixel. Grazie Maestro, mi hai donato gioia nella disperazione.

Continua.