Nel 2006, Jack Dorsey cinquettava il primo tweet della storia della piattaforma. Nel 2016, alcune partite della NFL sono state visibili in live streaming sul sito. La crescita dei social è in costante evoluzione e sempre più parte integrante delle nostre vite. Ma che rapporto hanno, hanno avuto, ed avranno con lo sport i social network?
In passato, le pagine social dei club sportivi erano mera cronaca degli eventi della squadra, con condivisione di foto e risultati. Da allora, tutto è cambiato: nella situazione attuale, il profilo Twitter di una società sportiva non è soltanto una sorta di depliant della stessa, ma pare dare “vita” all’entità squadra. Si aumenta il coinvolgimento del tifoso nel club, a volte con momenti di ilarità con la fusione di elementi di cultura generale con giochi di parole, col fine di sponsorizzare la candidatura alla partita delle stelle di Kemba Walker, giocatore NBA. Più spesso, gli highlights non vengono soltanto riproposti, ma, evolvendosi dai video Youtube dei sick tricks con musica tamarra, si arriva alla fusione di meme in voga in un dato periodo ed i gol stessi, come ha fatto magistralmente l’Aston Villa:
? Moves like @J_Kodjia…
#ShootingStars☄️ #ShootingGoals ⚽️ #AVFC pic.twitter.com/EUtjWTbNkl— Aston Villa FC (@AVFCOfficial) 23 marzo 2017
Altre volte, per aumentare la notorietà, la “simpatia”, l’identità, basta poco per dare visibilità a squadre che normalmente ne hanno poca: Il (ctrlC-ctrlVobbligatorio) Borussia Mönchengladbach, squadra principalmente nota per il suo nome astruso, è riuscita a catturare simpatizzanti creando meme sul suo nome stesso, facendo auto-ironia e prendendo in prestito il genio di un barista scozzese.
?#fohlenelf #UCL #CELBMG pic.twitter.com/W1b6cwkKzJ
— Gladbach (@borussia_en) 19 ottobre 2016
C’è tuttavia ancora molto da lavorare per molte società sportive, specie quelle riguardanti i club calcistici nostrani: le brutte figure del Milan con le linee del fuorigioco, della Juventus che risponde piccata all’Atletico Madrid sul numero degli Scudetti o del Napoli che critica apertamente la Rai rimarranno note a lungo. C’è tuttavia da dire che sempre più club seguono la linea social tracciata dai maestri, i sopracitati club NBA, come il Palermo e la Force India che si supportano a vicenda per via della “fratellanza” cromatica (anche se rimane qualcuno che, decisamente, ESAGERA)
#Dybala ?#Buffon ?#Chiellini ?#Mathieu ?#Neymar ?♂️#Messi ?#JuventusBarcellonahttps://t.co/63AIXIw3eW
— Eurosport IT (@Eurosport_IT) 11 aprile 2017
L’esempio più virtuoso di utilizzo dei social applicato al calcio l’abbiamo visto in questi giorni, con l’iniziativa #BedForAwayFans. E per il futuro? Da una parte i social stanno valutando sempre di più l’idea di trasmettere loro stessi le partite, in una versione cybernetica del caro vecchio pub con la televisione scassata dove scannarsi con gli amici su quale terzino sia più forte, ma stavolta flammando nei commenti. Dall’altra, gli account dei club abbracciano sempre di più la goliardia, i meme, il rapporto diretto con i tifosi, a volte anche gli sfottò reciproci.
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