Questa volta nella giornata della Serie A che deve ancora concludersi, qualche sorpresa effettivamente c’è stata. Insomma, niente piattume. La cosa rende anche più facile il lavoro alla nostra redazione, ormai stanca di scrivere sempre le stesse menate da quest’estate. Dai che ci divertiamo stavolta, forse.
La prima sorpresa della giornata arriva dal San Paolo: nella gara delle 18:00 di sabato, il Napoli perde malamente contro l’Atalanta, vera e propria bestia nera della stagione. Numeri pessimi contro i bergamaschi per Sarri quest’anno: il Napoli ha perso entrambe le partite, subendo 3 reti e non riuscendo a segnare. I gol dello 0-2 portano entrambi la firma del difensore Caldara, che segna prima una rete di testa e poi un gol bellissimo in contropiede. Il centrale, che in una partita ha segnato più gol di Pavoletti con la maglia azzurra, nasconde però un segreto: acquistato già dalla Juventus, evidentemente è stato mandato come infiltrato per rovinare i piani dei partenopei. GOMBLODDO?
Per un Caldara che segna contro il Napoli da promesso sposo bianconero, c’è un Alex Sandro che sigla un gol da terzino attualmente alla Juventus, quello del 2-0 contro l’Empoli. Prim’ancora il prode Skorupski si era esibito in un autogol di tutto rispetto: i bianconeri allungano quindi sui partenopei, in attesa della sfida di Coppa Italia di domani.
La sfida delle 12:30 tra Palermo e Sampdoria termina sull’1-1, con i rosanero che si fanno rimontare all’ultimo secondo da Quagliarella. Nestorovski aveva firmato il vantaggio su rigore, esultando con una bella dose di ignoranza e una bottiglia d’acqua. Il motivo? A quanto pare, in settimana, è stato rincorso da un automobilista che lo accusava di avergli gettato dell’acqua in faccia.
Sembra invece essere già finito l’effetto Zemanlandia: il Pescara perde 2-0 contro il Chievo, con Zeman che per punizione fa salire ai suoi ragazzi tutti i gradoni del Bentegodi, fumando tre sigarette a testa. Pareggio tra Genoa e Bologna, che evidentemente almeno stavolta non potevano perdere entrambe, mentre la Lazio vince contro l’Udinese con un rigore molto dubbio concesso e poi realizzato da Immobile. Il Crotone, infine, sembra ormai essere spacciato dopo la sconfitta contro il Cagliari.
Se c’è un mestiere che proprio bisognerebbe evitare di fare, è l’arbitro di Serie A. Più che altro perché ogni tanto una cazzata scappa sempre e, in un Paese che ama la caciara, la si paga sempre carissima. A Reggio Emilia e a Milano, in particolare, c’è stato da divertirsi.
Caos soprattutto in Sassuolo-Milan: prima Berardi sbaglia un rigore calciandolo malamente, poi ne viene concesso uno piuttosto dubbio al Milan, che Bacca realizza con un doppio tocco, in una scivolata che ha ricordato quelle di Pazzini e Terry. Al Sassuolo vengono negati almeno un altro paio di rigori abbastanza dubbi e Calvarese finisce per sentirsi come un pesce rosso in un oceano pieno di squali. A fine partita è solo per decenza che Di Francesco e Montella non danno vita ad un’edizione improvvisata di un PPV UFC.
Inter-Roma invece fa discutere soprattutto per la direzione di Tagliavento, amato dagli interisti quanto Leonardo dai cugini del Milan. Il rigore per i giallorossi sembra esserci ma ne viene negato un altro molto palese a Eder. Da segnalare, a fine match, l’ennesima bellissima scazzata di Spalletti, un uomo senza il quale non si potrebbe vivere. Stasera, intanto, Fiorentina-Torino rappresenta la gara delle disilluse: i Della Valle aspettano un’altra sconfitta per sfanculare Sousa, Cairo fa lo stesso con Mihajlovic. Pareggino e volemose bene?
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