La data del referendum costituzionale, quale che sia (ancora non è stabilita) si avvicina, e le tensioni fra sostenitori e detrattori aumentano. Per chi fosse interessato ad approfondire l’argomento, cosa di cui c’è un gran bisogno, qua c’è un buon sunto. Quello che conta, comunque, è che (non certo senza responsabilità di Renzi) il referendum rischia di diventare (come è accaduto per le elezioni europee) un giudizio sull’operato del governo, pur trattando una materia completamente diversa. Così, come provocazione, sarebbe divertente immaginare uno scenario diverso per il referendum costituzionale.
Se, per dire, Renzi, annunciasse le sue dimissioni due giorni prima del referendum, cosa succederebbe?
La macchina del “no”, cosa farebbe, che direbbe? Chi vota contro il referendum costituzionale perchè “Renzi non è eletto”, cosa andrebbe a fare? E soprattutto, quanti sono, numericamente, quelli che votano “no” al referendum perché Renzi? Cosa rimarrebbe, alla fine, del fronte contrario?
Varrebbe quasi la pena viverlo, questo scenario. Giusto togliermi una volta per tutte l’illusione di vivere in un paese in cui alla gente, delle faccende che la riguardano, frega abbastanza da andarsi a leggere qualcosa e ragionarci a mente lucida.
A. & R.
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