Dopo il boom in borsa di Twitter (con una capitalizzazione di mercato ora valutata circa 24,9 miliardi di dollari) conseguente alla quotazione sulla New York Stock Exchange del 7 novembre, in molti si sono chiesti, come spesso accade quando si parla di guadagni coi social network, se fosse giusto che qualcuno monetizzasse sul lavoro degli utenti, anche se molto spesso questo lavoro non consiste in altro se non nel copiare vecchie barzellette, battute sentite al bar o lette su Facebook (che, tra l’altro, ha una capitalizzazione di 116,47 miliardi di dollari).
Ecco allora l’idea: se noi facciamo aumentare di valore Twitter, non dobbiamo forse avere qualcosa in cambio?
E come fare per calcolare questo “debito”?
Semplice, secondo il Time basta un semplice calcolo matematico:
Nella documentazione per l’IPO (Initial Public Offering) Twitter ha dichiarato di avere 230 milioni di utenti attivi che producono più di 200 miliardi di tweet al giorno verificati, ossia tweet visti da un follower di un altro utente.
Se crediamo (anche se sono tutti KASTA noi vogliamo crederci) alla cifra di 200 miliardi di tweet, dividiamo il valore di Twitter, 24, 9 miliardi per i 200 miliardi di tweet consegnati otteniamo un ammontare di 12, 45 centesimi per visualizzazione.
Ora, sapendo quanto una persona twitta giornalmente in media, sapendo quanti followers ha una persona e calcolando che, mediamente, il 75% dei vostri “inseguitori” non vi caga, possiamo trovare a quanto ammonti il valore del vostro account o, per meglio dire, quanti soldi vi debba l’uccellino azzurro.
O se, come me, non volete sbattervi, potete andare qui ed inserire il vostro nome utente (quello preceduto dalla chiocciola).
Ecco alcuni esempi scelti per voi:
Per altre curiosità o se non avete nient’ altro da fare seguite @IMDInternet.
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