La scelta della lettura di un libro è sempre determinata da numerosi fattori e tra di essi vi sarà sempre il periodo dell’anno in cui ci si trova. Alcuni autori o alcuni libri vanno considerati come prevalentemente “invernali“ o da relegare alla stagione fredda, e invece altri alla bella stagione. Ecco dunque una lista di consigli di lettura adatti alla primavera: romanzi e raccolte di poesie da leggersi – o rileggersi – assolutamente in questo periodo.
Primavera è tempo di rinascita e di crescita: e dunque un genere appropriato sono i romanzi di formazione. Quello dei cosiddetti Bildungromans è un genere letterario il cui scopo è quello di mostrare l’evoluzione del protagonista durante la sua vita, il percorso di crescita che lo porta ad acquisire maturità e consapevolezza e che lo induce ad un’analisi quanto più possibile scandagliata del sentimento e dell’avvenimento. Come titolo esemplificativo indichiamo un classico: Il giovane Holden di J.D. Salinger. Un long-seller, che tratta i temi topici della solitudine, della difficoltà tipica della giovinezza a sapersi muovere in mezzo a convenzioni e sovrastrutture, il tema della fuga, del rapporto con l’altro sesso e soprattutto dell’ipocrisia che il protagonista rifugge quanto più possibile e condanna ferocemente, esaltando di contro l’innocenza.
Ai melanconici cronici, quelli che lo sono nonostante la primavera, affidiamo la lettura di Cento poesie d’amore a Ladyhawke, che asseconda un’indole tendenzialmente nostalgica.
Si tratta una raccolta di poesie di Michele Mari, scrittore, traduttore e professore di letteratura italiana presso l’Università Statale di Milano. Col suo esordio poetico racconta, di componimento in componimento, gli sviluppi di una storia d’amore autobiografica, senza cadere nel sentimentalismo becero. Un amore che comincia sui banchi di scuola in un’infanzia talmente lontana da risultare quasi irraggiungibile per l’autore quanto per la destinataria:
“Tu non ricordi / ma in un tempo / così lontano che non sembra stato / ci siamo dondolati su un’altalena sola”
e termina nell’età adulta, quando lui ancora non riesce a proseguire oltre:
“Come un serial killer / faccio pagare alle altre donne / la colpa / di non essere te”.
Intessuto di allusioni e citazioni letterarie, è attraversato da una ironia sottile e leggera, mai spiacevole seppur tagliente, che ne rende la lettura interessante e bilanciata.
Perfetto per chi, dopo il grigiore e il freddo dell’inverno che costringono a rimanere in casa, sente con la primavera una spinta verso l’esterno e la vita all’aperto, c’è Stanza, letto, armadio, specchio di Emma Donoghue. È la storia di un bambino costretto a trascorrere la sua vita esclusivamente entro le mura domestiche assieme alla madre. Ogni oggetto attorno a lui diventa talmente familiare da essere chiamato per tu. Estenuato da questa atmosfera di claustrofobia straziante, il bambino scappa di casa in una fuga rocambolesca e si ritrova per la prima volta catapultato in un mondo di fuori, di cui ignora le dinamiche e in cui è incapace di inserirsi. Il linguaggio è semplice ma la lettura intensa. Nonostante il protagonista sia un bambino, e in quanto tale privo della capacità linguistica per raccontare un’esperienza così straniante, l’autrice riesce perfettamente a indurre l’immedesimazione del lettore nel racconto.
L’ultimo nostro consiglio è un libro che apre mille altre possibilità di lettura: si chiama Curarsi con i libri – rimedi letterari per ogni malanno di Ella Berthoud e Susan Elderkin. Il libro si propone di indicare, per ogni malessere o disturbo, un libro che possa consolare o alleviare la sofferenza. Un’idea romantica della lettura dalle note naif, che ciononostante risulta essere una piacevole miniera consigli. Per facilitarne l’utilizzo, quasi che fosse un manuale universitario, al termine del libro c’è un indice delle voci dei malanni: dalla A di Abbandono alla X di Xenofobia. Dalla paura di arrampicarsi sugli alberi all’andare dietro a una donna anche se suora passando per incapacità di trovare una buona tazza di tè. Qualsiasi sia il vostro affanno, le due autrici sicuramente troveranno un libro per voi: un breviario di terapia romanzesca che riesce felicemente nel suo intento.
Nasco a Catanzaro nellottobre del 1996. Conseguo la maturità classica e decido di trasferirmi a Bologna, dove attualmente studio Lettere.
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Nasco a Catanzaro nellottobre del 1996. Conseguo la maturità classica e decido di trasferirmi a Bologna, dove attualmente studio Lettere.
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