Ad un giorno dell’anniversario della sua morte (13 novembre 2004) ripercorreremo i punti più importanti della vita e della carriera di Russell Tyrone Jones, meglio conosciuto con lo pseudonimo di Ol’ Dirty Bastard. ODB è ricordato per essere uno dei fondatori dei Wu-Tang Clan, assieme ai suoi due cugini Robert Diggs (in arte RZA) e Gary Grice (GZA).
Il trio aveva in comune la passione per i film di arti marziali, di fatto lo “stage name” di Russell deriva da una pellicola della Hollywood di Hong Kong del 1980, che tradotta in inglese si chiamava proprio “Ol’ dirty and the Bastard“. Inoltre, questo film faceva parte di un genere di fiction chiamato “Wudang” o “Wu-tang“, da cui poi i tre presero il nome per fondare il loro gruppo.
Quando uscì “Enter The Wu-Tang (36 Chambers)” nel 1993, il gruppo arrivò velocemente al successo grazie ad una serie di critiche positive che, nel corso degli anni, hanno portato l’album tra i 500 migliori di sempre secondo la rivista “Rolling Stone“: il primo disco dei Wu-Tang Clan è al 387° posto di questa classifica.
Ol’ Dirty Bastard prese parte alla registrazione del secondo album “Wu-Tang Forever” del 1997, anche se dal marzo del 1995 si era dedicato alla carriera solista. ODB rilasciò “Return To The 36 Chambers: The Dirty Version“, diventato poi famosissimo per la diffusione dei due singoli “Shimmy Shimmy Ya” e “Brooklyn Zoo” arrivando allo status di disco di platino in brevissimo tempo.
Nel 1999 incise e pubblicò il secondo album solista “Nigga Please” mentre scontava una delle sue numerose condanne in prigione. Il disco non ricevette le stesse critiche positive del primo album, ma il singolo “Got Your Money” arrivò velocemente in vetta alle classifiche di tutto il mondo.
Spesso nelle serie TV ci sono stati dei riferimenti a ODB in varie occasioni. In Breaking Bad ad esempio, in una scena di un episodio della terza stagione, Jesse Pinkman è nel laboratorio dove produce metanfetamina per Gus Fring e ascolta una versione Reggae/Dub di “Shimmy Shimmy Ya” cover del pezzo di ODB.
Mentre la versione originale dello stesso pezzo è stata usata per il trailer americano di “Luke Cage” la nuova serie Netflix targata Marvel. A detta del suo creatore, Cheo Hodari Coker, il protagonista della serie è una specie di “Wu-tangificazione” dell’universo Marvel. Infatti l’uso della canzone di ODB e i vari riferimenti ai Wu-Tang durante la serie non sono casuali.
Uno dei momenti più controversi della vita di Ol’ Dirty Bastard riguarda una questione attualissima in America anche oggi, il Welfare. Nella campagna elettorale che portò Bill Clinton alla presidenza nel 1993, uno dei punti più significativi era proprio ridurre il numero di persone che usufruivano del servizio sociale.
Per mostrare la sua vicinanza alla questione, ODB nel suo primo album solista mise la sua tessera Welfare come copertina del CD, ed in seguito il 30 marzo del 1995 invitò una troupe di MTV su una limousine per andare a ritirare il suo assegno Welfare più i buoni pasto che gli spettavano.
Come spiegato dal suo amico d’infanzia Buddha Monk, «Dirty… Era fiero di essere nel welfare» aggiunse poi: «La gente nel quartiere aveva capito cosa stesse facendo, ma per i critici del programma Welfare ha rinforzato lo stereotipo di una persona che usa il Welfare per farsi mantenere dal governo». Inoltre, l’idea dietro questo gesto controverso era di dimostrare che non c’era da vergognarsi ad utilizzare questo servizio.
Ol’ Dirty Bastard, sempre in quel video mostrò le sue ragioni anche sulla proposta di legge del Congresso riguardante l’argomento, dicendo: «Le persone che vogliono tagliare il Welfare… Amico, penso sia terribile. Sai quanto è difficile vivere senza avere nulla?» replicando «Sono nel rap per fare soldi… Ho dei figli. È ora di prendermi cura dei miei figli».
Sempre Buddha Monk spiegò che in quell’anno ODB era ancora abilitato a ricevere sostegni economici dal governo semplicemente perché non aveva ancora stilato il suo reddito, e quindi aveva diritto agli assegni welfare dell’anno prima.
Dato il successo del film “Straight Outta Compton” che raccontava la nascita degli N.W.A., subito si è sparso il rumor su una biopic sulla stessa riga della pellicola su Eazy-E, raccontando la vita di Ol’ Dirty Bastard.
Voci che sono state confermate dallo stesso RZA, il quale ha raccontato il lavoro che ci è stato finora da parte della moglie di ODB e di suo cugino Rayshawn: «Lui e la moglie di Ol’ Dirty Bastard hanno parlato a lungo, Rayshawn ha un copione molto interessante».
Robert Diggs (RZA) inoltre ha definito “pretty fucking cool” un video teaser montato dal cugino della durata di 12 minuti. Sempre lui, aggiunge «Potrebbe avere seriamente qualcosa tra le mani, è la cosa migliore che ho visto finora».
Lo stesso RZA poi ha detto che suo cugino Rayshawn ha chiesto lui di dirigere il film, ma di sentirsi insicuro all’idea di farlo. Ma allo stesso tempo ha detto «Ci sono poche persone che conoscono Ol’ Dirty Bastard come me: non mi dispiacerebbe dirigere il film, come allo stesso tempo non mi dispiacerebbe non farlo».
Oltre alle questioni con la legge, Ol’ Dirty Bastard ebbe un grave problema con la droga, che fu causa della sua prematura scomparsa. Morì il 13 novembre 2004, due giorni prima del suo 36° compleanno, per complicazioni cardiache dovute ad overdose di cocaina e di tramadol, medicinale a base di oppiacei. L’autopsia confermò in seguito che l’overdose fu accidentale.
Sempre Buddha Monk, ricordando il suo amico: «Lo stile di Ol’ Dirty Bastard era unico. La sua rima passava da essere biascicata a quasi un ringhio, anche gridata e a volte canticchiata, molto spesso nello stesso verso».
Proprio come il suo stile di rap, ODB alternava buone azioni (come quando salvò una bambina rimasta intrappolata in un incidente d’auto) ad altri momenti bui, come ad esempio il 1 gennaio 1999: fermato ad un posto di blocco, apparentemente sparò due colpi di arma da fuoco contro gli agenti di polizia, venendo accusato in seguito di tentato omicidio.
Tante peculiarità di un artista, ricordato sia per i suoi problemi con la legge, sia per essere stato a suo modo un grande personaggio nella cultura Hip-Hop e Rap. Una persona che faceva parlare di sé nel bene o nel male, Ol’ Dirty Bastard, live and uncut.
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