E’ autunno. Cascano i maroni, seccano i piselli e migrano gli uccelli. Le giornate si accorciano e si va fuori stagione per le gitarelle fuori porta. Quindi, giusto per sentirsi politicamente impegnati senza frangersi i coglioni su retrospettive di antropologia visuale (foto di tette moscie di qualche tribù africana ricoperte di mosche) si va a fare una bella passeggiata in piazza a manifestare per cose che non si capiscono, oltretutto senza altri effetti se non dimostrare a chiunque abbia gli occhi per guardare che manca completamente la capacità di percepire (non analizzare: PERCEPIRE) la complessità del problema affrontato (fonti: Qui, Quo, Qua, Nonna Papera e Zio Rapepino). Quest’anno visto che la Sagra del Pesce Fritto di Coltaro (PR) era già presa, come obiettivo è stato scelto il Presidente del Consiglio. Chi manifestava? Studenti, principalmente. I numeri? Attorno alle ventimila persone. Perché? Ecco, questa è una domanda divertente. C’erano quelli che manifestavano per l’uscita “choosy” della Fornero (sacrosanta se provate ad andare a vedere in un qualsiasi centro per la formazione e l’impiego), per la scuola e i suoi tagli (perché il fatto che gli insegnanti italiani guadagnino come gli omonimi inglesi lavorando 100 ore in meno l’anno pare normale), perché fa freddo, piove e soprattutto se ne va l’ultima cosa rimasta legale in Italia: l’ora (ecco, l’ho detto anche per quest’anno così la mia parte mainstream è contenta). Il problema non è riscontrabile nel dissenso e nella sua legittima manifestazione, bensì nella mancanza di contenuto della protesta; essere “contro” qualcosa senza proporre una valida alternativa equivale al comportarsi da idioti. Esempio: sono contrario alla moneta da 2 euro. Propongo di sostituire ogni pagamento con moneta da 2 euro con 2 monete da un euro o multipli equivalenti. Sono contrario a qualcosa, propongo una soluzione sensata, se ne discute. Chi è sceso in piazza invece si è comportato in un modo diverso: “Sono contrario alla moneta da 2 euro e la colpa è delle banche che usano metallo sfruttando la madre terra e dei costi dei questa politica corrotta e di questo sistema marcio; i 2 euro dovrebbero essere sostituiti da due o più monete equivalenti ma senza dare l’esclusiva ad un solo regime monetario che darebbe luogo ad un monopolio signoraggista; ognuno dovrebbe essere libero di pagare in pesos argentini ma non ce lo permettono perché sono uno stato fascista e massonico”. Questo è il risultato delle proteste di piazza, null’altro. E non credo sia giusto riscontrare colpe nel sistema dell’istruzione o nei media, ma semplicemente nella stupidità delle persone. Ricordiamoci sempre che l’Italia è la patria dell’Altrismo, sono sempre i grandi redditi che devono pagare, i piccoli evasori, i pensionati dovrebbero fare sacrifici, gli operai, gli studenti, prendete una qualsiasi parte sociale e vi risponderà che a pagare devono essere gli Altri. E sapete una cosa? Hanno ragione. Tutti come Stato, come Comunità, dobbiamo subire gli effetti delle scelte effettuate da persone che sono state elette da noi. E giocare come una squadra. Essere civili. Lottare ogni giorno per rendere questo Paese un luogo migliore. Ma questo presuppone sacrificio, sforzo, impegno. Meglio che se ne occupino gli Altri.