Il Natale, o i Saturnali per gli alternativi tra voi, si sta inesorabilmente avvicinando. Ora, se avete meno di dodici anni, probabilmente è un’ottima notizia, ma per gli altri il periodo natalizio è una piaga, un supplizio di Sisifo che si ripete ogni anno con le stesse modalità.
Ecco dunque i sei motivi per cui ogni Natale è una guerra.

LA GUERRA PIÙ DODALEEEEEEEEEEEEEEH!!!!

1. È una festa rovinafamiglie Ogni famiglia ha i propri equilibri interni, che normalmente seguono la regola “tu non rompi il cazzo a me, io non lo rompo a te”, con le dovute variabili del caso. Non è certo il procedimento migliore per garantire una convivenza pacifica, ma di norma funziona.  A Natale questo meccanismo va a donnine allegre. Gente che non vedi mai durante il corso dell’anno (e ci sarà un motivo) si riversa a casa tua, o tu sei costretto a guidare per 847 km per andare a trovare i nonni a Busto Garolfo, dove troverai il resto del parentame. Nel caso fortuito in cui la tua famiglia abbia pochi parenti o comunque tu riesca ad evitare l’adunata, sarà il tuo stesso nucleo familiare a farti uscire di testa, visto che normalmente ognuno di voi ha la sua vita e non state a contatto per tutta la santa giornata. Senza contare i problemi che insorgono nelle famiglie che hanno affrontato un divorzio.
   Vivi da solo e credi di aver evitato il bordello? Pensaci bene, perchè agli occhi di tutti sarai visto come il fratello bastardo del Grinch. Tutto questo perchè nessuno ha le palle di dire agli altri, che magari ognuno dovrebbe decidere di passare il Natale con chi gli pare e come gli pare, invece di finire a fare a botte o a litigare o a sopportare con un sorriso i peggiori idioti della nostra genealogia. Il che ci conduce al punto due.
2. Scatena la fiera dell’ipocrisia e della banalità La quantità di frasi su quanto sia bello il Natale o su quanto sia diventato uno schifo commerciale sono inversamente proporzionali al numero di giorni che mancano al 25 Dicembre, per culminare nel gran cenone/pranzo di natale (a seconda del vostro orientamento gastronomico) con i classici dei classici, ovvero il valore della famigghia, non c’è più spirito, ormai si fa solo per i regali, pensiamo a chi sta peggio.
   Il fatto che ci sia chi inveisce contro il Natale come chi lo glorifica come il momento più MAGGICO dell’anno, non basta a creare due schieramenti opposti, poichè sono tutti riuniti sotto la grande bandiera della Fuffa. A Natale la Fuffa regna sovrana, dalle frasi di circostanza, alla già citata ipocrisia in famiglia, per concludere ovviamente nell’infuffimento più totale dei media e dello spazio pubblico in genere. Anche questo articolo fa parte della Fuffa, bisogna essere sinceri.
   Più o meno come tutto il resto dell’anno, solo peggio. E con più lucine.
3. Anche nei paesini di 150 abitanti inspiegabilmente c’è bordello. Ovunque. Le case esplodono e la gente si riversa per le strade. Tutti i negozi sono presi d’assalto, anche per comprare un chilo di pane devi fare richiesta in carta bollata. La gente in lista per i trapianti di fegato verrà operata prima che sia il tuo turno. Non ci si può muovere in mezzo al traffico, parzialmente grazie al fatto che già dal 13 Novembre l’amministrazione comunale mette luminarie, operazione che terrà le strade intasate fino a Gennaio. Allora ti viene da chiederti: perchè mi trovo in uno stupidissimo centro commerciale invece di stare a casa a bermi uno scotch davanti al camino? Per colpa del punto quattro, ecco perchè.
4. Non sai mai se ti faranno o meno un regalo I regali. A parte quelle tre persone a cui tieni davvero su questo pianeta, il resto delle tue conoscenze è una massa informe di zombie a cui DEVI fare un regalo. Oppure no, visto che loro non te l’hanno fatto e non avranno nemmeno la decenza di inventare una scusa. Ma si tratta sempre di un confronto psicologico che ti logora, sei sei una persona che tiene ai buoni rapporti umani. In più, se non sei ricco in modo indecente, devi comunque cercare di avere delle spese contenute. Se sei ricco in modo indecente, cosa stai leggendo a fare questo articolo? Compra un carrarmato e vai a fare derapate.
   

   Se non state facendo questo, è un Natale sprecato.

5. Se sei già depresso, è il peggiore periodo dell’anno
   L’atmosfera natalizia, con la sua allegria a buon mercato e le fintissime famiglie Mattel felici e spensierate possono davvero far girare gli zebedei anche a chi sta discretamente bene di testa, figuriamoci a chi ha già un piede nella fossa. Tuttavia,  il tasso di suicidio non si alza poi così tanto in questo periodo. Il fatto che questa festività cada d’Inverno e che includa incontri con cari che potresti non avere (o che hai ma sono persone orribili), soldi che potrebbero non bastare e cibo che potresti non mangiare non aiuta, comunque. Ma non preoccupatevi, c’è San Valentino che fa piazza pulita dei sopravvissuti.
6. L’aspetto religioso
   Sappiamo tutti ormai che del Cristianesimo non c’è più traccia nel Natale, anche se Babbo Natale assomiglia un sacco a Dio per molte sue caratteristiche (ricambio generazionale, bitches).
   A questo punto potremmo anche evitare di ammantare di religiosità la festa, almeno saremmo più coerenti. E invece no.
   Ci sono atei e bestemmiatori che diventano uomini timorati di Dio, faide tra nonne e nipoti, dispute sul presepe e sull’albero, la messa di mezzanotte, il bambin Gesù, le già citate chiacchere “Capitalismo VS Cristianesimo”. Ci sono comizi sul perchè a Natale bisogna essere tutti più buoni, e dato che ad ogni alfa deve corrispondere un omega, all’angolo rosso abbiamo i simpaticoni che ogni anno fanno le stesse battute sulla nascita di Gesù. A proposito, buon compleanno GESUGGRISTO.

La morale della favola è che da questo conflitto si può uscire vinvitori, ma  non illesi. Ogni anno sopravviviamo ad una guerra, ricordando con l’orrore di un reduce del Vietnam le immagini terribili del conflitto. Come ad esempio il Natale del ’98 quando abbiamo visto la nonna nuda in bagno, o il racconto di nostro Padre che narra come nell’81 lo Zio Giangianni abbia spaccato il tabellone di legno massello della tombola sul cranio di Zia Gioacchina.
C’è però un punto a favore del Natale, la sua vera essenza, ciò che ce lo rende comunque sopportabile e fà sì che lo aspettiamo, in un modo o nell’altro. Si mangia, si beve e non si fa un cazzo, o come cantano gli Sfregio, è  “Un’altra scusa per potersi devastare”. Una sorta di qualificazioni per Capodanno.
Christmas. Christmas never changes.

Lui sì che ha capito tutto.