Stavo effettuando alcune ricerche su Google Trends quando è avvenuto un miracolo, un’apparizione, un chiaro Segno della potenza di Dio (sempre sia lodato). Leggete questa storia e diffondete il Verbo, affinché il 2014 sia l’anno del ritorno all’unica e vera religione, quella Cristiana Cattolica.
Stavo meditando su un articolo riguardante l’efficienza dei mercati finanziari. L’ipotesi spesso accettata per grossolana comodità vuole che i rendimenti dei titoli riflettano tutte le informazioni disponibili pubblicamente agli operatori, e che dunque non esistano possibilità di extra-profitto su azioni sopra o sottovalutate. Se fosse vera quest’ipotesi, dovremmo osservare un costante random walk dei listini; in altre parole sarebbe impossibile notare andamenti o episodi costanti nel tempo. Se mai fossero esistiti, gli operatori dovrebbero già aspettarseli, di fatto annullandoli con corrispondenti acquisti e vendite.
Nel corso dei decenni i ricercatori hanno tuttavia osservato l’esistenza di fenomeni che smentiscono la random walk e di conseguenza l’efficienza dei mercati. Uno di questi è l’effetto gennaio. Si è infatti notato che i rendimenti dei titoli tendono a crescere tra dicembre e gennaio. La motivazione di questo fenomeno non è unica: forse la più dibattuta (Keim 1986) sostiene che gli azionisti vendono a fine anno le proprie partecipazioni in modo da realizzare perdite deducibili nella dichiarazione dei redditi; poi, a gennaio, ripristinano il portafogli ricomprando i titoli. Tale spiegazione risulta però inesatta dal momento che l’effetto gennaio è stato rilevato anche nei paesi dove si possono dedurre anche le perdite potenziali (dove quindi non è necessario vendere i titoli per realizzare perdite deducibili). Incuriosito da questo fenomeno, ho deciso di verificarne l’esistenza anche su mercati diversi da quello finanziario. Quando non so dove andare a parare, decido di andare a colpo sicuro: analizzo la religione cattolica.
Come possiamo capire quanto i fedeli si rivolgono a Dio nel corso di un anno? Purtroppo non abbiamo alcun contatore di preghiere, né sappiamo esattamente quante persone vanno a messa ogni domenica (le statistiche ci informano soltanto di un lento e progressivo calo negli anni). A questo punto non ci rimane che affidarci al più grande contatore di richieste: Google.
Questo è il grafico di Google Trends che spiega quante volte è stata cercato Gesù Cristo in Italia nel corso degli anni:
Evidentemente la random walk non è rispettata. Osservate come ogni anno si assista a due picchi di ricerca; non ci vuole un genio per capire quando questi avvengono: a Natale e a Pasqua. Considerando che Gesù è la base della religione Cristiana, ne deriva che il mercato a cui appartiene è fondamentalmente inefficiente. Gli investitori sono di conseguenza anch’essi inefficienti, ricordandosi di essere cattolici soltanto durante le Feste e rifiutando di adottare una posizione decente e intelligente. Per rientrare nelle grazie del Signore basterebbe infatti concentrare le preghiere durante l’estate, in coincidenza della sacca negativa del grafico: in quel periodo, dove tutti sono più spensierati, è infatti presumibile che le nostre domande abbiano più probabilità di essere ascoltate. In maniera opposta bisognerebbe evitare di rivolgersi a Gesù a Natale e a Pasqua, come dire: “Guarda, davvero, sono apposto così, la vita che mi hai dato è bella e non ho bisogno di nient’altro da te. Grazie, sei un grande.”.
Molto più efficiente è il mercato dei satanisti. Come mostra il grafico sottostante, non esiste un momento chiave in cui ricercare Belzebù: la parola “Diavolo” è infatti raffigurata da una linea tendenzialmente piatta, con piccoli picchi assolutamente casuali.
Ovvero: non si è mai “satanisti della Domenica”, ma si è satanisti per Fede e con costanza.
Proprio mentre pensavo a quest’ultima frase, la mano del Signore è caduta su di me, anzi, sulla tastiera e ha lanciato un’ultima query sulla figura “Mary”, madre di Dio. Qui sotto lo sconvolgente risultato:
L’andamento a M di Gesù è ora affiancato dal trend a M di Maria. Di fatto è come se il primo fosse stato copiato e traslato in avanti. In questo modo le sacche negative del primo sono perfettamente pareggiate dai picchi della seconda (registrati sempre a maggio e a settembre): il risultato finale è un mercato dove le deviazioni standard si annullano e l’equilibrio totale è costante nel tempo. MIRACOLO!
Osservate infine come la linea rossa sia praticamente sempre superiore a quella blu. L’apporto di Maria è quindi doppio: da un lato azzera il rischio specifico dei titoli in portafoglio (così come giustamente vuole la dottrina del CAPM); dall’altro incrementa significativamente il rendimento medio del portafoglio stesso. La figura femminile – nonostante sia stata relegata a ruolo marginale nella storia delle religioni – è dunque più che importante per la Fede Cattolica: anzi, è decisiva. I grafici ne portano un’evidenza comprovata: da oggi in avanti chiameremo questo fenomeno effetto doppia M.
…Oddio, e se la doppia M stesse per “Maria Maddalena“? Forse non esiste Gesù, non esiste Maria: il vero Dio è colei che abbiam sempre creduto essere una prostituta redenta. Il Santo Graafico ha disvelato il mistero: osanna Maria Maddalena!
Per quelli che la partita doppia è andare allo stadio ubriachi. Prendo un libro o un giornale di economia, lo apro a caso, leggo e – qualche volta – capisco l'argomento, infine lo derido. Prima era il mio metodo di studio, adesso ci scrivo articoli. Sono Dan Marinos, e per paura che mi ritirino la laurea mantengo l’anonimato.
24 Dicembre 2016
26 Novembre 2016
23 Ottobre 2016
8 Luglio 2014
Per quelli che la partita doppia è andare allo stadio ubriachi. Prendo un libro o un giornale di economia, lo apro a caso, leggo e – qualche volta – capisco l'argomento, infine lo derido. Prima era il mio metodo di studio, adesso ci scrivo articoli. Sono Dan Marinos, e per paura che mi ritirino la laurea mantengo l’anonimato.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.