Nani, Elfi, Umani, Orchi; chiunque abbia una certa affinità con il genere fantasy ricorderà con nostalgia il 2002, anno glorioso per il genere in qualsiasi ambito:
nelle sale cinematografiche americane usciva “Le Due Torri” capitolo di mezzo della trilogia del “Signore degli Anelli”, i Manowar davano alle stampe il loro sesto album (Warriors of the World) e la Blizzard pubblicava Warcraft 3:Reign of Chaos, prima pietra di quel brand colossale che sarebbe diventato lo stesso Warcraft.
Eppure in tutta questa abbondanza giaceva, inosservata, una piccola gemma del genere RTS (sequel di un semisconosciuto gioco del 1999) pubblicata da una piccola casa canadese, la Strategy First, che rapì il cuore di molti appassionati: Disciples 2.
Trama
“Bethrezen sta morendo”, con queste parole comincia il filmato introduttivo del gioco.
Angelo prediletto del Grande Padre, Bethrezen è il creatore del mondo dove la nostra storia ha luogo; ogni dio ha concorso nel creare questo mondo, generando gli esseri viventi, ma il Padre aveva occhi solo per il suo prediletto.
Così gli altri dei, invidiosi, scatenarono il caos sul mondo ed il Grande Padre, adirato, gettò Bethrezen nel cuore incandescente del mondo; qui egli cova rabbia ed odio ed è deciso a vendicarsi di chi lo ha così crudelmente punito.
Gameplay
Il gioco è ambientato nel regno fittizio di Nevendaar dove 4 fazioni sono in uno stato di guerra costante, esse sono: l’Impero degli umani, i Clan delle Montagne dei nani, la Legione dei Dannati e le Orde Non-Morte.
Una volta scelta la fazione iniziale quindi, starà a noi portare a compimento il destino di questa completando gli scenari che ci si porranno davanti; un destino fatto di epiche battaglie e potenti eserciti da guidare alla vittoria.
Di ogni fazione sarà possibile scegliere, ad inizio campagna, difficoltà della stessa e classe del nostro Lord: Signore della Magia, Signore della Guerra o Maestro della Gilda con abilità specifiche; oltre che nome e ritratto.
Il gioco si svolgerà a turni, dove ogni turno equivale ad un giorno di gioco.
Nella mappa del mondo avremo ulteriori razze neutrali che fungeranno da mob, vettori di preziosi punti esperienza utili a far salire di livello le nostre unità.
Punto focale di ogni partita infatti (a parte il conseguimento degli obiettivi di missione) sarà lo sviluppo di unità ed eroi e della nostra capitale; in essa infatti potremmo costruire edifici, utili a sbloccare gli stadi successivi delle nostre unità nel loro albero evolutivo (con più scelte di evoluzione possibili) e la ricerca di magie offensive e difensive utili nel corso del gioco, a patto di avere le quantità richieste di cristalli prima per essere ricercate e poi per essere lanciate.
Il gioco conta infatti 5 risorse: oro e 4 tipi di cristalli differenti, con questi ultimi utilizzabili esclusivamente per la ricerca e il lancio di magie.
L’aumento di livello del nostro eroe invece porterà, oltre al miglioramento delle sue statistiche, all’ottenimento di abilità specifiche (aumento di unità supportate nel party, aumento di punti movimento, possibilità di equipaggiare certi oggetti).
Le battaglie infatti non saranno altro che uno scontro fra due party differenti di unità composti sia da sole unità di base o evolute, nel caso dei mob, o unità ed un leader specifico, nel caso del giocatore o della CPU.
L’eroe potrà inoltre portare con se, oltre ad oggetti equipaggiabili, pozioni e globi magici, questi ultimi hanno bisogno però della abilità specifica, da utilizzare nel corso del combattimento per curare le proprie unità o colpire i nemici.
Interessante è inoltre il modo in cui possono essere controllate le risorse: sulla mappa infatti sono visibili miniere d’oro o giacimenti di cristalli, i quali possono essere controllate solo se il terreno sotto di loro appartiene alla vostra fazione.
Per fare ciò esistono due metodi: quello lento prevede che il vostro terreno arrivi pian piano ad inglobare la risorsa in questione (ogni inizio turno infatti i vostri territori aumenteranno la loro ampiezza di un certo grado) oppure piantando delle aste, abilità possibile per l’eroe “Campione”, al modico prezzo di 150 monete d’oro (aste che però possono essere distrutte e rimpiazzate dagli stessi eroi avversari).
Durante la partita infatti sarà possibile reclutare fino a 5 tipi di eroi: mago, guerriero, scout, campione e ladro (che richiede la costruzione della gilda nella capitale per essere reclutato ed ha più azioni da compiere qualora il nostro leader sia un Maestro della Gilda).
È presente anche componente diplomatica con cui intessere alleanze o dichiarare guerra o scambiare varie risorse e magie.
Il sistema di movimento delle unità, basato sulla decisione di un percorso tramite mouse, può essere però dannatamente seccante a causa di doppi click erronei che possono generare rotte mortali per le vostre unità.
Scatena i tuoi campioni contro mostri leggendari
Grafica
La grafica del gioco è funzionale, non brilla per eccellenza o innovazione ma fa il suo sporco lavoro ovvero mantenere un tono consono alla ambientazione di gioco (con grafiche caratteristiche per ogni razza) senza risultare sgradevole o troppo pixellosa; risulta però datata rispetto a giochi di quel periodo, più simile ad un gioco della serie “Might & Magic” che ad un “Warcraft”.
Un plauso inoltre va dato alla componente artistica del gioco: le miniature dei personaggi e delle unità, oltre che il concept di eroi e nemici, e le illustrazioni presenti nel gioco sono bellissime e perfettamente centrate nella ambientazione di gioco.
Ci sono però delle pecche: la risoluzione è fissata ad 800×600 e non è possibile modificarla in alcun modo e questo rende difficile nella mappa di gioco discernere le vari unità presenti su essa (essendo molto colorata e piena di dettagli, gruppi di unità possono sfuggire se non si guarda attentamente).
Le mappe di gioco appagano la vista per colori e dettagli.
Sonoro
Come ogni buona ambientazione fantasy che si rispetti, la colonna sonora verte su due concetti semplicissimi: epicità e grandezza.
Con musiche evocative e profonde si ha un senso di epicità e magia che rende il gioco immersivo e coinvolgente.
Il tono cupo del gioco è quindi mantenuto perfettamente sia dal punto di vista visivo che sonoro.
Esempi di sonoro del gioco possono essere questi: Menù iniziale, Mappa di gioco, Battaglia.
Potenzia il tuo eroe con i loot che troverai nel corso della tua avventura
Difficoltà
La difficoltà del gioco è abbastanza bilanciata (con 4 livelli di difficoltà) permettendo anche ad i giocatori meno scafati del genere di poter godere del titolo; ciò nonostante alcuni aspetti del gioco possono risultare abbastanza pesanti.
Sarà necessario salvare e ricaricare spessissimo, nonostante comunque una funzione di auto salvataggio ad ogni fine turno, poiché ogni movimento sbagliato potrà portare alla distruzione del party e la durata delle partite sarà molto lunga sia per il genere in sé sia per l’evoluzione delle nostre unità (le battaglie per acquisire esperienza possono risultare molto ostiche o, al contrario, poco onerose in termini di esperienza guadagnata).
Recluta ed evolvi le tue unità per distruggere i tuoi avversari
Longevità
Come tutti gli RTS la longevità è molto alta: oltre alla campagna (che svariate espansioni del gioco ampliano) e la partita secca in single player avremo una modalità multiplayer con cui sfidare (in locale o online) avversari ed amici e la possibilità di importare scenari custom creati da noi o da altre persone.
Un grosso difetto del titolo è la presenza di ben 7 espansioni del gioco, pubblicate fra il 2002 ed il 2006, alcune delle quali assolutamente ridondanti: una Collector’s Edition contenente un gioco di carte e 5 quest aggiuntive (presenti anche nella gold), Servants of dark/Guardians of Light contenenti la campagna originale e missioni aggiuntive (le espansioni non si aggiungono al gioco di base, ma se si installano assieme formano il contenuto della espansione Gallean’s Return), Rise of the Elves che aggiunge una ulteriore razza giocabile (l’Alleanza elfica) oltre alla campagna originale, Gallean’s Return che è fusione delle espansioni sopracitate e contiene la campagna originale, Gold Edition che contiene tutti i contenuti sopracitati più 5 scenari bonus e Rise of the Elves Gold, una rerelease della stessa espansione con una mini campagna aggiuntiva di 4 missioni.
Inoltre solo le copie fisiche del gioco vendute all’uscita contengono la localizzazione italiana che non è presente in digitale.
Amplia la tua capitale per sbloccare potenziamenti e magie
Considerazioni Finali
Disciples 2: Dark Prophecy risulta quindi un gioco godibile ed immersivo, adatto a chi preferisce un gioco lento e con una forte componente visiva e sonora che ben miscela il combattimento all’esplorazione.
Con una buona longevità e rigiocabilità è un must per chiunque adori il genere strategico e con il multiplayer sarà possibile sfidare i vostri amici per il dominio di Nevendaar.
Che vinca il migliore.
Gioco a pallacanestro da quando ho 5 anni e mi piacciono i libri scritti da gente morta almeno un secolo fa. Per il resto tutto bene.
23 Ottobre 2017
30 Maggio 2017
30 Maggio 2017
18 Maggio 2017
7 Maggio 2017
Gioco a pallacanestro da quando ho 5 anni e mi piacciono i libri scritti da gente morta almeno un secolo fa. Per il resto tutto bene.
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