Buongiorno, sono Cat.
Ho delle opinioni scomode e questo articolo potrebbe suscitare in voi un moto di rabbia inconsulta, ed è per questo che da brava coniglia mi nascondo dietro al mio comodissimo pseudonimo.
Ormai da qualche settimana continuo a sentire un vociare indistinto, una sorta di ronzio fastidioso. Problemi d’orecchio penserete, io credo di no. Ma partiamo dall’inizio.
50 sfumature di grigio (e tutti gli altri), un libro che ha fatto la storia dell’inutilità umana. Trama: una sfigata conosce un figone pensando che non farà mai per lei, il figone la contatta improvvisamente per farle firmare un contratto dove si farà annichilire per soddisfare i suoi strani desideri sessuali, lei ci sta, lui si innamora, lei è già cotta a puntino dall’inizio del libro, scopano a manetta, si sposano, fine. Una trama avvincente, una modalità di racconto molto particolareggiata, al punto che sappiamo anche il numero esatto di peli del culo della protagonista.
Ma la parte più bella viene dopo, quando folle di donnicciole entusiaste osannano questo libro, riproducendo lo strano fenomeno che si era verificato all’uscita del ben noto “Codice Da Vinci”, dove sono stati costretti a smentire gran parte delle frescacce contenute in quel libretto di avventura perchè ormai il volgo si era convinto che la nuova Bibbia fosse racchiusa in quelle pagine.
Donne che osannano la parità dei sessi ma sognano il principe azzurro con manette e mutande di pelle nera, salvo poi battersi per l’emancipazione femminile. Ovviamente le giustificazioni sono disparate: si parte da una voglia di sessualità libera in tutte le sue forme e perversioni per arrivare poi a disquisire su quanto sia figo il personaggio di quel libro, quel Mister Grey che di figo ha solo il fatto di avere un cognome uguale a una nota marca di foglietti salvacolore.
Ma parliamo di vita vera, cominciamo ad affrontare la realtà. Ci sono ragazze che si vergognano di spogliarsi con la luce accesa, ma poi vorrebbero essere legate. Ce ne sono altre che “io lo faccio solo alla missionario” e poi vorrebbero un guinzaglio al collo e una ciotolina per lappare il latte ai piedi del letto. E ce ne sono altre, molte, che stanno male per amore perché magari l’ex bastardo di turno gli ha fatto le corna (o si suppone che le abbia fatte), e nonostante ciò continuano a sognare un gatto a nove code.
Cosa c’è di sbagliato in tutto ciò?! Ve lo dico io, qui ci siamo bevute il cervello.
Non bestemmio perché sono una persona fine, ma ZIO PORCO, non faccio altro che sentire fighette che si lamentano dello stronzo di turno, salvo poi andarsi a leggere un mare di porcate scritte da una cretina obesa che probabilmente non sa nemmeno come è fatto un pisello. Volete dei racconti erotici?? Vi prego, non leggetevi quelli. Tutte scandalizzate per i 100 colpi di spazzola di Melissa P., e adesso vi sciogliete come Polaretti con tre dicasi TRE librettini che sono tali e quali se non peggio? E sia ben chiaro, nemmeno Melissa mi è piaciuta.
Sto divagando probabilmente, ma credo che una lettura costruttiva sia magari un libretto della Littizzetto, che ti fa ridere ma ti fa anche pensare.
Gli uomini in generale credo che ci somiglino più di quello che pensiamo: sono insicuri quanto noi e vogliono che qualcuno gli dica che gli si è allungato il pippolo quanto noi vogliamo sentirci dire che siamo dimagrite. Inoltre questi racconti sono ingannevoli, ti raccontano il sesso come se fosse una cosa da perdere definitivamente l’uso della cervice. Un esempio? Fare l’amore è bello, per carità, ma secondo queste scrittrici MALATE, ogni qualvolta che una donna viene toccata letteralmente urla per il susseguirsi di emozioni fortissime che si scatenano modello bomba nucleare. Estratto:
“Oh, Signore.” Mi prende il piede sinistro, mi piega il ginocchio e si porta il piede alla bocca. Osservando ogni mia reazione, mi bacia le dita una alla volta e poi le morde tutte con delicatezza. Quando arriva al quinto dito, morde più forte, e io mugolo, fremente. Mi fa scivolare la lingua sul collo del piede, e non riesco più a guardarlo: è troppo erotico. Sto per prendere fuoco. Chiudendo gli occhi, cerco di assorbire e metabolizzare tutte le sensazIoni che lui sta creando. Mi bacia la caviglia, il polpaccio, il ginocchio, fermandosi appena sopra. Poi passa al piede destro, ripetendo tutto quell’incredibile processo di seduzione. “Oh, ti prego” gemo quando mi morde il quinto dito, una sensazione che mi arriva allo stomaco. “Bisogna essere pazienti, Miss Steele” sussurra. Stavolta non si ferma al ginocchio, ma continua nell’interno coscia, allargandomi le gambe. Capisco cosa sta per fare, e una parte di me vorrebbe respingerlo perché mi vergogno. Ha intenzione di baciarmi proprio lì! Lo so. Un’altra parte di me invece freme per l’impazienza. Passa all’altro ginocchio e mi semina la coscia di baci, lecca, succhia e quando arriva in mezzo alle gambe, mi sfiora il sesso con il naso, in un tocco dolce, molto delicato… Guaisco: “Oddio.”
Ringrazio il post.it per il gradevole estratto, volutamente copiato e incollato.
Se mi mordono con delicatezza le dita dei piedi tiro su un salto che buco il soffitto, salvo poi sghignazzare per mezz’ora. Una lingua sul collo del piede mi fa solletico e basta, e non ho volutamente considerato il fatto che i piedi possano puzzare. Guardare uno che fa una cosa del genere non è erotico, mi fa venire in mente un cane che mi lecca i piedi, e rido. L’interno coscia è una zona molto sensibile, e se uno va a baciarlo, si scatena l’effetto tenaglia: chiudo e chi rimane incastrato sono cazzi suoi, visto che mi sta facendo sbellicare da quaranta minuti. Ma la parte più bella arriva alla fine, quando lei GUAISCE. Non oso immaginare cosa farà alla fine, probabilmente scodinzolerà oppure riporterà indietro la pallina!
Seriamente ragazze come fa a piacervi una roba del genere? Quando poi il vostro fidanzato/trombamico/pincopallo , sotto le vostre pressanti richieste si deciderà a leccarvi il pollicione del piede fino ad arrivare al mignolone, come farete a trattenere le risate e la voglia di distruggergli il setto nasale a pedate?! Non me la spiego.
Ma soprattutto, come fa a piacervi l’idea di un uomo che vi schiavizza e vi fa rivivere dei momenti similari a quelli che si possono incontrare nei pornazzi da quattro soldi presi alla Blockbuster in notturna?! Non sono una fiera sostenitrice dei sentimenti ad ogni costo, però lasciatevelo dire: avete rotto le palle con ‘sto cavolo di libro. Se dovessi sentire ancora qualcuna che me ne parla bene giuro che la prendo a scarpate, ma prima però gli farò leccare i ditoni dal cane, chissà che non le piaccia.
Adieu.
Cat
16 Aprile 2017
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17 Agosto 2016
2 Agosto 2016
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