Il pareggio di ieri sera per il Chelsea ha il sapore di una vittoria. Con il pareggio conquistato a Liverpool, i Blues si portano a sei punti dalle seconde classificate – Tottenham ed Arsenal a parimerito – con il solo scontro diretto con i Gunners da giocare sabato. Ma, pur nella sicurezza delle mura casalinghe, mentre Conte costringeva Klopp sul punteggio di parità, l’Arsenal perdeva contro il modesto Watford (tredicesimo e reduce da due pareggi e due sconfitte). Insieme alla possibilità di recuperare due punti sul Chelsea, con ogni probabilità sugli spalti dell’Emirates in molti avranno visto allontanarsi anche le speranze di vincere la Premier League.
Al netto della partita di Anfield, chi parlerà di statistiche lo farà mancando il punto del discorso. Anche per i cultori del bel gioco sarà difficile negare che la partita del Chelsea abbia rasentato la perfezione. Il possesso palla, che premia il Liverpool, tradisce l’andamento del match. Tolta la rete del pareggio di Wijnaldum e un’occasione sprecata da Firmino, la solida metà campo dei Blues ha annichilito qualunque tentativo di minaccia offensiva di una squadra che dell’attacco ha fatto la propria arma. Migliore interprete del reparto centrale è stato Kanté, capace al contempo di soffocare il genio di Coutinho, pressare instancabilmente gli avversari ed impostare le ripartenze dei suoi. Solo un’impressionante prestazione di David Luiz (smentite le polemiche sul suo ritorno) gli ha tolto il premio di migliore in campo. Oltre alla punizione del momentaneo vantaggio, durante il primo tempo Luiz ha vinto ogni contrasto cui ha preso parte.
Con il pareggio a reti inviolate tra Tottenham e Sunderland, tornano alla mente le parole di Pochettino all’alba della vittoria dei suoi Spurs contro il Chelsea:
Per avere speranze, dobbiamo vincere entrambe le partite contro Sunderland e Middlesbrough; se non riusciremo a farlo, credo sarà difficile fermarli.
Intanto, molto lontano da Liverpool, la vittoria del Watford sull’Arsenal è parsa come un soffio d’aria gelida sull’ormai debole fiamma delle speranze dei Gunners. Non solo per i punti di distacco, che ora sono 6, ma anche per gli infortuni di alcuni giocatori chiave come Santi Cazorla e Aaron Ramsey, da tempo ormai perseguitato da frequenti problemi muscolari. Mentre Elneny è impegnato in Coppa d’Africa, anche Oxlade-Chamberlain sembra non essere al massimo della forma. A tre giorni dallo scontro diretto contro il Chelsea, questo problema sommato ad un inevitabile abbassamento del morale potrebbe essere determinante per consegnare definitivamente il titolo nelle mani di Conte. Yours for the taking, dicono in Inghilterra in queste situazioni. Il premio è lì, ad un passo. Basta allungare le mani e non inciampare nell’afferrarlo.
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