Salve, mestruati ! Come va ?
Se hai effettivamente risposto davanti al monitor, sei una persona triste e sola, la mia era solo una domanda retorica che mi serviva da pseudo-introduzione allo scritto.
Poco tempo fa c’è stato il raduno a Lucca.
Volevo scusarmi perché non sono riuscito a trovarvi (il mio senso dell’orientamento è pari a quello di un opossum impagliato), quindi, per farmi perdonare, here’s a picture of a girl in a bra .
Se, speranzosi, prima di cliccare il link, avete pensato “sarà Yvonne ???”…beh, no.
Magari.
Ma passiamo all’argomento principale. FACEBOOK . O “Grugnotomo”, l’appellativo che preferisco.
Quando mi è venuta l’idea per l’articolo ho rosicato a bestia perché ho scoperto ( a 2 giorni dalla consegna, :genius: ) che ci sono già un casino di articoli su facebook, molto probabilmente tutti migliori del mio.
Però ci tenevo a esprimere il mio parere personale…o meglio, non avevo tempo per creare un nuovo articolo in così poco tempo.
Innanzitutto, cos’è facebook ?
Facebook è un social network inventato da Mark Zuckerberg nel febbraio del 2004.
A cosa serve ? è un bene o un male ? Ci sono sempre state molte controversie sulla questione.
Facebook è un sito le cui funzioni principali sono (o dovrebbero essere) comunicare, ritrovare persone del passato e conoscerne nuove.
In generale è sempre stato criticato dalla generazione, diciamo, “dei genitori”, e abusato dalla generazione successiva alla nostra, quella spesso denominata “dei bimbiminkia” (o fallomarmocchi, citando ancora una volta Esclamazioni Antiquate).
Perché viene criticato?
Beh, spesso chi critica facebook non lo conosce.
E qui si può sfociare più nel generale: spesso è proprio l’ignoranza che fa scaturire la paura e l’aggressione verso qualcosa che non si conosce.
Tornando a bomba, le critiche più diffuse sono: è una perdita di tempo, distrae i ragazzi dallo studio, nega la comunicazione attuale, è pericoloso perché tramite fb e internet si possono fare incontri spiacevoli .
Per come la penso io, facebook è uno strumento.
Se utilizzato bene può servire, altrimenti può essere dannoso.
L’esempio classico è quello del coltello: puoi sbucciarci la frutta, che è un bene, oppure uccidere una persona, che è generalmente un male.
Come dicevo prima, una delle sue funzioni principale è quella di ritrovare le persone del passato e di conoscere meglio quelle del “presente”.
Questo mi è sembrato molto utile.
Sono riuscito a ritrovare alcuni compagni di classe addirittura delle elementari, e per l’università è fantastico per scambiarsi informazioni e conoscere meglio individui che in genere vedi solo in un contesto didattico.
Una delle critiche che faccio a facebook è che è comodo, ma anche troppo.
In che senso: tramite la chat di facebook si può conversare stando seduti al pc.
Il punto è che se questa conversazione serve per darsi un appuntamento, organizzare eventi, mettersi d’accordo, ok; ma se diventa un sostituto della realtà non va più bene. Alternativa, sì, sostituto, NO.
Fb è comodo per fare conversazioni, specie con persone del sesso opposto con le quali o siete troppo lontani o siete troppo timidi/spaventati/fifoni per parlarci di persona. (codardi!)
In genere tra amici dello stesso sesso la conversazione si limita a “ci vediamo il giorno x alle ore y”, amen. (almeno io coi miei amici faccio così, poi non so voi).
Spesso ci si abitua parlare via monitor, è questo è in parte bello: si ha il tempo di pensare a cosa scrivere, come scriverlo, riflettere sulla risposta data, confrontarsi con qualcuno (tra cui anche Google per errori grammaticali e di sintassi) e quindi, in un certo modo, fare bella figura. Si fanno meno gaffe.
Certo, a meno che non chatti con una bimbominkia del tipo “ciao cm va tt ok io tu k fai hihihihihi i’ma horse” … e secondo me non vale la pena sorbirsi questo aborto lessicale per una scopata (che poi magari è pure jailbait, e là rischi).
Però questa modalità è un po’ triste, fredda…elimina tutte le caratteristiche tipo della comunicazione, tra cui tono di voce, espressioni facciali, segnali non verbali e simili, che sono il prezzo da pagare per avere comodità e tempo per rispondere in maniera adeguata.
Nella realtà, invece, devi abituarti a pensare velocemente.
Per esempio, mentre stai passeggiando con una bella ragazza per le vie della tua città, non puoi esordire dicendo “Shope…chi ? aspetta 2 minuti che lo cerco su google così mi spulcio i punti cardine della sua filosofia e te li illustro così faccio bella figura”.
(trustori)
Ovviamente sto escludendo i casi in cui la persona è fisicamente troppo lontana per parlarci, e facebook in quel caso diventa uno strumento utile.
Facebook è comodo per organizzare gli eventi…l’unica pecca è che tra gli amici c’è sempre chi non lo usa così spesso.
Queste persone non danno la conferma per tempo (oppure non la danno per niente), quindi creare un evento via facebook può diventare un problema a livello organizzativo più che una facilitazione.
Poi devi capire chi è che mette partecipo tanto per, chi lo intende seriamente, chi usa il telefono ma non facebook, ergo non legge l’evento ma si incazza se non lo inviti all’evento chiamandolo, e cose simili. Bisogna gestire piattaforme diverse.
Facebook può essere utile per ottenere informazioni su una persona, o almeno su quelle che curano il proprio profilo e non lo riempiono di cazzate inutili…e già capire ciò è un passo avanti.
Però attenzione: è sbagliatissima la presunzione di chi, stile stalker professionista, sa a memoria il profilo di facebook di una persona e si crede di conoscere tutto di quella persona.
Qui ci sta sempre bene il concetto socratico, storpiato a modo mio, ovvero l’impossibilità del “conosci te stesso”.
Ci sono cose innate di noi che nemmeno noi stessi potremmo mai conoscere.
Quindi nemmeno TU sai chi sei veramente.
Figurati gli altri.
Figurati gli altri…tramite facebook !!!
E vi ricordo che è anche possibile…mentire ! (ricordo divertenti profili fake tipo questo)
Ecco, arriviamo agli account fake, questione minore.
Questa è spesso una preoccupazione dei genitori, che temono che i loro figli possano essere adescati, molestati, hackerati, ecc.
Uno dei più grandi contro di facebook è che può essere una grossa perdita di tempo.
Questo contro però, muta in pro in certe situazioni.
Infatti a volte si trovano delle chicche da LMPOSVMCFOAISMT (vabbè, se siete niubbi cercatelo).
Anche io, trascurando varie altre cose, ci ho passato molto tempo; anzi, alcune cose mi stanno a cuore, tra cui il fatto che certe memes vengano usate in maniera appropriata e non cancerogena…ma non devo dirlo a voi IMDIani, vero ? ifiucnouuataimisterbean GNUOVA MEMA iscdì iscdì icsì nokia trentatre e OVER NAIN TAUSAND !!!1!111oen!eleven 11!!tanti fattoriali.
La questione del tempo perso su facebook è un attimino controversa. Non tanto perché il tempo è perso…è tempo utilizzato, e per i lulz va sempre bene.
Il problema è che spesso non puoi riutilizzare ciò che apprendi come cultura internet in una conversazione, e questo ti rende un po’ “socially awkward penguin”. Ma la questione di battuta di settore è un altro discorso, molto più ampio, e ci tornerò. Se ne avrò voglia.
(vabbè, l’ho citato il concetto, quindi sarebbe crudele non farvi un esempio: don’t drink and derive. Questa solo chi conosce le derivate la capisce. Il settore può riguardare il calcio, certi videogames, ecc. Più ampio è il settore, più gente riderà, meno gente non riderà, meno sembrerai nerd/imbranato, ecc.)
Riassumendo.
PRO:
CONTRO:
Poi, a seconda delle versioni e dell’utilizzo, si possono ottenere pro e contro diversi.
Un ultima cosa che fa sempre ridere è il butthurt di moralisti & co in certi pseudo-thread facebookiani.
I temi/esempi possono essere tantissimi: discriminazioni razziali, morti famose, catastrofi naturali e molti altri.
Considerate questa mia affermazione come una sorta di pomata per alleviare i vostri butthurt:
Pur intersecandosi in vari casi, il piano di facebook ed il piano della realtà sono due piani fottutamente DISTINTI !
Distinti come i saluti che ora vi porgo.
Alla prossima !
P.S.: come bonus per avermi sopportato anche stavolta, ecco una piccola lista di ciò che a me piace chiamare: FACEBOOK FOR DUMMIES
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