Berlusconi è stato condannato. Finalmente la sua fedina penale è sporca. Non si ricandiderà. La sua era è sostanzialmente finita. L’altro giorno guardavo il telegiornale ed ero sopraffatto dalla notizia, è come quando dopo aver scopato sborri in faccia alla tua ragazza urlando, è come quando riesci ad avere l’ultima fetta di torta o quando entri in una casa addobbata per il Natale e senti odore di cannella e di famiglia, non peti e birra rancida come il tuo appartamento, mediamente triste e freddo. Finito il momento di euforia, riposto lo champagne (comprato all’inizio del processo e trasformatosi nel tempo in un Grand Cuvèe da 7mila euro) mi sono guardato attorno e ho visto che l’alternativa al momento più credibile per chi ha voglia di “cambiamento” è Grillo. GRILLO. G-R-I-L-LO. Non si dovrebbe sostenere il pensiero di una persona che per cognome ha un sinonimo di “pene”, ma questo commento sarebbe discriminatorio e razzista, non va più di moda, non sta bene che una persona dica “quello mi sta sul cazzo”. In tempi di Vendola, questioni di misunderstanding sulla figuratività dello starsi sul cazzo sono dietro l’angolo. Dare il proprio voto a chi segue in maniera acritica un guru che predica l’uscita dall’Euro, avendo letto l’articolo di un prestigioso economista sul retro della scatola dei cereali a colazione (fonte: QUI). Il problema non è tanto nel programma, o nella persona, è impossibile seguire una persona che non sbagli mai (e questo spiega anche il mio ateismo). Ci vuole senso critico. E qui, la botta di comunicazione più geniale che abbia mai visto: i poteri forti controllano tutto, anche internet, ergo l’unica fonte attendibile è la mia. L’autoreferenzialità della fonte. E’ come se voi prendeste un pennarello, disegnaste un enorme cazzo su un foglio e lo vendeste come Picasso spiegando al venditore che “Questo tipo di iconicità è rifiutato dal sentire comune e quindi le lobbies dell’arte pluto-giudaico-massoniche non ti diranno mai che questo è un vero Picasso”. E la gente CI CREDE. Il risultato? Una platea sempre più vasta di persone che bevono fiumi di balle e merda come fosse Brunello di Montalcino, da quando diceva di curare il cancro (non ricorda Berlusconi?) a quando promuoveva le mirabolanti capacità della Bio Washball come un piazzista qualsiasi (fonte: QUI) e che rifiuta qualsiasi critica perché mossa da persone in malafede o ignoranti. Il problema non risiede però nel pastore, ma nel gregge: che tu sia grillino, berlusconiano, comunista, fedele religioso, insomma che tu sia una qualsiasi persona che ripone acriticamente la sua fiducia in un qualcosa senza valutarne realmente la bontà, sbagli. I grillini però hanno risolto anche questo problema: danno false soluzioni e false fonti, nel loro genio mistificatore, realizzano interviste a persone escluse dai circuiti ufficiali (e ci sarà un motivo se uno non viene pubblicato no? Magari è incompetente? E qui entra il gioco il complottismo). E’ un sistema pericolosissimo, perché ogni fallimento verrà sempre e invariabilmente imputato al sabotaggio e non alle proprie fallimentari scelte. Non a caso dove i grillini sono andati a comandare (vedi Parma) si sono scontrati con la realtà. E la realtà, nuda e cruda, non può essere mistificata. Altra arma del grillino militante è “ognuno ha il dovere di informarsi”. Giusto. Ma il grillino medio è come mia nonna di 80 anni che difficilmente è in grado di comprendere la differenza tra l’utilizzo di una leva sui tassi d’interesse short per mantenere una posione long sui bund tedeschi e una fetta di torta di mele. Col risultato che il gregge in buona fede si fida della decisione che capisce (quella semplicistica) e vota quella, pensando che sia genuinamente buona e in realtà è una stronzata galattica (tra cui la sopracitata uscita dall’euro). Ora io non so se voterò PD, PDL, Grillo, Sandra Bullock o il movimento naturisti. Mi guardo intorno e l’unica cosa che ho veramente voglia di fare è andare alle primarie del PD e PDL e scrivere sulla scheda “Rivoglio Monti”.
E ricordiamoci che nelle caratteristiche naturali dell’essere umano c’è ovviamente la libertà di scelta, ma non la capacità di esercitarla consapevolmente. Invece, lo sfruttamento, la messa a profitto, sono atteggiamenti tipicamente umani, e spesso si chiama tutto quantoparassitismo anche quello che è un semplice modello d’uso. Ognuno avrà anche il diritto di dire la sua, ma nessuno ha il dovere di prenderla per valida soltanto perchè è espressione di un individuo e, soprattutto, di confondere la parità di possibilità con la parità di capacità.
Umile braccio armato di Frullo. Se avete bisogno di qualcosa, dovete chiedere all'uomo col fucile. Per parlare con me http://ask.fm/ImdiSpina, per richieste particolari inerenti a imdi.it [email protected], per richieste particolari inerenti alla mia persona (n-no homo) [email protected]
8 Maggio 2017
3 Maggio 2017
20 Aprile 2017
5 Aprile 2017
4 Aprile 2017
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