Con i consueti test match di novembre, riparte il cammino dell’italrugby verso il torneo del 6 nazioni. In queste tre settimane avremo quindi modo di scoprire la nuova nazionale di Conor O’Shea: durante il mese gli azzurri saranno impegnati in tre partite rispettivamente contro Nuova Zelanda (12 novembre a Roma), Sudafrica (19 novembre a Firenze) ed Isole Tonga (26 novembre a Padova).
#esepoi vi venisse voglia di vedere tutte e tre le partite di #Italrugby, a novembre?
?@TicketOneIT pic.twitter.com/SJEi94h9D7— Italrugby (@Federugby) October 10, 2016
In seguito al termine del contratto tra federazione e Jacques Brunel, la FIR ha sostituito l’ex-tecnico di Perpignan con Conor O’Shea, che sarà il primo irlandese ad allenare gli azzurri della palla ovale. Il nuovo allenatore azzurro ha già avuto modo di conoscere la sua squadra durante la tourneé estiva in giro per l’America.
Già nel match d’esordio contro l’Argentina, seppur sconfitta, la nazionale targata O’Shea ha dato segnali di miglioramento che si sono confermati anche nelle due partite successive contro Stati Uniti e Canada. C’è un elemento comune tra questa gestione e quella precedente di Brunel, ovvero la volontà di ringiovanire il gruppo.
Durante le scorse stagioni, ad esempio, abbiamo avuto modo di scoprire giovani talenti come Michele Campagnaro e Tommaso Allan, (per dirne alcuni) e anche in questa sessione di test match ci saranno tre nuovi esordienti assoluti con la maglia azzurra: Bronzini, Ferrari e Buondonno.
Non è possibile paragonare il fenomeno rugby con il mostro sacro del calcio in Italia. Bisogna rimarcare però il fatto che nel nostro paese (finalmente) sta crescendo l’interesse per una nazionale che nel 2013 ha eguagliato il suo record al 6 nazioni, arrivando al quarto posto del torneo grazie ad una vittoria storica contro l’Irlanda in una partita che tutti ancora ricordiamo (specialmente quelli che guardando La7, quel giorno non la videro perché c’era una diretta di Mentana).
L’amore per la nazionale è tale che i tifosi si muovono da tutta la penisola per arrivare a sostenere l’Italrugby, in un’atmosfera sempre festosa che regala emozioni, al di là del risultato. Molti di noi hanno avuto modo di vivere questa esperienza, e tradotto in numeri: in ogni test match o/e partita del 6 nazioni, l’Italia fa il pienone di spettatori allo stadio.
Anche se il pronostico non è dalla parte della nazionale azzurra, questi test match con sconfitte quasi annunciate sono dei banchi di prova importanti per le partite che contano durante la stagione di rugby a livello nazionale.
A volte queste sconfitte annunciate rischiano di diventare risultati impossibili, come Italia-Australia del 2012 giocata all’Artemio Franchi di Firenze: l’Italrugby a tempo scaduto sprecò un’occasione per cercare il pareggio, con il piazzato di Orquera finito a lato dei pali.
Ovviamente questa pausa nazionali vale per tutto il movimento rugby, ed è notizia molto recente il fatto che l’Irlanda abbia trovato la sua prima vittoria contro gli All Blacks.
Gli irlandesi hanno sconfitto i kiwi per 40-29 nel Soldier Field di Chicago che sta ancora festeggiando il trionfo dei Cubs. Chissà che O’Shea non prenda un po’ di questo spirito shamrock, e magari con un pizzico di “fortuna” ci possa regalare una storica prima vittoria contro una nazionale australe…
28 Aprile 2017
12 Aprile 2017
27 Marzo 2017
17 Marzo 2017
6 Marzo 2017
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.