(‘China just launched the most frightening game ever – And soon it will be mandatory’ – Articolo originale disponibile qui)
Come se avessimo bisogno di ulteriori prove del fatto che una distopia orwelliana è in arrivo, la Cina ha appena trasformato l’obbedienza allo Stato in un gioco per computer. Anche se è esattamente terrificante come sembra, i cittadini possono ancora scegliere se prendere parte al programma – almeno fino al 2020, quando l’iscrizione diventerà obbligatoria.
“Sotto la copertura dell’innocuo nome di Sesame Credit, la Cina ha creato un sistema di punteggi per determinare quanto sei un buon cittadino” spiega il video della Extra Credit. “I proprietari dei più popolari social network cinesi hanno avviato una partnership col governo per creare qualcosa di simile al credit score americano – ma che, invece di registrare la frequenza e puntualità con cui vengono pagate le bollette, misurerà quanto sei obbediente alla linea del Partito”.
In progettazione per anni, il ‘sistema di crediti sociali’ in Cina punta a creare dei cittadini docili e compiacenti, implementando un sistema di controllo sociale di gruppo, mascherato da videogioco. In altre parole, la Cina ha trasformato in un videogioco per controllare i suoi cittadini la pressione sociale, e anche se il piano non è stato ancora implementato alla perfezione, inizia già a dare i suoi frutti – terribilmente bene.
Zheping Huang, un giornalista di Quartz, ha tenuto un diario della sua esperienza con il programma di controllo sociale, testimoniando che “nelle due settimane passate ho iniziato a notare un trend misterioso. Dei numeri continuavano ad apparire tra le mie notifiche dei social media, quando amici e sconosciuti condividevano il loro ‘Sesame Credit Score’ su Weibo e WeChat [i Twitter e Facebook della Cina]. Il punteggio è calcolato da Ant Financial, una compagnia affiliata alla Alibaba che possiede anche Alipay [una sorta di Paypal cinese, con più di 350 milioni di utenti]. Ant Financial dice di calcolare solo una media delle spese per avere un’idea di quanto affidabile sia un cliente”.
In ogni caso, stando alla traduzione di questo documento, messa online da Rogier Creemers, un esperto di affari cinesi alla Oxford University, è terribilmente chiaro che il programma è più di un semplice algoritmo di credit-tracking.
Creemers scrive che “il governo vuole costruire una piattaforma che possa utilizzare dati, traffico internet e cloud per misurare e valutare diversi aspetti della vita delle persone in modo da creare un videogioco che incoraggi a comportarsi meglio”.
Anche se il lancio dei ‘Sesame Credit’ a Gennaio è stato sottovalutato da molti, la American Civil Liberties Union, tra gli altri, invita a fare attenzione, affermando: “Il sistema è gestito da due compagnie, Alibaba e Tencent, che possiedono tutti i social network cinesi e hanno accesso a una grande quantità di dati sui rapporti sociali e le attività della gente. Oltre a misurare l’affidabilità finanziaria, come negli Stati Uniti, il punteggio traccia anche l’obbedienza politica. Tra i vari fattori che influiscono sul punteggio ci sono infatti le opinioni politiche, o le notizie scomode al partito che il cittadino condivide online, ad esempio le informazioni sul massacro di piazza Tienanmen da parte del governo, o il collasso del mercato azionario di Shangai. Il vostro punteggio calerà se voi o un vostro amico condividerete questo genere di contenuti”. E, immaginando l’obbiettivo dell’intero programma, continua: “Pensate alla pressione sociale contro la disobbedienza e il dissenso che si verrà a creare”.
La pressione sociale, naturalmente, può essere estremamente efficace, nelle giuste circostanze. La Cina sembra averlo scoperto dando un’occhiata alle intricate relazioni tra i punteggi degli utenti, che sono pubbliche.
Rick Falkvinge ha fatto notare una preoccupante analogia: “I metodi per prevenire il dissenso del KGB e della Stasi consistevano nell’addestrare degli agenti provocatori che fingevano di fomentare la popolazione con idee di rivolta per poi arrestare immediatamente chiunque cascasse nella trappola e si mostrasse d’accordo con loro. Come risultato, nessuno avrebbe mai osato dire che il governo stesse facendo qualcosa di sbagliato. Si rivelò una tecnica estremamente efficace. La variante cinese è molto più sottile, e probabilmente persino più funzionale”.
Come Creemers ha scritto sulla testata olandese de Volkskrant, “con l’aiuto delle ultime tecnologie web, il governo vuole esercitare il controllo sugli individui. Il tentativo cinese è chiaramente finalizzato alla creazione di un nuovo cittadino”. Johan Lagerkvist, esperto per lo Swedish Institute of International Affairs, ha detto che il sistema è “molto ambizioso nei risultati, scrutinando comportamenti individuali e persino i libri letti. Sembra una versione orwelliana del tracking degli acquisti di Amazon”.
James Corbett ha tenuto d’occhio l’implementazione dei Sesame Credit per un po’ di tempo. Mostrando il sistema in un recente episodio del Corbett Report ha ironizzato: “Presto in arrivo nel più vicino Nuovo Ordine Mondiale: Crediti sociali! Guadagna punti comportandoti come il Governo vuole! Beccati una punizione se non mostri di essere un ottimo cittadino! Cosa potrebbe essere più divertente?”
Certamente, dato che manca ancora qualche anno all’obbligo di iscrizione ai Sesame Credits, la vera efficacia del gioco non potrà essere apprezzata per un po’. Ma persino la solita cautela dei giornalisti è stata messa alla prova, come si vede dalla sintesi dell’esperienza personale di Zheping Huang con il nuovo sistema: “Anche se lo scarso punteggio non mi interessa tanto per ora, suppongo sia nel mio interesse far si che non scenda troppo”.
Ed è precisamente per questo che rendere l’obbedienza allo Stato un gioco è così terrificante.
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