Nelle ultime bollette dell’elettricità, come certamente avrete notato, è stato addebitato il canone Rai. Giusta o sbagliata che sia l’imposizione di questa tassa, l’idea di fondo è quella di aumentare i contributi annullando l’evasione. Idea questa che non ha riscosso un grande successo, infatti in quest’ultimo periodo sui social network spopolano consigli geniali del tenore di “fate un bollettino a parte e pagate solo la corrente”.
Innanzitutto ciò è illegale, è vera e propria evasione fiscale in quanto il canone è in tutto e per tutto una tassa. In secondo luogo, qualora vi sentiste particolarmente dissidenti, è prevista una sanzione abbastanza pesante in caso di controlli che equivale al quadruplo del canone. Ci sono tuttavia delle situazioni, lecite per fortuna, in cui il canone non va pagato anche se la procedura è abbastanza macchinosa.
Il canone è dovuto per ogni nucleo familiare.
In questo caso, soprattutto in questo primo periodo, è possibile che siano stati commessi errori nell’addebito del canone. Nucleo familiare non corrisponde solo al matrimonio e nemmeno ai nuovi istituti delle unioni civili. È sufficiente la costituzione di una famiglia anagrafica che consiste, in pratica, nella dichiarazione di convivenza depositata in comune. Il riferimento poi è alle sole abitazioni residenziali, quindi solamente per la prima casa.
Se è avvenuto un doppio addebito, quindi sarà sufficiente compilare il modulo avendo cura di indicare, dove viene richiesto il motivo, il numero corrispondente all’errore.
1. Età superiore ai 75 anni o reddito inferiore ai 6.700;
2. Esenzione data per motivi internazionali (Militari, Diplomatici);
3. Il canone è stato già pagato con altri mezzi (bollettino, bonifico e simili);
4. Il canone è stato pagato sia dall’utente, sia da un altro componente della famiglia in utenze separate.
Non possesso di televisione
Si tratta di un’autocertificazione. Importante è ricordare che ha validità annuale, perciò è necessario entro determinati termini, aggiornati annualmente sul sito delle entrate, riproporla. Il modulo deve essere inviato all’indirizzo: Agenzia delle entrate, Direzione Provinciale 1 di Torino, Ufficio di Torino 1, S.A.T. – Sportello abbonamenti TV – Casella Postale 22 – 10121 Torino. Alternativamente si può utilizzare il programma online fornito dall’agenzia delle entrate, Fisconline (ma è necessario registrarsi).
È bene ricordare cosa non viene considerato televisore ai fini dell’applicazione del canone Rai. La presenza di un televisore senza ricevitore digitale, integrato o a parte, non comporta l’applicazione del canone. Computer, tablet e simili non sono considerati televisori e pertanto anch’essi non comportano la tassa.
Nel caso di falsa dichiarazione, così come per il mancato pagamento, la sanzione non è uno scherzo. Il falso in atto pubblico è un reato e comporta una pena che prevede fino a 6 anni di carcere.
Nato in provincia di Vicenza nel 1990. Laureato in Consulenza del lavoro e laureto in giurisprudenza all'università di Padova, praticante avvocato. Scrivo per IMDI dal 2013.
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Nato in provincia di Vicenza nel 1990. Laureato in Consulenza del lavoro e laureto in giurisprudenza all'università di Padova, praticante avvocato. Scrivo per IMDI dal 2013.
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