È venuto a mancare a 75 anni, il 16 Luglio di quest’anno, l’originale “Nate The Great”, con buona pace di Nate Robinson.
In un’epoca dominata dal dualismo fra due leggende come Bill Russell e Wilt Chamberlain sotto canestro molto spesso si dimenticano giocatori che, nonostante il peso di dover condividere con i due signori sopracitati buona parte della loro carriera, ben hanno figurato contro di loro ed anzi hanno dato lustro alle loro franchigie ed alla pallacanestro in generale.
Uno di questi casi è proprio Nate Thurmond, che ha vestito le casacche dei San Francisco Warriors (poi Golden State), Chicago Bulls e Cleveland Cavaliers ed ha combattuto per un decennio, ad altezze irraggiungibili per i comuni mortali, contro un mostro offensivo del gioco come Chamberlain.
Thurmond, terza chiamata assoluta nel draft del 1963, proveniva da una carriera collegiale assolutamente degna di nota dove, in 3 anni, totalizzò medie da 17.8 punti e 17 rimbalzi di media a Bowling Green; dove andò rifiutando una prestigiosa offerta da Ohio State, per non dover condividere la rotazione del reparto lunghi con Jerry Lucas, suo rivale ai tempi dell’High School.
Dopo un primo anno di ambientamento nella lega, in cui giova ricordare giocò proprio da backup di Wilt Chamberlain, dove conquistò il premio di Rookie dell’anno con medie di 7 punti e 10.4 rimbalzi; l’anno successivo, con la partenza di Wilt verso Philadelphia, Thurmond esplose.
A grandi doti da rimbalzista su un corpo scultoreo, 2 metri ed 11 per 107 kg, Thurmond ha sempre saputo affiancare un apporto, in termini di punti, costante rispetto alla media, abbinandolo ad una profonda comprensione del gioco, che molto spesso viene colpevolmente dimenticata. Vero ed autentico totem difensivo fu abilissimo stoppatore, 2.9 stoppate di media nella stagione 73-74, ed ebbe nelle annate 67-68 e 68-69 il suo massimo rendimento in carriera, rispettivamente con 20.5 punti e 22 e 21.5 punti e 19.7 rimbalzi di media.
7 volte All-Star, 2 volte primo quintetto difensivo NBA, 3 volte secondo ed inserito nella lista dei 50 giocatori più forti di sempre della NBA; insomma un talento ed un professionista tra i migliori della sua epoca.
E a tutto questo va aggiunto probabilmente il suo traguardo più importante e famoso, iniziatore di un club che consta di soli 4 atleti, lui compreso; il 18 Ottobre del 1974 sigla, contro gli Atlanta Hawks, una partita da 22 punti, 14 rimbalzi, 13 assist e 12 stoppate stabilendo la prima quadrupla doppia della storia della Lega e stampando a chiare lettere il suo nome fra le leggende di questo sport.
Che la terra ti sia lieve, Nate.
Gioco a pallacanestro da quando ho 5 anni e mi piacciono i libri scritti da gente morta almeno un secolo fa. Per il resto tutto bene.
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