Ok, non sarà virale quanto il selfie o divertente quanto Happy di Pharrell Williams cantata e ballata da un gruppo di operai della Fiat di Melfi con la lettera di licenziamento puntata alle spalle, ma è inutile dire che l’indipendentismo non si stia ridestando da un torpore durato qualche lustro.
Per il lancio della nuova moda dobbiamo ringraziare lo zar Vladimir Putin che con una grande mossa diplomatica ha invaso la Crimea, proponendo solo successivamente il referendum per la secessione dall’Ucraina della repubblica peninsulare del Mar Nero.
Basta quindi la scusa della secessione della Crimea e la voglia di un revival basso-medievale per scatenare i secessionisti Made in Veneto che organizzano un referendum farsa per restaurare la Serenissima Repubblica di Venezia. Presi dalla foga e dalla voglia di far vedere che fanno le cose sul serio costruiscono in casa un carroarmato, modificando un bulldozer Fiat (che c’entri qualcosa Pharrell Williams?).
Un vero e proprio Art Attack, insomma.
Guardando al futuro non possiamo non notare il referendum, questo sì, legittimo che a settembre si terrà in Scozia per sentire il parere del popolo su un’eventuale indipendenza dalla Corona inglese.
Con tutto questa voglia di divisioni non potevamo non tener conto del punto di vista del più conosciuto, quantomeno in rete, esponente ideologico dell’indipendentismo lombardo: no, non sto parlando di Umberto Bossi, ma di Paolo Sizzi, trentenne di Brembate, blogger, twitstar ad honorem (è uno dei soli due account seguiti da @Vendommerda).
ATTENZIONE: Le idee qui riportate sono di Paolo Sizzi e non dell’autore dell’articolo che è, tra l’altro, terrone.
Ciao Paolo, potresti spiegare a chi non conosce il tuo progetto Grande Lombardia (il fu Movimento Nazionalista Lombardo) in cosa è diverso dalla Lega Nord?
Che ruolo ha, nella tua ideologia, la craniometria? Non è qualcosa di anacronistico?
Come sarebbe organizzata politicamente, monetariamente e linguisticamente l’eventuale entità politica Grande Lombardia?
È di qualche giorno fa l’arresto dei secessionisti veneti che avevano in garage un trattore-carroarmato.
Tu che sei già passato per vie legali, pensi davvero, come ha detto Bossi, che lo Stato abbia paura dei movimenti indipendentisti?
I venti secessionisti si sono alzati con il referendum (farsa, imho) che ha permesso l’annessione della Crimea alla Russia. Che ne pensi della situazione attuale e futura dell’est Europa?
Nell’occidente europeo, invece, i movimenti indipendentisti sono attivi da molto tempo. A settembre, ad esempio, in Scozia si terrà un referendum ufficiale che chiederà agli elettori se vorranno o meno l’indipendenza.
Come pensi che si pronunceranno gli scozzesi? In caso di esito positivo non si aprirebbe una breccia che potrebbe aprire la strada a tutti gli altri indipendentismi europei sopiti (catalano, basco, irlandese, corso, etc.) ?
Tornando alla Scozia, uno degli argomenti principali degli anti-secessionisti è quello che riguarda l’eventuale uscita da tutte le organizzazioni sovranazionali. Nel caso in cui la Grande Lombardia divenisse una nazione autonoma, come vi comportereste nei confronti di organizzazioni quali UE, NATO, etc. ?
Vi lascio con un video di Paolo di qualche anno fa, salut!
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