No, non è vero, potresti anche conoscerle, ma non tutti sono al tuo stesso livello lo capisci? Non ci sei solo tu al mondo, egocentrico del cazzo. Sì, dico a te che hai aperto questo articolo pensando “oh-oh vediamo se riescono a dirmi qualcosa che non so già oh-oh“. Dai, vediamo se le conosci davvero:

• In ambito letterario, propongo Esercizi di stile, di Queneau: uno stesso fatto raccontato in 92 modi diversi. La vera sfida qui sta nell’inconsistenza dell’avvenimento: un uomo su un’autobus affollato si lamenta con un altro che lo spinge, e appena vede un posto libero si siede. Più tardi lo rincontrerà mentre chiede di attaccare un bottone al suo soprabito. AVVINCENTE (Ok questa era facile, forse la sapevi).

• Tra i film scelgo El Topo, perchè? Il primo nemico è “un uomo cieco dalla voce di donna, vestito solo con un perizoma e guidato da un uomo senza gambe che cavalca un uomo senza braccia” (cit. Wikipedia). Dovrebbe bastare. Il film di Jodorowsky è di un surrealismo provocatorio, grondante di orrori e misticismo, che il regista (appassionato di psicomagia) utilizza nella propria arte con fini terapeutici nei confronti dello spettatore. Se non vi bastano questi elementi, sappiate che era tra i film preferiti di John Lennon, David Lynch, Battiato e Marilyn Manson. (Ok, se ti piace il cinema questo magari lo conoscevi)

• Musica. No.
  Nel senso, sì, ma non la puoi sentire: è la sinfonia 4.33 di John Cage. Tutto ciò che vedete in questo video è previsto dallo spartito. (Ringraziami, adesso anche tu puoi fare l’hipster e dire “you probably never heard about it“)

• Installazioni artistiche: The Physical Impossibility Of Death In the Mind Of Someone Living. Affascinante come titolo, non trovate? Uno squalo tigre di oltre 4 metri posto in formaldeide dentro una vetrina dovrebbe farvi afferrare il concetto. Venduta nel 2004, quest’opera ha reso il suo creatore, Damien Hirst l’artista vivente più pagato al mondo. Il suo operato è molto vasto, e la polemica sul fatto che egli sia o meno un’artista dovrebbe essere solo una conferma della portata provocatoria del suo lavoro. (Che ti aspettavi, La merda di artista di Manzoni? #TooMainstream)

• Torno alla musica, ma solo perchè l’artista è morto di recente (e così ci aiutiamo con le vostre ricerche necrofile su Google): Metal Machine Music, di Lou Reed. Un album intero di suoni sconnessi, distorsioni e rumore. Lo stesso Reed afferma: “le mie intenzioni erano serie. Ma ero anche molto, molto fuori di testa”, e continua dicendo che chi ascolta l’album per intero è più pazzo di lui. (Questo articolo ti ha deluso? Pensa ai fan del cantante che erano accorsi a comprare l’album appena uscito…)

Le conoscevi tutte?

Well done, sir

Ti lascio con una provocazione bonus, un corto che abbiamo registrato con la mia classe per cercare di raccontare l’arte in maniera diversa: il risultato è VOLUTAMENTE TRASH