Nelle ultime settimane si stanno svolgendo in Ucraina tantissime manifestazioni a favore dell’Unione Europea, osteggiate dal governo guidato da Janukovyč.
Ovvio chiedersi, perchè il governo non vuole entrare nell’Unione Europea?
Per rispondere a questa domanda dobbiamo farcene prima un’altra, chi è Janukovyč?
Janukovyč è il presidente ucraino eletto nel 2010, dopo i 5 anni del governo Juščenko, leader della rivoluzione arancione.
Nelle elezioni del 2004, c’era stato un ballottaggio proprio tra Juščenko e Janukovyč, vinse il secondo ma ci fu una denuncia di brogli, il governo Janukovyč fu perciò sciolto e Juščenko formò il nuovo governo.
Già da questo possiamo intuire con chi stiamo avendo a che fare ( ricordandoci anche che quando Juščenko era presidente in carica, tentarono di AMMAZZARLO avvelenandolo).
Janukovyč, da quanto si evince dalla sua biografia, è un signor nessuno, figlio di nessuno, che dopo un inizio di carriera come elettricista e una laurea presa per corrispondenza, è diventato manager facendo una rapidissima scalata al potere.
Insomma possiamo dirla come vogliamo, la sostanza dei fatti è che Janukovyč è da sempre un fantoccio della Russia, perciò totalmente contrario ad ogni politica europeista.
Più che legittime dunque le proteste del popolo ucraino, che vuole distaccarsi da Putin, e crescere come un paese occidentale.
Ok, ora iniziano le mie opinioni ed idee impopolari.
Come quasi sempre, chi protesta rappresenta una minoranza del paese, immagino che all’ucraino medio ( che per comodità possiamo immaginare con una cannottiera sporca e una bottiglia di vodka) dell’Europa gli freghi poco.
D’altronde dopo il broglio del 2004, Janukovyč è stato rieletto, perciò:
Se ci sono stati brogli, vogliamo veramente ammettere nell’Unione Europea un paese che fa tali scempi della volontà popolare?
Se non ci sono stati brogli, le decisioni di Janukovyč sono, per quanto impopolari, del tutto legittimate dal consenso popolare, che ha quindi scelto un leader antieuropeista. Era ovvio che avrebbe fatto di tutto per impedire all’Ucraina di entrare nell’Unione Europea.
( E poi al livello di risse parlamentari questi ci umiliano, vogliamo davvero perdere il primato di “parlamentari che si danno le botte?”)
Non voglio assolutamente delegettimare la protesta Ucraina, voglio solo invitare a riflettere.
E’ davvero l’Ucraina un paese pronto a far parte dell’Unione Europea? Puo’ l’Unione Europea aiutare l’Ucraina a risolvere i suoi problemi, nonostante un governo legittimato che va in controtendenza con le politiche UE?
L’Ucraina è inoltre un paese con problemi riguardanti i diritti civili, è del 2010 infatti questa denuncia di amnesty international, che sottolinea “torture e malatrattamenti anche di natura razziale da parte della polizia”. Ricordiamoci inoltre il problema dei cani randagi barbaramente soppressi durante gli europei del 2012 ( anche perchè il problema persiste, durante gli europei semplicemente si diffuse la notizia).
Mi pongo perciò un interrogativo finale
L’Europa deve essere vista come un supereroe, pronta a salvare i paesi dai tiranni e dargli nuova vita, economica e sociale? Oppure dev’essere proprio la speranza europea, ad accelerare i processi di sviluppo e fare in modo che il paese venga riconosciuto come una potenza occidentale?
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