Carissima ALDE, caro M5S, per festeggiare le vostre strane nozze, che oramai vengono date per certe, mi sono permesso di stilare un decalogo di consigli per rendere la vostra alleanza quanto più felice possibile, nonostante non siate molto simili. In fondo, il motto dell’Unione è “Uniti nelle diversità”, giusto?
Forse troverete difficile fare politica in Europa ignorando questi temi: ma in fondo, non l’avete mai fatto e potete sempre continuare a farne a meno, no?

Non parlate di Brexit

È un argomento spinoso, che almeno per ora dovreste evitare. Dicevate che era una catastrofe, mentre gli altri la festeggiavano come un “successo straordinario”: non preoccupatevi, sono solo piccole differenze. Potreste unire le vostre idee e parlarne come di una “catastrofe di successo”, ad esempio. Un’altra cosa: pare che i vostri nuovi alleati stiano spingendo per un referendum sull’euro in Italia: questa volta li sosterrete contro” l’Europa delle banche e delle multinazionali”?

Quali notizie false?

Caro Guy, ogni tanto qualcuno potrebbe chiederti di promuovere un regolamento sulle scie chimiche. Non ti scandalizzare: forse ti sei scordato che il Movimento in Italia pare gestisca una rete di siti che diffondono notizie false? Quelle stesse bufale contro le quali ti sei così veementemente scagliato negli ultimi mesi, alle quali hai parzialmente imputato la vittoria di Trump negli Stati Uniti o l’ascesa di Le Pen in Francia.

Libero scambio

Vi ricordate il TTIP, che avete portato avanti con entusiasmo? Perfetto: ora potete dimenticarlo. Qualcuno dei nuovi arrivati potrebbe dirvi che è un trattato segreto e che distruggerà l’economia italiana, asservendo tutti noi alle malvagie multinazionali americane. Il CETA? Lo stesso. Qualcuno potrebbe sostenere che per dirsi liberali si dovrebbero sostenere i trattati di libero scambio: ne siamo davvero sicuri?

Mai nominare le vostre vecchie relazioni

Punto fondamentale: non paragonate il vostro partner attuale all’ex, soprattutto se non sono in buoni rapporti. Voi dell’ALDE, cercate di dimenticare Mario Monti, Romano Prodi e Francesco Rutelli: nonostante i vostri colleghi grillini pare si siano convertiti al federalismo europeo potreste causare reazioni violente in persone che fino a poco fa tacciavano questi come causa di buona parte dei mali italiani. Mi raccomando, poi: non ditegli che la Margherita, da cui proviene buona parte dell’attuale PD, faceva parte del vostro gruppo nelle precedenti legislature! Dall’altra parte ci aspettiamo che voi Cinque Stelle non andiate a parlare di Farage, che avete così brutalmente tradito e abbandonato, e che ha una relazione complicata con Verhofstadt.

Non ascoltate chi vi invidia

La vostra meravigliosa unione sta già turbando alcuni, che osano mettere in dubbio le solide radici della vostra relazione. Qualcuno dice che è stata voluta dal garante Beppe senza ascoltare gli eurodeputati, solo per sembrare più moderati e per accedere ai fondi dei gruppi ora che l’EFDD si sta per sfaldare con la Brexit, altri potrebbero invece insinuare che l’ALDE aveva bisogno di 17 seggi in più per diventare il terzo gruppo più grande del Parlamento e per spingere la candidatura di Verhofstadt alla presidenza del Parlamento, provando ad uscire dall’irrilevanza politica.

Avete anche qualcosa in comune

Vorrei chiudere dandovi qualche speranza: non siete in fondo così diversi! Non avete, ad esempio, alcuna possibilità di vincere le elezioni europee, schiacciati da popolari e socialisti. In Italia avete entrambi ottenuto un pessimo risultato alle elezioni europee, anche se in questo voi liberali avete qualche scusante in più, avendo deciso di non legarvi a nessun partito locale (come se l’Europa fosse totalmente divisa dai singoli stati). Infine l’opportunismo e l’ipocrisia vi accomunano: siete pronti ad urlare in difesa dei vostri ideali, ideali che poi avete venduto in cambio chi di sostegno per un’elezione già persa e chi per il rimborso ai gruppi parlamentari.

AGGIORNAMENTO DELLE 18:25: L’accordo tra ALDE e M5S è saltato a causa di tensioni interne al gruppo dei liberali, in quanto alcune delegazioni nazionali non erano disposte ad accettare l’arrivo del Movimento nel gruppo.