Le auto di più recente costruzione spesso integrano, tra i vari accessori di serie o a richiesta, dei completi e cazzutissimi sistemi di infotainment e navigazione, con schermi touch e comandi al volante; ma è anche vero che non tutti guidano l’ultimo modello di auto: in Italia il parco circolante è anche uno tra i più anziani d’Europa, con un’età media dei veicoli di 9 anni e 11 mesi. Dunque si suppone che ancora siano in tanti ad avere montata in auto una semplice autoradio, magari fornita di ingresso Aux In o, addirittura, di porta USB. Questi ingressi sono tutto ciò che serve per poter collegare un dispositivo all’impianto audio della propria auto e fortuna vuole che smartphone e tablet dispongano quasi tutti di un lettore multimediale e di un navigatore satellitare integrato come Google Maps, in grado di visualizzare e aggiornare le mappe in tempo reale e di dare anche le informazioni sul traffico.
Parliamo dunque dei Car Launcher: sono app che, una volta lanciate, si sostituiscono alla schermata principale e al launcher delle applicazioni predefinito. Per prima cosa, il loro utilizzo dovrebbe evitare di richiedere una concentrazione prolungata dello sguardo sul dispositivo: le varie funzioni devono essere raggiungibili senza starci troppo a prendere la mira, quindi le aree attive (cioè quelle che attivano le varie funzioni) devono avere dimensioni sufficientemente grandi e delle forme ben definite; altrettanto gradito è il ricorso allo swipe per i comandi più usati (quali il cambio di canzone), che può essere effettuato senza guardare, o un feedback che può essere tattile (ad es. la vibrazione al tocco) o sonoro (l’emissione di un tono alla pressione di un’area attiva). Il non plus ultra è il supporto ai comandi vocali, anche se sono poche le app in cui esiste e, soprattutto, in cui è possibile dare i comandi in italiano. È dunque necessario padroneggiare l’inglese quel tanto che basta a comprendere e pronunciare i comandi. Queste app fanno uso del GPS, della connessione dati e dell’amplificatore interno del dispositivo, oltre a richiedere che lo schermo sia sempre acceso; perciò è consigliabile connettere il dispositivo a una fonte di corrente, quale ad esempio un adattatore 12V/USB o, se presente, alla presa USB dell’autoradio.
L’uso dei dispositivi quali smartphone e tablet in auto è un argomento abbastanza controverso, in quanto tutti sappiamo quanto spesso un utilizzo scorretto sia causa di distrazioni anche fatali: occorre perciò seguire alcune precauzioni quali, ad esempio, installare il dispositivo su un supporto stabile in una posizione ben raggiungibile sia dal conducente che dal passeggero, in modo da lasciare a lui l’incombenza di maneggiarlo. Le normali interfacce di smartphone e tablet, a prescindere dal sistema operativo che montano, male si prestano a un utilizzo in auto, a differenza dei sistemi di infotainment integrati in plancia nelle auto più recenti; tuttavia esistono alcune app che possono venire incontro anche a quelle esigenze di ergonomia e di rapido utilizzo che sono proprie di chi non deve MAI, MAI e dico MAI staccare gli occhi dalla strada. Come diceva il buon Big Smoke in GTA San Andreas: “Keep your eyes on the fucking road, CJ!!”.
Andiamo al dunque e conosciamo meglio le app: ne sono state analizzate cinque tra le più scaricate sul Google Play Store che integrino, almeno in parte, le seguenti funzioni:
Ecco le cinque app scelte per questa comparativa:
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